Twenty-three

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Alle 22:20 sono con Tobias alla banchina mentre aspetto che arrivino gli altri, poi tutti insieme andremo dietro all'edificio di questa mattina. Siamo seduti per terra, io con la testa appoggiata alla sua spalla, lui con un braccio intorno alla mia vita. È incredibile come un semplice contatto con lui mi faccia sentire tranquilla.
I primi ad arrivare sono Uriah e Marlene. Si siedono di fronte a noi ma non dicono nulla. Io mi scosto appena ma Tobias lascia la mano dov'è.
Quando arrivano anche Christina e Will mi alzo e fanno loro segno di seguirmi. Prendo Tobias per mano e ci incamminiamo. Quando arriviamo sono circa le 22:40.
-Bene,- sussurro, -ci sono state delle svolte: mio fratello è venuto da me questa mattina insieme ad una sua amica che suppongo che voi due conosciate.- guardo Uriah e Marlene -Mi hanno detto che hanno indagato e quando io ho detto loro quello che sappiamo, Caleb mi ha spiegato una cosa molto semplice che permetterebbe agli Eruditi di crearsi un esercito.-
Christina mi fa cenno di proseguire.
-Siero di simulazione.- dico guardando Uriah e stringendo di più la mano di Tobias.
-Che significa?- chiede Marlene.
-Oh Dio.- sussurra invece Tobias mentre si passa una mano sul volto.
-Che cosa c'è? Cosa significa?- insiste Marlene.
-Significa che ci costringeranno a combattere.- dice semplicemente. Uriah impallidisce e mi guarda.
-E perché siamo qui?- chiede Will.
-Perché per le 23:00 arriveranno mio fratello e Elisabeth.-
-Hug?- mi chiede Marlene.
-Non ne ho idea, ha i capelli rossi e le lentiggini.-
-Hug.- ripete lei, -Era la mia vicina di casa, usciva sempre con me e Lynn.-
Ecco perché è venuta a chiamarmi questa mattina.
-Non ho capito una cosa...- interviene Christina, -Come hanno intenzione di costringerci?-
Io sposto lo sguardo da Marlene a Uriah a Christina.
-Ci inietteranno un siero di simulazione, e quando questa comincerà, vedremo e sentiremo tutto ma il nostro cervello non potrà fare nulla per sconfiggere la simulazione. Non so se saremo consapevoli o meno di dove ci troviamo, ma di sicuro controlleranno le nostre menti e le nostre azioni.- le spiego con calma. Ora sembra aver capito anche lei a giudicare dall'espressione.
Guardo l'ora di nuovo. Sono le 22:55.
Dietro di noi sento dei passi e da lontano riconosco la sagoma di Caleb.
-Eccoli.- dice la voce di Elisabeth. Appena riusciamo a distinguere i loro volti, grazie alla luce della luna, Marlene e Uriah salutano la loro amica e io vado da Caleb.
-Chi sono?- mi chiede in un sussurro.
-Amici. E Quattro.- gli rispondo mentre gli prendo una mano e lo accompagno verso gli altri.
-Il tuo ragazzo?- mi chiede ancora più piano.
-Sì.-
Ci disponiamo in una specie di cerchio improvvisato e per qualche secondo non diciamo nulla. Elisabeth saluta Tobias con la mano e lui risponde al saluto.
-Ehm, okay, allora... loro sono mio fratello Caleb e la sua amica Elisabeth, per chi non li conoscesse.- dico un po' in imbarazzo.
-Nessuno mi conosce.- dice Caleb.
Non sai quanto ti sbagli, penso, ma ovviamente non dico nulla e mi limito a sorridere.
-Sì, lo so, ma loro conoscono lei. Comunque, Caleb, loro sono Quattro, Uriah, Marlene, Christina e Will.-
Non so perché pronuncio solo il nome di mio fratello e non quella della sua amica, ma ho cose più importanti di cui occuparmi al momento.
Facciamo un veloce punto della situazione.
-Avete scoperto altro?- chiedo guardando mio fratello. Lui scuote la testa.
-Nulla di utile, ma per logica aspetteranno un giorno in cui tutti gli Abneganti saranno alle loro case. Non penso che vi somministreranno il siero tanto prima, è comunque un esperimento... credo che attaccheranno domenica, e domani vi daranno il siero.- dice. Questa volta siamo io e Marlene a scuotere la testa.
-No,- dice lei, -a lavoro oggi io e Tris abbiamo trovato un documento in cui si riportano delle richieste che verranno proposte in sede di consiglio tra due giorni. Questa domenica, secondo il tuo ragionamento, non possono attaccare.- spiega. Lo vedo annuire.
-Allora suppongo che sarà per domenica prossima. Abbiamo una settimana per sventare l'attacco. Qualche idea?- dice Caleb.
Restiamo tutti in silenzio.
-Potremmo chiedere aiuto alle altre fazioni.- dice Tobias.
-E come?- chiede Elisabeth.
-Un paio di noi vanno dai Pacifici, non ci negheranno mai un colloquio con i loro capi fazione. Qualcun altro va dai Candidi. Christina magari, visto che ci sei cresciuta.- propone Uriah. Lei annuisce.
-Secondo me può funzionare. Ma il problema rimane sempre uno: come faremo noi? Se ci ritroviamo quel siero nelle vene non potremo più fare nulla. È questo il primo problema che dobbiamo risolvere.- ci dice Tobias.
Io annuisco. Ha ragione.
-Possiamo provare ad avvertire quante più persone possibile.- dice Will, ma Marlene scuote la testa.
-No, per quanto ne sappiamo qualcuno potrebbe essere d'accordo con l'idea dei capi fazione, oppure essere così fedele o intimorito da Max e Eric da andare e spifferare tutto... dobbiamo trovare un modo per eliminare il siero. E nel frattempo avvertire le altre fazioni.- dice.
-Uriah e Quattro possono andare dai Pacifici mentre Christina e Will possono avvisare I Candidi.- propongo. Christina e Will annuiscono.
-Va bene.- dice Uriah. Tobias invece si gira a guardarmi.
-E tu cosa farai?- chiede. Io e Marlene ci guardiamo e lei mi annuisce.
-Se tutto va bene, domenica sarò dagli Abneganti.- gli rispondo prendendogli la mano, -Ti proporrei di venire con me, ma non penso sia il caso.- dico più piano contro la sua spalla, in modo che solo lui senta. Mi stringe più forte la mano e mi bacia la testa.
-Va bene. Marlene?- chiede. Lei scuote la testa.
-Starai qui e coprirai la loro assenza.- dice Caleb.
Poi però Marlene si volta a guardarmi.
-E se non riuscissi ad andare domenica?- mi chiede. Ci penso un po'. Dovrò comunque trovare un modo per avvertirli se Hamish non mi lascia andare.
-In quel caso, conosco ancora la strada di casa mia, e mio padre è nel consiglio. Andrò e lo avviserò.-
Quando ci congediamo è ormai mezzanotte e quasi tutte le luci sono spente. Scendiamo le scale in silenzio.
-Dove siete stati?- chiede una voce. Trasaliamo.
Lynn è davanti a noi con le braccia incrociate e gli occhi torvi.
-È tutta la settimana che vi comportate in modo strano, state fuori fino a tardi e sembrate preoccupati. Si può sapere che vi prende?- ci chiede, ma in realtà sta guardando Uriah e Marlene. Loro due si guardano e poi Marlene si avvicina a me.
-Conosco quando fa così... non smetterà finché non diciamo tutto, lo fa da quando siamo bambine.- mi sussurra. Io e Tobias ci guardiamo d lui annuisce.
-Allora dille tutto, ma assicurati che non le sfugga nulla.- dico. Marlene annuisce e si allontanano verso casa.

•••

Sono seduta in mensa con Tobias, Marlene, Lynn, Uriah, Will e Christina. Da quando, ieri pomeriggio, ho chiesto di poter partecipare al consiglio Hamish non si è più fatto sentire.
Afferro un hamburger e lo mordo. Tobias mi posa una mano sulla coscia e io sorrido mentre mastico. Per quanto mi sforzi, ancora non riesco a mostrare troppo affetto in pubblico e entrambi ci sentiamo più a nostro agio quando siamo da soli. Dopotutto, siamo entrambi dei rigidi, no?
-Bisognerà avvisarli tutti.- sussurra Lynn. Non abbiamo potuto fare a meno di tirarla in mezzo dopo che aveva visto Caleb e Elisabeth venire a cercarmi. Inoltre dopo ieri sera, così come aveva previsto Marlene, è diventata tremendamente insistente.
-E lo faremo.- dice Uriah, ma abbiamo tutti un milione di dubbi più o meno grandi. Ci sono almeno cinquecento cose che potrebbero andare storte, per non parlare del pericolo che correremo. E come se non bastasse, io, Uriah e Tobias dobbiamo preoccuparci di smentire ogni eventuale tipo di accusa verso la nostra divergenza.
Marlene di fronte a me spalanca leggermente gli occhi e mi fa cenno dietro di me. Io mi giro con la fronte corrugata ma la distendo subito. Hamish sta camminando verso di me; ha preso una decisione. Quando si ferma vicino a noi ci giriamo tutti a guardarlo. Lui mi guarda per un po', poi parla.
-Ho preso una decisione.- dice, e io lo guardo, -Mi sono confrontato con Isobel, e mi ha detto che prometti bene. In tutta onestà, credo che tu abbia ragione e credo che tu sia la migliore risorsa per convincere un gruppo di Abneganti. Quindi sì, potrai partecipare al consiglio.-
Sorrido felice.
-Grazie, davvero.- dico e, nonostante sappia che quello che sto per fare non ha niente a che vedere con il lavoro, una parte di me si sente orgogliosa.
-E anche tu, Marlene. Ci andrete insieme. Mary ed Isobel sono d'accordo sul fatto che sia un'occasione irripetibile. Vi aspetto domani mattina alle 9:00 in punto davanti al palazzo di vetro.- dice, poi si allontana. Guardo Marlene, che è a metà tra l'euforia e lo shock: ha gli occhi bruni spalancati e la bocca semiaperta.
-Al consiglio? Gli hai chiesto di partecipare?- mi dice Tobias e io annuisco.
-Era il modo più veloce per mettermi in contatto con loro.- rispondo.
-Sì, ora dobbiamo solo vedere come avvisarli senza che gli Intrepidi sospettino qualche cosa.- dice Marlene riprendendosi dalla notizia, -Sono troppo gasata. Ti rendi conto? Vedremo il consiglio!- aggiunge tutta felice, -Magari Lynn può occupare il mio posto.-
-Che intendi dire?- chiede lei.
-Che dovrai fornire un alibi a loro quattro.- dico mentre continuo a mangiare. La vedo annuire. Ottimo, i piani generali sono stati definiti. Ora comincia la parte difficile.

Who are you, Four?      - Fourtris-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora