Capitolo 21

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Sono venuta qui per parlare con il signor Collis, ma non mi aspettavo di trovarci Justin.. mi ha sorpresa. 

Anzi, la cosa più sorprendete sono gli occhi lucidi del signor Collins e il suo sguardo vuoto rivolto verso le fiamme del camino. 

Non penso di averlo mai visto così. Di solito ha sempre un'espressione dura in volto e un aura spaventosa intorno. 

Un po' titubante però prendo parola. 

"Signor Collins.. tutto bene?" 

L'ho visto sobbalzare appena nel momento in cui ho iniziato a parlare.. chissà a cosa stava pensando così intensamente da aver dimenticato persino la mia presenza.. 

"Eh? A-Ah si scusami Kate." 

Non sembra stare bene però.. chissà cosa gli avrà detto Justin per ridurlo in questo stato.

"Sto facendo portare dalla governante un thè caldo ok?" 

"Grazie Kate" 

E' tornato a guardare le fiamme del camino. 

"Questo camino mi è sempre piaciuto.. è stupendo" 

"Già... è stata un'idea di Isaac mettere un camino nello studio. Aveva 7 anni ed era preoccupato che passando così tanto tempo qui da solo a lavorare, io potessi sentire freddo. Ricordo che mi portava sempre qualcosa di caldo.. un thè o un caffè.. una volta si bruciò anche perchè voleva farmelo da solo senza Grace. Quando infine finirono i lavori, era più rilassato perchè ora potevo passare il mio tempo in un posto più caldo." 

"Sembra proprio qualcosa da lui.." 

Mi venne da ridere perchè effettivamente riuscivo ad immaginarlo benissimo a fare e dire tutte quelle cose. 

"Sai.. io invece non so dirti se è qualcosa che lui sarebbe solito dire o fare.. Justin mi ha fatto rendere conto che non conosco mio figlio."

Sentiamo bussare alla porta e vediamo Grace che entra con un vassoio in mano con sopra le tazze di thè. 

"Grazie Grace"  

Le dico prendendo la mia tazza. 

"Se avete bisogno di altro chiamatemi"

"Grazie puoi andare" le dice il signor Collins.

Inizio a sorseggiare il mio thè e vedo che il signor Collins continua a rigirare il cucchiaio nella tazza. 

"Dimmi una cosa Kate... non ti da fastidio che Isaac ami qualcun altro? Che ami un ragazzo?"

Mi venne da ridere a quelle domande. Cosa che non riuscì a trattenere perchè vidi il signor Collins guardarmi confuso.

"Signor Collins.. siete stati voi genitori ad organizzare tutta questa faccenda del fidanzamento e del matrimonio. Io non amo Isaac, almeno non in quel modo. E' il mio migliore amico ma nulla di più... prima dell'anno scorso ci conoscevamo appena.. sa.. nemmeno io ero interessata a sposarmi con Isaac. Voglio un amore travolgente, che mi riempia il cuore di gioia solo nell'udire la sua risata o anche solo guardandolo negli occhi. Voglio una persona che mi guardi con gli occhi pieni d'amore. Voglio una persona che mi ami almeno la metà di come si amano  Isaac e Justin. Non voglio sposarmi per un contratto d'affari Signor Collins.. mi dispiace.." 

Gli occhi così simili a quelli di Isaac che prima mi fissavano, ora sono bassi e guardano l'interno della tazza. Il suo sguardo è triste, confuso e riesco a scorgere anche un leggero senso di colpa. 

"Ok.. ma una relazione con un ragazzo.. io non so com-" 

"Signor Collins, non scegliamo noi di chi innamorarci e poi è così importante se è un ragazzo o una ragazza? L'amore è amore ed è magico proprio per questo. La sensazione di quando guardi negli occhi quella persona per la prima volta e capisci è lei/lui e il nostro cuore che inizia a battere forte per nessun motivo apparente. Non può farne di questo una colpa ad Isaac. Si è solo innamorato della persona giusta per lui."

Ad un tratto torna a guardarmi confuso 

"Ma come fa a sapere che quel ragazzo sia la persona giusta per lui? Come fa a sapere che un giorno non si stancherà e vorrà trovare una ragazza da sposare, costruire una famiglia e avere una vita normale?" 

"Justin, Signor Collins. Il nome di quel ragazzo è Justin. Sa.. quando ci ha mandati all'estero per allontanarlo da Justin, Isaac è stato male, molto male. Ha iniziato ad avere incubi, beveva e aveva attacchi di panico. L'ho visto e sentito tutte le notti piangere perchè gli mancava Justin e non oso immaginare cosa abbia passato Justin invece. Il dolore di averlo perso, quella mancanza che gli procurava dolore non solo al cuore ma anche fisico. Gli occhi spenti, i sorrisi rari che comparivano solo quando gli chiedevo di parlarmi di Justin. Entrambi hanno deciso di provare tutto questo solo perchè spaventati di rovinare la vita o il futuro all'altro, credendo che quella fosse la cosa migliore per l'altro. Questo è stato il loro vero atto d'amore Signor Collins. E poi siamo noi a decidere cosa è normale per noi. Anche loro possono sposarsi e costruire una famiglia e una vita felice insieme." 

"Quel r-ragazzo.. Justin.. ha passato le pene dell'inferno a causa mia vero?" 

I suoi occhi sono lucidi e credo anche di avergli visto qualche lacrima scendere dagli occhi. 

"Le avrebbe passate comunque.. perdere qualcuno di importante non è mai facile solo che quel dolore è stato amplificato perchè ha dovuto affrontare la perdita da solo. Isaac aveva me al suo fianco ad asciugargli le lacrime e consolarlo, Justin non aveva più nessuno. Aveva perso entrambi."

Ora piange davvero e non so perchè ma quando piange assume la stessa espressione di Isaac. Devo dire che si somigliano davvero tanto. 

"C-Come posso far parte delle loro vite se gli ho fatti soffrire così tanto?" 

Poggio la tazza, con un ormai gelido thè dentro, sul tavolino di fianco al divano sul quale sono seduta. Cerco di avvicinarmi il più possibile al Signor Collins, sempre rimanendo seduta. Essendo una persona così seria e professionale, ho la sensazione che non gli faccia piacere essere visto in questo stato da qualcuno. 

"Potrebbe partire chiedendo perdono e chiedendo di conoscerli. Non è troppo tardi. Loro sono ancora qui. Specialmente Isaac. Sono sicura che spera ancora che lei lo accetti e che gli dica che gli vuole bene." 

"K-Kate.. io non so.." 

Lo sento che è spaventato all'idea di perdere suo figlio, ma non penso che dovrebbe preoccuparsi. Isaac non sta aspettando altro che lui. 

"Se loro hanno avuto il coraggio di affrontare il dolore e di lottare per il loro amore, credo che lei possa trovare il coraggio di dirgli che gli vuole bene. Stia tranquillo. Sono delle persone stupende, con un grande cuore."

"Grazie Kate" 

Ora il suo sguardo è tornato a fissare il mio specialmente perchè non ho saputo resistere alla tentazione di consolarlo, così gli ho messo una mano sul ginocchio in segno di supporto. 

E' più forte di me, se vedo un Collins piangere ho bisogno di consolarlo. 

Gli rispondo solo con un sorriso e successivamente mi alzo e mi avvicino alla scrivania. Prendo un pezzo di carta e ci scrivo qualcosa sopra prima di porgerla a lui. 

"Quando sarà pronto.. questo è l'indirizzo dell'appartamento di Justin. Isaac è lì. Ne faccia buon uso Signor Collins." 

Ci ho provato davvero.. ora sta a lui decidere se fare la cosa giusta. 

Torno a casa con una piccola speranza nel cuore. 

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