"E lui chi diamine è?"
Dice Tony con tono seccato.
Ormai Justin aveva perso le speranze e stava facendo i conti con la sua nuova realtà e con quello che lo aspettava.
Isaac non aveva smesso un secondo di lottare, di dimenarsi, di cercare di liberarsi per salvare Justin.
Nessuno dei due si sarebbe aspettato di vedere comparire dalla porta proprio lui. Proprio in questo momento. Proprio ora che tutto sembrava finito.
Justin alza lentamente lo sguardo per scontrarlo con quegli occhi così uguali a quelli della persona che ama. Quegli occhi così scioccati e preoccupati per quello che si è ritrovato davanti.
"S-Signor Collins.."
"No.. tu chi diamine sei? Che diamine hai fatto a mio figlio pezzo di merda!!"
"P-Papà.."
Lo sguardo del Signor Collins si tramutò in fuoco puro dopo aver visto le condizioni del figlio.
Justin si vergognava sempre di più ora che il Signor Collins aveva visto in che situazioni ha costretto il figlio a ritrovarsi. Dopo tutto quello che gli aveva detto sul non rinunciare ad Isaac.. sul lottare per lui... e ora guarda dove si trovavano.
Vide che il Signor Collins si stava per lanciare su Tony per colpirlo e per paura che potesse fare del male anche a lui si mise ad urlare per fermarlo.
"Noo!!"
Tutti si girarono verso di lui sorpresi da quell'urlo. Non voleva difendere Tony, ma solo salvare il padre del suo ragazzo o meglio ex ragazzo.. di nuovo.
"A-Andiamo Tony."
Preferiva farsi odiare che mettere ancora più in pericolo Isaac e suo padre.
"Qualcuno può spiegarmi che diavolo sta succedendo?"
Isaac non credeva di aver mai visto suo padre così arrabbiato e così preoccupato.. Questa era la prima volta e una parte di lui, anche se minuscola, era felice di poterla vedere.
"Quello sporco maiale sta cercando di portare via Justin per venderlo a qualche altro sporco maiale come lui!!"
Disse Isaac urlando contro Tony
"Quel ragazzo mi sta facendo saltare i nervi Justin"
Disse Tony stringendo ancora di più la presa sul suo braccio
"Isaac, maledizione! Sto cercando di salvarti, di tenerti al sicuro da lui e tu continui? Non hai idea di cosa è capace di fare!! Potrebbe ucciderti!"
"Potrebbe uccidere anche te!!"
"Preferisco andarmene io che perdere un altra persona che amo!" urlò Justin guardando negli occhi Isaac.
"J-Justin ti prego.."
Tutto questo sotto lo sguardo attento del Signor Collins, che non si lasciò sfuggire l'immenso amore che quei due provavano l'uno per l'altro.
"Da quanto ho capito è solo una questione di soldi giusto?"
Isaac e Justin si girarono verso la fonte di quella frase sorpresi.
"Dimmi quanto vuoi per Justin e per farti uscire per sempre dalle nostre vite"
Tony lo squadrò per un momento, notando il vestito firmato fatto su misura e il Rolex da collezione che portava al polso, senza farsi scappare la cinta e le scarpe di manifattura Italiana, anche queste su misura.
Era un'opportunità che non poteva lasciarsi sfuggire.
"Possiamo discuterne"
"Non qui. C'è un bar infondo alla strada. Seguimi."
Il Signor Collins assunse un'espressione mai vista prima. I due ragazzi non sapevano che quella fosse l'espressione che assumeva quando doveva chiudere un contratto, anzi, non sapeva che quella fosse L'ESPRESSIONE che gli faceva chiudere qualsiasi contratto lavorativo. Ecco perchè aveva avuto così successo nel lavoro. Non sapevano che nel momento in cui entrava in quella modalità, non c'era niente che non riuscisse a fare.
Lui era il migliore negli affari e aveva intenzione di trattare questa situazione insieme a Tony proprio come se fossero affari.
