CAPITOLO 11

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"Che cazzo vuoi, Camila?!"

La ragazza dagli occhi color cioccolato prese un respiro profondo per cercare di mantenere la calma, mentre la ragazza di fronte a lei la squadrava dall'alto in basso. Beh, se lo meritava.

Dopo che aveva rivelato a tutta la scuola che Lauren era gay, Camila aveva ricevuto un sacco di occhiate assassine da parte delle sue amiche. Ma Lauren non lo aveva mai fatto. Lei si era limitata a mantenere la testa bassa quando le passava affianco o a evitarla direttamente. Evidentemente le cose ora erano cambiate.

Aveva un'ora buca e aveva deciso di andare a studiare in biblioteca, sperando di incontrare qualcuno che conoscesse. Iniziò a guardarsi intorno, ma i suoi amici non erano lì e mentre attraversava il corridoio in cerca di un divanetto libero, il suo sguardo cadde sulla famosa ragazza dai capelli corvini. Lauren.

Prima che potesse fermarsi, il suo cuore la spinse verso quel divanetto: abbandonò lo zaino per terra e si sedette all'estremità opposta rispetto a dove si trovava lei. Non sapeva perchè ma il suo cuore desiderava ardentemente quella ragazza. Anche se non poteva fare nulla per impedire l'odio che lei provava nei suoi confronti.

Quell'improvvisa intrusione nella sua vita, fece si che Lauren notasse la sua presenza. Ed eccoci qui.

"Che cazzo vuoi, Camila?!"

"Non voglio nulla" rispose subito lei, scuotendo la testa. "Devo solo studiare..." afferrò la cartella e respirò profondamente. Questa era stata una pessima idea.

"Ci sono tantissimi posti a sedere" sbottò Lauren, alzandosi e indicandole con la mano tutti i divanetti liberi. "Scommetto che non ti farebbe piacere se qualcuno ti vedesse seduta vicino a una lesbica" la stuzzicò, ridendo amareggiata.

"Io-io non-" Camila mandò giù il nodo che le si era formato in gola e si alzò velocemente per sostenere il suo sguardo. La ragazza dagli occhi verdi però prese quel gesto come una minaccia e indietreggiò spaventata. Camila trattenne il respiro.

"Non mi interessa, Camila" scosse la testa lei. "Sei davvero una persona del cazzo, lo sai?"

Camila rimase immobile, incapace di reagire. Sapeva che Lauren era fisicamente più forte di lei e se avesse provato a picchiarla, avrebbe sicuramente vinto.

E anche se voleva disperatamente odiare Lauren per le cose che le aveva detto, sapeva che si meritava tutte quelle parole d'odio da parte sua: spifferare davanti a tutta la scuola il suo orientamento sessuale era stato davvero un colpo basso. Non era stata una sua scelta, ma Lauren non lo sapeva.

"Laur?"

Camila sobbalzò spaventata quando una voce risuonò alle spalle di Lauren. Dinah raggiunse l'amica e si mise in mezzo tra di loro. Poi strinse la mano in un pugno e colpì con violenza Camila sul naso.

"Non provare ad avvicinarti a lei mai più!" ringhiò.

Un respiro sibilante uscì dal petto della ragazza, che cadde in ginocchio, coprendosi il naso con le mani, mentre Dinah e Lauren uscivano dalla biblioteca. Quando il dolore iniziale diminuì, allontanò le mani dal viso e le sfuggì una smorfia di disgusto quando si accorse che erano ricoperte di sangue.

Si guardò intorno in cerca di aiuto, ma tutti la ignorarono. Se lo meritava. Strizzò forte gli occhi per cacciare indietro le lacrime e poi uscì dalla biblioteca, correndo in bagno.


                                     *****


Camila spalancò gli occhi di colpo e indietreggiò di qualche passo, coprendosi il naso con la mano: poteva ancora sentirlo pulsare nella sua testa.

Blue [TRADUZIONE] ~ CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora