"Ti amo"
Isaac non può dirmi questo, con quel tono e quello sguardo. Non quando io sono più debole del solito, sia fisicamente che mentalmente.
Ci guardiamo non so per quanto tempo, a me sono sembrati secoli, come se con lui il tempo volasse.
Lui è l'unico che riesce a far battere così all'impazzata il mio cuore.
Vedo che piano piano accorcia le distanze tra i nostri visi ma sempre tenendo lo sguardo fisso nei miei occhi.
Si avvicina sempre di più, tanto che riesco a sentire il suo respiro sul mio e le nostre labbra che si sfiorano.
Rimane fermo e mi fissa, come se stesse aspettando il mio permesso, che non tarda ad arrivare perchè sono io che accorcio la distanza rimasta tra le nostre labbra, facendole incontrare dopo così tanto tempo.
E' un semplice bacio a stampo, ma che racchiude tutto quello che abbiamo provato e che proviamo l'uno per l'altro.
Un bacio che mi manda in paradiso.
Un bacio che viene bagnato dalle mie lacrime, perchè so che non potrà durare per sempre, perchè come ho detto prima, non è cambiato nulla. La mia vita è ancora quella.
Ci stacchiamo e ho gli occhi chiusi mentre le lacrime continuano a scendere.
Penso che abbia capito anche Isaac, perchè le lacrime hanno iniziato a scendere anche dai suoi occhi.
Lo abbraccio ancora per un po'. Non so nemmeno che ore siano. Non mi interessa al momento.
So solo che lo sto lasciando andare via di nuovo. E fa maledettamente male.
Mi sentivo così bene tra le sue braccia, che credo di essermi anche addormentato, solo che al mio risveglio Isaac non c'era più.
Ed io ero rimasto di nuovo da solo, al freddo.
Passo la mattinata nel letto a piangere, non solo per Isaac, ma per tutto.
Poi arriva il momento di andare a lavoro al cafè, quindi mi lavo, mi vesto ed esco.
Non sono ancora del tutto guarito e quei momenti con Isaac mi hanno destabilizzato, però non posso lasciare che queste cose prendano il sopravvento. Devo rialzarmi come ho sempre fatto e tornare alla mia vita, senza lasciare che questo mi influenzi. In fondo, devo cavarmela da solo.
Arrivo a lavoro e credo di essere più apatico del solito.
"Ciao piccolo, tutto bene?" mi chiede Jackson con quel suo solito sorriso splendente, che si spegne man mano che nota il mio sguardo, il livido sul mio zigomo, i gli occhi rossi e lucidi per il pianto e per la febbre.
Infatti rispondo con un semplice "Si" chiudendo lì la conversazione.
Il turno passa stranamente veloce perchè perso tra i mille pensieri, non mi sono reso conto del tempo che passava.
Avevo bisogno di un po' d'aria, così sono salito sul tetto.
Mi sento soffocare e non so più cosa fare.
Se lui fosse stato qui, tutto sarebbe stato più semplice. Ma lui non c'è e mi ha lasciato qui da solo a vivere una vita incasinata senza di lui.
Salgo sul cornicione e le lacrime iniziano a scendere da sole.
Ho il respiro pesante e mi fa male il cuore.
Perchè non posso avere ciò che voglio? Perchè devo rinunciare alla mia unica felicità? Perchè mi è stato portato via lui? Riuscirò mai a condurre almeno la parvenza di una vita serena? E perchè nella mia vita non ho conosciuto altro che dolore?

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What hurts the most.
Novela JuvenilCome si affronta la perdita di qualcuno? Justin stava ancora cercando di capirlo. Stava anche cercando di capire come si fa a vivere una vita vuota, senza nessuno e senza nessun sentimento oltre il dolore. Un dolore talmente grande da lasciarti para...