I due scagnozzi di Tony rimasero insieme ai due ragazzi, che dopo aver visto il Signor Collins e Tony uscire, rimasero in silenzio senza proferire nemmeno una parola e senza neanche guardarsi.
Passarono i minuti. Minuti interminabili, in cui il cuore dei due ragazzi non accennava a fermarsi di battere così forte. Quello di Isaac per la rabbia e quello di Justin per la paura. Paura di perderlo, paura di rovinargli la vita, paura di ferirlo.
Il silenzio improvvisamente fu interrotto.
"Perchè lo hai fatto?"
Isaac non ricevette nessuna risposta da Justin. Un Justin ormai a pezzi, perchè sapeva di dover rinunciare a lui per salvarlo. Un Justin che stava cercando di innalzare fin da subito un muro per rendere le cose più facili per Isaac. Anche se di facile in questa situazione non c'era proprio nulla.
"Rispondimi!!"
Justin sussultò all'urlo improvviso di Isaac e non ce la fece a stare zitto.
"Per salvarti idiota!! Credi che per me sia stato facile? Eh? Se ti avesse fatto qualcosa di peggio non me lo sarei mai perdonato Isaac. Ti amo troppo per vederti morire a causa mia. E fidati di me, non avrebbe esitato a torturarti o ucciderti a suon di pugni davanti ai miei occhi fino a quando non avessi acconsentito. Sono stanco di veder morire e soffrire le persone che amo senza poter fare nulla!!"
Isaac non seppe come rispondere alle parole di Justin. Non conosceva Tony e non sapeva cosa avesse fatto passare a Justin in quel periodo, ma non sapeva cosa rispondergli principalmente perchè capiva. Anche lui avrebbe fatto di tutto per salvare Justin in caso di pericolo, anche a costo di sacrificare la sua vita, quindi capiva. Era solo sconvolto e impaurito di perderlo per sempre. Ora tutte le sue speranze erano con il padre.
Quello di cui aveva più paura Isaac era non rivedere mai più Justin. Non poterlo più abbracciare. Non poterlo più vedere ridere. Non poterlo più toccare. Non poterlo più tenere stretto a se la notte mentre dormivano. Non poter più vivere il resto della sua vita insieme a lui. Ma Justin aveva preso una decisione. Era a conoscenza di tutte le paure che sentiva Isaac in questo momento, erano anche le sue, ma non c'è nemmeno stato bisogno di pensarci per prendere quella decisione. Isaac veniva prima. La sua vita veniva prima della sua.
"Mi dispiace Isaac.. è colpa mia. Non avrei mai dovuto lasciare che rientrassi nella mia v-""
Justin scoppiò a piangere senza nemmeno poter finire la frase. L'idea di aver messo in pericolo Isaac in questo modo, lo stava distruggendo.
Erano seduti entrambi sul pavimento, appoggiati con la schiena al divano mentre quei due erano davanti a loro che li sorvegliavano.
Isaac non ce la fece a vedere Justin distrutto in quel modo, così si avvicinò a lui e lo abbracciò forte, facendogli poggiare il viso ormai rigato dalle lacrime sul suo petto e accarezzandogli delicatamente la testa stringendolo forse per l'ultima volta.
"Non dirlo nemmeno per scherzo ok? Non è colpa tua amore. Non lo è affatto."
Justin si aggrappò alla maglia di Isaac con tutte le forze che aveva mentre continuava a piangere disperato, seguito subito da Isaac.
Improvvisamente la porta si spalancò rivelando il Signor Collins e subito dopo Tony.
Il primo guardò i due ragazzi abbracciati e immersi nelle lacrime e il cuore gli si strinse nel petto.
"E' ora di andare"
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What hurts the most.
Teen FictionCome si affronta la perdita di qualcuno? Justin stava ancora cercando di capirlo. Stava anche cercando di capire come si fa a vivere una vita vuota, senza nessuno e senza nessun sentimento oltre il dolore. Un dolore talmente grande da lasciarti para...