CAPITOLO 19

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La mattina seguente Lauren venne svegliata dalla melodia di Twinkle Twinkle ripetuta all'infinito. Si rigirò nel letto, si strofinò gli occhi stanchi e si guardò intorno, notando subito Camila nell'angolo della stanza. La ragazza dagli occhi verdi sbadigliò e si buttò giù dal letto, andandosi a sedere accanto a lei.

Camila non si era accorta del suo risveglio e quando la vide trasalì. Ritrasse le mani dalla tastiera e strizzò gli occhi un paio di volte. Lauren capì subito che qualcosa non andava.

"Che succede?" le chiese preoccupata, cercando la sua mano. La ragazza accanto a lei la squadrò nervosa.

"Ho avuto un incubo" disse con un filo di voce, abbassando il capo. Lauren spalancò gli occhi.

"Pensavo se ne fossero andati?" mormorò e sollevò il braccio per accarezzarle la guancia.

"Anche io" sospirò lei.

"La prossima volta svegliami, d'accordo?" le ordinò l'altra, sempre più preoccupata. Odiava l'idea che Camila potesse svegliarsi dopo un incubo e ritrovarsi sola. La ragazza annuì debolmente e riposò la testa sulla sua spalla.

"Se ti può far sentire meglio, oggi andiamo a prendere il tuo regalo" le confessò Lauren, baciandola dolcemente sulla fronte. Camila sussultò per la sorpresa e in un secondo scattò in piedi.

"Adesso?" le chiese spalancando gli occhi e Lauren non riuscì a nascondere un sorriso.

"Quando sei pronta" le confermò, alzandosi a sua volta. Camila corse a prendere dei vestiti puliti e poi si fiondò in bagno per cambiarsi. Ancora intontita dal sonno, la ragazza dai capelli corvini si infilò lentamente un paio di leggings e una felpa larga.

Le due fecero colazione insieme e poi Camila la trascinò alla macchina. Appena Lauren iniziò a guidare, lei prese a farle ogni sorta di domanda che le passasse per la mente.

"Dove stiamo andando?" chiese, piegando la testa di lato, curiosa, quando vide la sua ragazza svoltare dentro una via che non aveva mai visto prima. L'altra scoppiò a ridere e scosse la testa.

"Non posso dirtelo, altrimenti ti rovinerei la sorpresa" le spiegò, alzando un sopracciglio divertita. Camila mise il broncio.

"Posso avere un indizio?" insistette, guardandola con aria supplichevole, ma quando la ragazza scosse la testa di nuovo, lei gemette frustrata.

"Abbi pazienza" rise Lauren. Così la ragazza dagli occhi color cioccolato le fece la linguaccia e poi appoggiò la testa sul finestrino, mettendosi a riflettere sulla possibile destinazione.

Appena Lauren parcheggiò la macchina accanto ad un edificio di mattoni, lei divenne ancora più confusa.

"Siamo arrivate" ghignò la ragazza emozionata. Poi smontò dall'auto e andò a prendere nel baule una piccola sportina di plastica. Camila rimase ad osservarla stranita.

"Che cos'è?" le chiese, avvicinandosi e indicando lo strano oggetto che stava trasportando.

"Vedrai" rispose la sua ragazza. Lei si lasciò sfuggire un gemito disperato, ma presa dalla curiosità, la seguì dentro l'edificio.

"Chiudi gli occhi" le ordinò Lauren e lei decise di non protestare. Si coprì gli occhi con le mani e Lauren le posò le mani sui fianchi, per guidarla lungo quello che presumibilmente era un corridoio. Alla fine si fermarono e Camila si morse il labbro nervosa.

"Apri" le sussurrò Lauren all'orecchio, sbucando da dietro di lei per osservare la sua reazione. Camila abbandonò le braccia lungo i fianchi e si guardò intorno con esitazione.

"Gattini?!" sussultò, correndo subito davanti a una gabbietta di metallo. "Gattini?!" ripetè, voltandosi verso di lei con un enorme sorriso stampato sul volto.

Blue [TRADUZIONE] ~ CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora