5- Emozioni

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Passiamo intere giornate ad immaginarci ipotetiche scene di vita e dialoghi, con tanto di toni di voce e emozioni che si adattano al contesto e capita anche che magari accadano.
Noi siamo lì che mentalmente pensiamo "cavolo, me lo sono immaginato così tante volte che ora so come rispondere" ma in realtà le emozioni ci fregano. I discorsi che ci siamo immaginati vanno a quel paese. Le emozioni prendono il sopravvento e ci ritroviamo a dire tutt'altro, a comportarci in modo diverso e a sentirci in modo diverso.
Perché si sa, le emozioni sono quelle che ci rendono umani.
Ci permettono di affrontare le situazioni e di relazionarci con altre persone, anche se in determinate situazioni, tutti almeno una volta, hanno desiderato di poterle spegnere come in The Vampire Diaries.
E non provate a negarlo perché so che è così.
Bene, io questo momento l'ho immaginato talmente tante volte che giuro di saperlo a memoria, ma ora, qui davanti a lui, con i suoi occhi scuri che sembrano scavarmi dentro, io credo persino di essermi dimenticata come si respira.
È curioso vedere come le emozioni ci rendono così vulnerabili o forti, spingendoci a compiere azioni che mai avremmo immaginato di fare, tant'è che delle volte vorremmo un libretto delle istruzioni per capire come gestirle.

《Come stai?》Mani in tasca, il giubbotto di pelle che gli sta divinamente, la maglia bianca che gli fascia il torace delineando così il fisico scolpito, le gambe avvolte nei jeans e ai piedi i suoi fedeli anfibi.
La barba che sta lasciando crescere, il labbro tra i denti che sta mandando il mio cervello in tilt e gli occhi così pieni di emozioni che faccio fatica a distinguerle.
Dio se è bello.
Ha quell'aria da bello e dannato che a primo impatto ti incuriosisce, ma poi quando inizi a conoscerlo bene, lì sei fregata. Perché Sam è un puro concentrato di bellezza, intelligenza, ironia, mascolinità e dietro tutta la sua corazza, sentimenti che ti disarmano ogni volta che li mostra.

《Bene, tu?》Mi sento un cucciolo indifeso quando gli sono vicina, soprattutto se devo controllarmi e non posso essere me stessa, perché ora come ora, io salterei tutte queste parole e mi getterei tra le sue braccia.
《Ora che sono tornato a casa, ora che sono qui davanti a te, ora che posso romperti le scatole quando voglio, sto bene.》Ed è con queste parole, con quel suo tono di voce basso e gli occhi incollati ai miei, che ha mandato il mio cuore in un brodo di giuggiole.
《Sam...》E non so se non riesco a dire altro perché le parole non vogliono uscire, o perché la sua mano che afferra il mio braccio per attirarmi a sè, mi ha destabilizzata. Ma sta di fatto che non mi interessa più di tanto, mi basta sapere che abbia capito il motivo della mia poca loquacità.
《Mi sei mancata... Dio se mi sei mancata. Dopo il nostro ultimo incontro è stato difficile continuare a mantenere la copertura, avevo un bisogno estremo di rivederti.》La voce ridotta ad un sussurro, come a voler rendere questo momento più nostro. Le labbra che sfiorano ogni volta il mio orecchio.
Le sue mani che mi tengono saldamente per i fianchi.
Il mio naso che sfiora il suo collo, inspirando avidamente ogni volta il suo profumo e le mie braccia avvinghiate attorno al suo collo.
Casa. Sam è casa.
《Prometti che per un po' non andrai più via?》So che difficilmente può mantenere le promesse che riguardano il lavoro, soprattutto se nelle operazioni sotto copertura richiedono esplicitamente la presenza di Sam. È decisamente bravo nel suo lavoro e, una piccola parte della "Me" egoista, vorrebbe che non fosse così, in modo da tenerlo per sè ed evitare che sparisca per mesi o anni per qualche operazione. Ma la parte razionale è fiera di lui, perché sa quanto abbia sudato per raggiungere questi livelli ed è così orgogliosa di vederlo rientrare dalle operazioni o semplicemente dopo una giornata di lavoro e sentirgli dire che hanno portato a termine il loro obiettivo.

《Lo prometto. Per un po' sarò solo tuo, anche perché alla centrale manca qualcuno che durante gli interrogatori metta in crisi i criminali, portandoli così a confessare anche la morte del pesce rosso che avevano a 5 anni.》Subito un sorrisetto gli appare sul volto, interrompendo questo nostro piccolo momento. Sam è così, deve sempre uscirsene con qualche cavolata delle sue, non riesce a rimanere serio per troppo tempo. Ed è proprio per questo che mi sono innamorata di lui.
Sam riesce a farti ridere anche se magari hai una frattura esposta e vedi il sangue uscire a fiotti, sa come smorzare la situazione e ciò l'ha sempre reso affascinante ai miei occhi.

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