1- Sta attenta

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<<Mi raccomando, studiate che la settimana prossima avrete la verifica. Ci saranno tutti gli argomenti fatti nell'ultimo periodo.>> Il professore conclude così la sua lezione un attimo prima del suono della campanella.
I miei compagni si precipitano velocemente fuori dalla classe, mentre io mi prendo tutto il tempo necessario per mettere le cose nel mio zaino e evitare la calca nel corridoio.

《Arrivederci Professore.》E mi avvio verso il mio armadietto stando attenta ad evitare gli studenti che scorrazzano per l'istituto come un branco di bufali impazziti.
Due anni fa anche io ero come loro, sempre pronta a far festa, a divertirmi e a combinare qualche guaio solo per essere ripresa da lui. Per ottenere un minimo delle sue attenzioni.
Dio, che stupida ragazzina che ero.

《Ehi Grace!》La chioma castana della mia migliore amica mi si piazza davanti e subito i suoi occhi verdi mi scrutano attentamente alla ricerca di qualche mia emozione. Sposto più volte lo sguardo dal suo perché non riuscirei a sopportarlo, o almeno non oggi.

Yvonne è la mia migliore amica, ci conosciamo praticamente da... sempre. Abbiamo fatto insieme addirittura il primo bagnetto. Le nostre famiglie si conoscevano da adolescenti e sono sempre rimaste in contatto. Poi è impossibile non essere amica di questa piccola testarda davanti a me.
Se mi chiedessero di descriverla con 3 parole, bhe, sicuramente la prima sarebbe orgogliosa.

Si, Yvonne è un tipo molto orgoglioso, difficilmente durante una discussione ammette di aver sbagliato, piuttosto ci gira attorno.

La seconda parola sarebbe sicuramente testarda. Quando si mette in testa una cosa, non si riesce a farle cambiare idea. Lei dice che per capire deve "sbatterci il muso" altrimenti vivrebbe di rimpianti e lei non vuole. Vuole arrivare alla vecchiaia e poter raccontare ai suoi nipoti di aver sbagliato tanto, ma di aver imparato altrettanto.

E la terza ed ultima parola... altruista.
Yvonne è sempre la prima che si fa avanti per aiutare qualcuno, di fa carico dei problemi di chiunque e cerca di risolverli, un po' come sta facendo con me da due anni. Mi dispiace delle volte sfogarmi con lei perché so che a casa ha già i suoi problemi, ma comunque la cosa è reciproca. Il venerdì è considerato come la nostra "giornata sfogo". Ci chiudiamo in camera dopo aver fatto una mega scorta di film e schifezze e iniziamo a buttar fuori tutte le cose accumulate. Lo facciamo da quando avevamo 9 anni e non abbiamo mai saltato un venerdì.

《Ciao piccolo mulo.》Vedo subito il suo volto imbronciarsi e sorrido di rimando. Odia quando la chiamo in questo modo, perché non sopporta quando le dò della testarda.
《Smettila di chiamarmi così.》Borbotta imbronciata, dandomi poi un pizzicotto sul fianco.
《Ci sono novità?》Nonostante io sappia il motivo della sua domanda, non riesco a nascondere la tristezza che in questo momento mi sta facendo a pezzi.
《Ho parlato con i gemelli Cooper, questa sera andremo al Polly e vedremo di ottenere qualche informazione.》Le spiego brevemente per non attirare troppo l'attenzione degli altri studenti.
《Grace, secondo me dovresti fermarti. Sono due anni che provi a rintracciarlo e...》 La interrompo bruscamente sentendo la rabbia impadronirsi del mio corpo.
《No Yvonne! Non mi fermo. A punto perché sono due anni che lo rintraccio e sono sempre arrivata qualche minuto dopo che lui se ne era andato. Ma questa sera è la volta buona.》
Non posso fare una scenta nel corridoio e soprattutto non voglio prendermela con lei. So che lo dice per il mio bene, ma non posso mollare. Ho bisogno di spiegazioni, o almeno sapere che lui sta bene, poi lo lascerò perdere definitivamente.
《Lo so... solo, sta attenta questa sera, ok?》E nei suoi occhi leggo tutta la preoccupazione e non posso che abbracciarla e rassicurarla.
《Certo e tu vedi di non buttarti fuori dalla finestra. So che il piccolo Tyler è una peste, ma vedi di resistere. Non appena finisco lì ti raggiungo. Ora vado, ci vediamo questa sera.》Mi scocca un bacio sulla guancia e ci dividiamo.

Durante il tragitto verso casa avverto la costante sensazione di essere osservata e questa cosa mi sta decisamente mettendo i brividi. Cerco di mandare via quella sensazione immaginandonun po' come andrà a finire questa sera.
Come sarà ritrovarmelo davanti dopo due anni, risentire la sua voce, perdermi nuovamente in quelle pozze scure e sentirmi a casa non appena mi abbraccerà. Subito sento il cuore battere più velocemente e io non posso che darmi della stupida. Mi basta pensarlo per ritrovarmi a 2 anni fa, una stupida ragazzina con una cotta enorme per l'amico di suo fratello. Ma quanto si può essere ridicole?

Prendo le chiavi dallo zaino, le infilo nella serratura del portone e mi avvio verso l'ascensore. Saluto la signora Clarck che ogni tanto mi porta qualche muffin e premo il tasto per il 5 piano.
Una volta raggiunto il mio piano, apro definitivamente la porta di casa mia e dopo un "sono a casa" urlato, mi butto sul divano, sembrando tanto una balena spiaggiata.

《Che delicatezza.》Mi sbeffeggia mio fratello
《Oh Dominick. Sei a casa. Non lavori oggi?》Domando un po' troppo curiosa, facendolo insospettire
《Faccio il turno di sera. Perché?》Domanda entrando subito in modalità poliziotto e io devo trovare al più presto una scusa. Dominick è abbastanza protettivo nei miei confronti e se gli dico che vado al Polly, come minimo mi chiude in casa. Non è un bel posto, è principalmente frequentato da brutte facce e ex galeotti.

《Niente è solo che è da un po' che non passavamo del tempo insieme.》Cedo il suo sguardo intenerirsi e io posso finalmente tornare a respirare. Almeno questa volta me la sono scampata
《Facciamo così, sabato mattina andiamo a fare colazione fuori e poi andiamo dove vuoi.》Si siede vicino a me dandomi un buffetto sulla guancia.

《Colazione da Alfred?》Chiedo speranzosa. È il mio posto preferito da quando ero bambina. È un piccolo bar situato fuori dalla città, vicino al sentiero che porta al percorso per la montagna. Dopo la colazione ci facevamo sempre un giro da qualle parti a caccia di gnomi e delle loro pentole d'oro. I nostri genitori ci portavano lì tutte le domeniche, fin quando Dom non ha iniziato a non venire più con noi e piano piano non hanno più portato nemmeno me e un po' mi mancano quei tempi, la spensieratezza dell'essere bambina e l'avere Dom sempre con me.

《Ovvio!》E subito le sue labbra si piegano in un magnifico sorriso mostrando i denti bianchi. Dominick è tutto ciò che una ragazza sogna.
Moro, alto e ben messo fisicamente. Con due occhi così scuri che ti incantano ogni volta. Ha questo istinto protettivo che non è mai esagerato (tranne che con me. Con me esagera veramente tanto delle volte, ma lo adoro lo stesso), sa ascoltare, sa dare ottimi consigli e sa quando è il momento di stare in silenzio e di dare solo un abbraccio.
È molto responsabile e si è sempre preso cura di me, dando una mano ai miei quando erano troppo impegnati con il lavoro. Dom è sempre stato legato alla famiglia, ma un po' per il suo lavoro, un po' per i suoi amici, io e lui ci siamo allontanati. Ma so che lui per me ci sarà sempre e io non riesco veramente ad immaginare la mia vita senza di lui. Da piccolina sognavo di trovare un ragazzo come mio fratello, e bhe... credo di averlo trovato, peccato che sia sparito da due anni e lui non ricambia i miei sentimenti.

Sono le 23 in punto e Dom ha iniziato il turno un'ora fa, i miei non torneranno prima delle due. Avevano una cena con il capo dell'azienda dove lavorano.
Tra poco arriveranno i gemelli e io mi do un'ultima occhiata attraverso lo specchio.
Mi hanno detto di non dare troppo nell'occhio e così ho infilato un paio di jeans neri, le mie all star, maglia nera e una giacca di pelle nera. I capelli acconciati in una treccia per non averli sempre davanti al viso visto che sono troppo lunghi e una piccola borsa per il telefono, le chiavi di casa, il portafoglio e le sigarette. Meno appariscente di così non si può.
Il campanello suona e subito il cuore mi schizza in gola.
Che i giochi abbiano inizio

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Ma ciao popolo di Wattpad.
Questa è la prima storia che pubblico e mi scuso per questo primo capitolo così corto, ma essendo una sorta di "presentazione" non mi sembrava il caso di farlo troppo chilometrico, altrimenti avrebbe annoiato un po' tutti.
Vi chiedo gentilmente di dare una piccola possibilità a questa storia e di non bocciarla dopo pochi capitoli.

Ah e vi chiedo di farmi notare eventuali errori presenti nel testo, li correggerò al più presto.
Ovviamente sono ben accette le critiche costruttive, perché è anche grazie a quelle che si cresce.

Detto questo, sarà il primo ed ultimo "spazio autrice" che vedrete, salvo qualche imprevisto o avviso.
Vi auguro una buona lettura e ci vediamo bambol*
♤Mars♤

Servire, Proteggere E... AmareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora