Twenty-five

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Per due giorni non accade nulla. Lynn mi ha detto di aver incontrato un Abnegante che gli ha chiesto come rintracciarmi, e lei ha detto che se voleva avrebbe recapitato lei un messaggio. Il foglietto è molto semplice, scritto nella disordinata calligrafia di mio padre.

Abbiamo risolto quasi tutto, ce ne occupiamo noi.
Ti voglio bene, non preoccuparti

Dopo questa breve comunicazione, più nulla. La prima cosa degna di nota accade il mercoledì a colazione. Una delegazione Candida, formata essenzialmente da coloro che si occupano del rispetto delle norme, arrivano e piombano in mensa.
-Dove sono i vostri capi fazione?- chiede un uomo dagli occhi a mandorla e dalla carnagione un po' più scura di quella di Tobias.
-Al palazzo di vetro.- risponde Tori in tono incerto. Rimaniamo tutti perplessi a guardarli.
-Puoi portarci da loro?- chiede di nuovo l'uomo. Tori annuisce e scompare oltre la porta insieme alla delegazione.
La seconda cosa degna di nota succede circa un'ora prima di pranzo. Quando arrivo al Pozzo con Tobias e Uriah, lo noto immediatamente. Sarebbe impossibile non notare i colori accesi dei suoi abiti in mezzo a tutto questo nero. Caleb si sta guardando intorno spaesato. Guardo velocemente i miei due compagni e poi vado verso di lui.
-Caleb!- lo chiamo facendogli segno con la mano, -Cosa ci fai qui?-
Lui mi guarda, e in volto ha un'espressione strana a metà tra l'orgoglio e il terrore.
-Sono venuti a prenderli! Hanno arrestato tutti i nostri capi fazione poco più di un'ora fa. Jeanine è stata portata via in manette, parlano di un processo!- mi dice velocemente.
Un processo? Arrestati? Anche i nostri sono finiti così? Suppongo che lo scopriremo a pranzo.
Dopo averci informato, Caleb va di nuovo via con la promessa di tornare presto. Noi ci dirigiamo verso la mensa. Quando tutti arrivano, mentre io e Tobias stiamo già mangiando, un rumore assordante ci fa portare le mani alle orecchie. Tori è in centro alla stanza con un microfono in mano. Terminata la prova audio comincia a parlare.
-Bene, vedo che ci siamo tutti. Immagino che tutti qui vi starete chiedendo come mai questa mattina abbiamo ricevuto una visita inaspettata da parte dei Candidi. Ebbene, da quanto ho potuto capire i nostri capi fazione hanno tramato con i capi fazione Eruditi per rovesciare il governo, usandoci come esercito. I dettagli non sono stati resi noti, ma ho arrestato personalmente Eric dopo che era stato accusato di alto tradimento e di corruzione. Detto ciò, vi terrò informata il più possibile, se qualcuno di voi dovesse riuscire ad accedere a delle informazioni non esiti a farsi avanti.- dice, poi aggiunge gioiosa, -Buon appetito!-
Tutta la sala rimane nel silenzio, poi scoppia il finimondo. Chi dice che non può essere vero, chi dice che ha sempre saputo che c'era qualche cosa di losco sotto. Io e Tobias ci guardiamo e poi raggiungiamo i nostri amici dall'altra parte della sala.
-Ci siamo riusciti!- dice Uriah. Pare che la loro missione dai Pacifici sia andata meravigliosamente bene. Hanno detto che Johanna, la capo fazione, è la donna più disponibile che avessero mai conosciuto. Per Chris e Will è stato un po' più complicato, tanto che Christina ha giurato di essere pronta a sottoporsi al siero della verità. Da quanto ho capito lo hanno anche fatto.
-Verranno processati?- chiedo.
-Suppongo di sì, le accuse sono gravi. E dopo di che bisognerà eleggere i nostri nuovi capi fazione.- dice Lynn. Guardo Tobias e lui mi passa un braccio sulle spalle; forse ce l'abbiamo fatta.

•••

I processi vengono fissati per venerdì mattina. È stato concesso a tutti di partecipare al processo. Sono sicura che gli Abneganti saranno pochissimi, così come i Pacifici. La nostra fazione è praticamente al completo, e lo stesso vale per gli Eruditi.
Io, Tobias, Christina e Caleb veniamo chiamati a testimoniare a favore dell'accusa.
Ci pensiamo un po' ma alla fine accettiamo. Ci faranno delle domande relative essenzialmente al processo quindi non dovrei avere nulla da temere. E inoltre è un siero, dovrei comunque essere in grado di contrastarlo, così come Tobias.
Ci viene chiesto di presentarci in tribunale un'ora prima degli altri, ora in cui ci viene spiegato quello che accadrà durante il processo.
Veniamo scortati all'intento del tribunale da dei funzionari Candidi. Di fronte a noi, mentre camminiamo, c'è il giudice con accanto gli imputati. La giuria è alla nostra sinistra mente alla nostra destra c'è la sedia sulla quale dovremo sedere noi. Nello spazio adibito al pubblico ci sono solo persone azzurre e nere.
Ci fanno sedere in prima fila e rimaniamo lì fino a quando non chiamano i testimoni.
-Chiamiamo a testimoniare il primo teste.- dice il giudice. Un uomo si avvicina a me e mi mette una mano sulla spalla. Mi alzo relativamente tranquilla e mi siedo sulla sedia. Qualcuno mi infila una siringa nel collo e io sento il famigliare bruciore annunciate che un siero sta entrando in circolo. Improvvisamente, la mia testa diventa leggera. È una sensazione strana e subito dimentico a cosa stavo pensando.
-Bene, ora ti verranno poste delle classiche domande di routine per farti abituare al siero. Come ti chiami?- mi chiede l'uomo che mi ha scortato a sedere.
-Beatrice.- rispondo. Mi stupisco della facilità con cui questa risposta mi è salita alla bocca. È l'unica cosa che mi veniva in mente di dire, -Ma mi chiamano Tris.-
Lo vedo annuire.
-Molto bene, Beatrice. Come si chiamano i tuoi genitori?-
Il primo pensiero che mi viene in mente sono sì il nome di mia madre e mio padre, ma soprattutto Tobias. Non che lui centri qualche cosa con i miei genitori, ma se queste domande verrano poste anche a lui...
-Natalie ed Andrew Prior.- rispondo con convinzione.
-Come sai, oggi ci troviamo qui perché abbiamo delle accuse contro i capi fazioni Intrepidi ed Eruditi, accusati di aver cospirato contro il governo e di aver tradito la fazione di rappresentanza. Ci vuoi dire, Beatrice, quello che sai a proposito?-
Io annuisco. Prima di iniziare a raccontare però mi appunto di non dire nulla sulla divergenza mia e di Uriah, né su quella di Tobias. Sto riuscendo a controllare il siero. Racconto per filo e per segno quello che è successo tralasciando alcuni particolari come la discussione con Caleb.
Quando finisco, per un momento nessuno dice nulla.
-Grazie per la tua sincerità. Si porti il secondo teste.- dice il giudice. Io mi alzo e torno al mio posto e Christina viene condotta a sedere davanti alla giuria. Sembra molto più agitata di me. Le domande che le pongono sono le stesse. Prendo una mano a Tobias e la stringo forte quando anche lei finisce e viene il turno di mio fratello. Lui me la stringe in risposta e io gli passo le dita sul palmo.
-Andrà tutto bene.- gli sussurro prima che lo chiamino. Osservo l'ago sprofondare nel suo collo e lo stantuffo venire schiacciato fino infondo. Mi trema una gamba.
-Bene, come hai già potuto vedere, ora ti verrano poste delle domande di routine. Quale è il tuo nome?- chiede.
Trattengo il respiro.
Tobias fa una smorfia prima di rispondere.
-Quattro.- dice. Mi rendo conto che non è una bugia: evidentemente il siero ti lascia scegliere che verità dire.
-Questo è un soprannome.- gli fa notare il Candido.
-Tobias.- dice stringendo i denti. Mi sento male a guardare tutto questo. Tutti gli Intrepidi trattengono il respiro quando sentono il suo vero nome.
-Come si chiamano i tuoi genitori?- gli viene domandato, e vorrei tanto poter smettere di sentire e vedere in questo momento.
-Evelyn e Marcus Eaton.- confessa piano Tobias dopo una lotta interiore contro il siero chiaramente visibile sulla sua faccia. Questa volta, dagli Intrepidi si alzando esclamazioni e sospiri. Ora tutti sanno chi è.
-Lo sapevi?- mi chiede Caleb in un sussurro. Io annuisco.
-Silenzio per favore!- chiede il giudice.
Anche a Tobias viene chiesta la stessa cosa che è stata chiesta a me, Caleb e Christina. Le nostre versioni combaciano alla perfezione, e visto che eravamo tutti e quattro sotto siero non c'è motivo di non crederci.
Tobias viene ricondotto al posto e vedo le sue mani tremare. Gliene prendo una e la stringo forte.
-Grazie.- mi dice stringendomi la mano. Io gli sorrido incoraggiante.
-La corte si ritira per deliberare.- annuncia il giudice, e il processo è momentaneamente sospeso.

•••

Non avevo mai assistito ad un processo penale, e per quanto sia stato affascinante spero di non assistervi mai più. I giurati hanno giudicato colpevoli i nostri capi fazione e ora saranno puniti per le loro trasgressioni. Da quanto ho studiato, la pena per i traditori delle fazioni va dalla prigionia a vita fino alla pena di morte.
So per certo che Jeanine, Eric e Max sono stati condannati a morte, mentre la pena per gli altri capi fazione deve essere ancora decisa.
Quando usciamo dal tribunale, una delegazione Abnegante tra cui i miei genitori, Marcus, Susan e i suoi genitori ci stanno aspettando. Lancio un'occhiata veloce a Tobias
-Io vado a salutarli, mi aspetti alla banchina?- gli chiedo.
-No, vengo con te.- mi dice.
-Sicuro? Non è un problema.- dico.
-Ormai tutti sanno chi sono, e dubito che lo dimenticheranno. Mio padre è un uomo importante. Non ti lascio andare da sola, e sinceramente non ho così tanta voglia di andare senza di te alla banchina con tutti gli altri ad aspettaste... E poi, tua madre credeva di conoscermi... tanto vale farle sapere che aveva ragione. Devo superare mio padre.-
Io scuoto la testa ridacchiando e prendendogli la mano mentre ci dirigiamo verso di loro.
Quando arriviamo, vedo mio padre indugiare sulle nostre mani intrecciate mentre mia madre mi sorride felice.
Marcus sta fissando me e Tobias, ma il suo sguardo è freddo.
-Vi dobbiamo molto.- ci dice il padre di Susan.
-No, non dovete.- rispondo.
-Invece sì, se non fosse stato per voi, in questo momento si starebbero preparando per sterminarci. Ci avete salvato la vita.- dice mio padre, poi guarda qualcosa oltre la mia spalla. Mi giro e vedo mio fratello camminare verso di noi. Lancia un'occhiata veloce a Susan. Ho sempre creduto che fossero innamorati, e forse è così. Ma le fazioni non ci permettono di sposare o fidanzarci con componenti di altre e forse è per questo che mi sembra che Caleb sia così freddo.
-In ogni caso, volevamo ringraziarti.- mi dice Marcus.
-In questo caso dovresti ringraziare entrambi.- gli rispondo secca e Tobias mi stringe un po' di più la mano, come a dirmi che è meglio lasciare perdere.
-Ebbene, grazie ad entrambi allora.- mi risponde con uno sguardo tagliente. Non guarda mai suo figlio, e suo figlio non guarda mai lui.
-Hey, Eaton!- urla qualcuno dietro di noi. Tobias si gira con riluttanza, consapevole che stanno chiamando lui e non Marcus. I tre quarti degli Abneganti che ci stanno guardando spalancano gli occhi e mia madre mi guarda sorpresa, e mi sembra quasi che stia pensando "Ecco perché mi sembrava che avesse un viso famigliare, al Giorno delle Visite". Sorrido leggermente.
-Che c'è?- chiede Tobias guardando Tori, che lo fissa con un sorriso beffardo in volto. Sembra meno a disagio di quanto pensassi a farsi chiamare con il suo nome.
-Il treno passerà tra tre minuti, se volete tornare a casa con noi fareste meglio a sbrigarvi. Tra l'altro questo pomeriggio voteremo i nuovi capi fazione. Dovrai essere particolarmente convincente per non farti eleggere neanche questa volta, Quattro.- ci dice, poi se ne va ridendo.
-Accetterai?- gli chiedo.
-Suppongo che ci dovrò pensare.- risponde, poi, con mia grande sorpresa, guarda Marcus negli occhi. Hanno esattamente gli stessi occhi, ma se quelli di Tobias mi danno un senso di pace e amore, quelli di Marcus mi fanno paura.
-Bene, io vado. Ti aspetto alla banchina.- dice Tobias, -Caleb.- lo saluta, poi si allontana.
Lo guardiamo allontanarsi. Tutti gli Abneganti hanno gli occhi fissi sulla sua schiena, e io non posso non pensare a suo padre nel suo scenario della paura. Lo guardava in questo modo anche quando lo picchiava? Non sono sicura di volerlo sapere.
-Vado anche io, il treno non mi aspetterà.- dico e saluto tutti con la mano, sorrido a Caleb e ai miei genitori e poi corro piano dietro Tobias. Gli tocco delicatamente una spalla e lui si volta verso di me. Passa una mano sulle mie spalle e a me, per la prima volta, non importa che poco distante i membri della mia vecchia fazione mi stiano guardando. Per la prima volta da quando mi sono tagliata la mano e ho fatto scivolare il mio sangue sui carboni ardenti, mi sento al cento per cento parte di questa fazione.

Who are you, Four?      - Fourtris-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora