CAPITOLO 18

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Lauren le tenne la mano per tutto il viaggio in macchina e ogni volta che la sentiva piagnucolare debolmente, il suo cuore smetteva di battere. Sapeva che Camila era ancora nel panico.

Guidò per diversi minuti, finché non raggiunsero una strada sterrata. A fatica Lauren riuscì a guidare fino in cima alla ripida collina e poi parcheggiò la macchina al lato della strada.

"Vieni qui" disse, smontando dall'auto e andando ad aprire la portiera a Camila. Lei sollevò piano la testa e la guardò confusa.

"Fidati di me" insistette Lauren, porgendole la mano. Esitante, la ragazza gliela strinse e si fece guidare da lei. A quel punto stava iniziando a fare buio e il cielo brillava di una misteriosa luce blu.

"Per di qua" la condusse Lauren, proseguendo per la stradina in salita. Camila si avvicinò a lei e si aggrappò forte all'orlo della sua felpa.

"Appena in tempo" la ragazza dagli occhi verdi si lasciò sfuggire un sospiro di sollievo, quando raggiunsero la fine del sentiero. Raggiunsero una piccola falesia e Camila aggrottò la fronte confusa. Se provava a guardare in giù, l'unica cosa che riusciva a vedere era lo scheletro della città.

"Vieni a sederti" la incoraggiò la sua ragazza, accomodandosi sul prato. Ancora un po' esitante, Camila la imitò.

"Ci sono così tante cose là fuori, Camz" disse Lauren dopo essere rimasta in silenzio per diversi minuti. Si accorse che Camila stava tremando terribilmente, così si arrese: aprì le braccia e le diede il permesso di stringersi a lei.

"So che sembra tutto reale" le sussurrò all'orecchio, appoggiando la guancia sul suo capo e perdendosi ad ammirare il paesaggio davanti a loro. "Forse lo è stato davvero ad un certo punto. Ma ora è tutto passato. E so che è difficile per te distinguere la realtà dal ricordo, ma devi sforzarti di non darci troppo peso."

Smise di parlare ed estrasse il cellulare dalla tasca; poi battè la mano sulla spalla di Camila e le indicò la città davanti a loro. "Guarda" mormorò, controllando l'orologio.

Passò solo qualche secondo prima che l'intera New York prendesse vita davanti ai loro occhi: le strade della città si illuminarono e brillarono nella notte buia. Camila spalancò gli occhi sorpresa e si tirò su per vedere meglio.

"Wow" mormorò, strizzando gli occhi un paio di volte per mettere a fuoco quel paesaggio mozzafiato.

"Quello che vedi nei tuoi ricordi non è tutto" provò a spiegarle Lauren, accarezzandole i capelli dolcemente. "E' solo una piccola parte della tua vita. Là fuori ci sono tante altre avventure che ti aspettano."

Camila sollevò il braccio lentamente e con le dita le accarezzò la guancia, seguendo i lineamenti del suo viso, fino ad arrivare al mento. "Tu sei reale, vero?" le chiese, osservando attentamente il modo in cui i suoi occhi riflettevano le luci della città.

"Ma certo che lo sono" rise la ragazza dai capelli corvini. Allora Camila ritrasse la mano e posò la testa sulla sua spalla.

"Bene" sospirò, chiudendo gli occhi e inspirando a fondo.

"Vuoi raccontarmi quello che hai visto?" si fece coraggio Lauren, accarezzandole la schiena per consolarla.

"Era lui, di nuovo" borbottò la ragazza. Ma la sua voce tradì un sentimento nuovo, che Lauren non aveva mai notato prima d'ora in lei. Odio.

"Tuo zio?" le chiese attenta e lei annuì, senza sollevare la testa dalla sua spalla.

"Lui era ubriaco" sbuffò Camila, chiudendo ancora più forte gli occhi.

"Dillo" la incoraggiò l'altra, cogliendola di sorpresa. "Dillo, Camila. Dillo."

"Cosa?" le chiese lei insicura.

Blue [TRADUZIONE] ~ CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora