CAPITOLO 29

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"Oggi, Karla!" ringhiò l'uomo, sollevandola dalla maglietta con fare minaccioso. "Lo farai oggi, fine della storia. Mi hai sentito?!"

Camila annuì spaventata, provando disperatamente a sfuggire dalle sue grinfie. Quando lui la lasciò andare, lei barcollò all'indietro e si lisciò la maglietta stropicciata.

"Lo farò" gli promise, schiarendosi la voce e sostenendo timidamente il suo sguardo.

"Lo so che lo farai" disse lui, con voce rauca. "Ora vai."

"Sì, signore" mormorò la ragazza, lanciandosi lo zaino sulle spalle e uscendo da quella casa il più in fretta possibile. Oggi. Oggi era arrivato il fatidico giorno.

Già adesso interagire con Lauren la rendeva estremamente nervosa. Ma da quel momento in poi... sarebbe stato tutto diverso.

Se lo ricordava bene. Suo zio era tornato a casa la notte scorsa, sbraitando cose incomprensibili e agitando in aria la bottiglia vuota. "Non lavorerò mai con quel figlio di puttana" aveva gridato, mandando Camila nel panico. Che voleva dire con quella frase?

E poi qualcosa cambiò in lui: divenne stranamente calmo. Si voltò verso di lei e le spiegò il suo piano.

"Farai in modo che ci odi" aveva detto, ridendo amaramente. "Farai in modo che sua figlia ti disprezzi."

All'inizio la ragazza dagli occhi color cioccolato lo guardò confusa e impanicata. E la sua paura crebbe quando lui esigette da lei di fare qualcosa... QUALSIASI COSA per farsi odiare da Lauren. Qualcosa di abbastanza grave da spingerla a correre da suo padre e raccontarle tutto.

A quel punto suo zio avrebbe continuato a difendere la sua 'perfetta, piccola Karla', al punto che Mike Jauregui non potesse più sopportare quella situazione. E allora, suo zio sarebbe diventato l'unico proprietario dell'impresa.

Camila trovava ridicolo il fatto che Tom volesse usare sua nipote come arma per raggiungere i suoi obiettivi. Ma sapeva bene che era meglio non contraddirlo.

Ed ecco che dopo qualche ora da quando era uscita di casa, adesso girovagava nervosa per la mensa della scuola. Ci aveva pensato bene per tutta la mattina. La sola cosa che avrebbe dovuto fare sarebbe stata avvicinarsi a lei, rubarle il telefono e darle un po' fastidio. Non sarebbe stata la fine del mondo, giusto?

Ma doveva sembrare convincente. Non poteva rovinare tutto. Se non compiva il suo dovere, sarebbe stata la fine per lei quando fosse tornata a casa.

Cavolo però, guardatela. Lei era Lauren Jauregui. Ed era bellissima. Camila non avrebbe mai potuto negare quel fatto, neanche se tecnicamente avrebbe dovuto essere innamorata di Sott. Ma non lo era.

Combattuta su come comportarsi con lei, alla fine Camila si fece coraggio e attraversò
la caffetteria fino a a raggiungere il suo tavolo. Stringi i denti, Cabello. In fondo aveva seguito il corso di teatro. Doveva solo interpretare un personaggio, non poteva essere troppo difficile.

"Non mi piacciono i ragazzi come lui"

Quando la ragazza dagli occhi color cioccolato udì quelle parole uscire dalla bocca di Lauren si fermò di colpo. Nessuna delle sue amiche si era ancora accorta di lei.

"O forse i ragazzi non ti piacciono proprio" se ne uscì d'istinto.

Aveva sentito dei rumor al riguardo. Beh, diciamo che li avevano sentiti un po' tutti. Non era sicura fossero veri, ma in fondo stava interpretando un personaggio. Doveva fare in modo che Lauren la odiasse. Non poteva rischiare.

Blue [TRADUZIONE] ~ CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora