sono Louis Tomlinson,ho 16 anni,e sono un semplice sfigato, frocio, ho almeno è così che mi chiamano ma non mi importa più di tanto. mia madre mi ha appena cambiato scuola, sarà la 4 che cambio in un anno..vengo bullizzato solo perché sono gay; mia madre mi ha sempre supportato in tutto e crede che per il mio bene sia meglio cambiare scuola quando viene a galla questa notizia e tutti nei corridoi cominciano a guardarmi come se fossi una specie di alieno.
non mi aspetto nulla da questa nuova scuola, sarà come tutte le altre..LA MATTINA DOPO
la sveglia suona alle 7:00 del mattino,
allungo la mano e la spengo per poi alzarmi dal letto e cominciare a prepararmi per il primo giorno di scuola..non avevamo divise quindi apro l'armadio e tiro fuori un jeans nero ed una maglia della Levi's, mi lavo i denti, la faccia e indosso tutto per poi scendere a fare colazione
MA(mamma): buongiorno tesoro
L: buongiorno mamma..
prendo una bicchiere, lo riempio di latte e ci metto quale cereale dentro.. non avevo molta fame stamattina..MA: sei nervoso?
L: no mamma, tranquilla
MA: ti accompagno?
L: no mamma
lei mi da un bacio sulla fronte prima che prendessi il mio zaino ed uscissi di casasono andato a piedi,la scuola non è molto lontana da casa per fortuna;
quando finalmente arrivo mi guardai intorno, c'erano tantissime persone ed io mi sentivo un estraneo.. ero anche in anticipo,bene.
ora dovrò stare qui ad aspettare come uno stupido.finalmente dopo qualche minuto suona la campanella, entro nella scuola e tiro fuori dalla tasca il foglio con tutti gli orari delle lezione e le corrispettive aulee;senza perdere tempo mi affretto ad entrare nella classe e mi siedo sul primo banco libero che trovo.
dopo qualche secondo vedo ragazzi e ragazze entrare in classe chiacchierando e prendendo ognuno il proprio posto;
sono stra agitato ed in ansia, spero di fare amicizia con qualcuno ma se così non fosse non mi stupirei affatto..vedo un un gruppo di ragazzi entrare in classe, erano vestiti tutti di nero con giacche in pelle apparentemente molto costose; sarà il gruppo dei "ragazzi fighi" in ogni scuola dove sono stato c'è ne era uno,ma non ci sono mai entrato;
uno dei ragazzi vestiti in nero si avvicina a me,era il più alto tra tutti.
si mette alla mia altezza e mi guarda fisso negli occhiX: nuovo?
annuisco
X: beh allora mettiamo in chiaro una cosa
lo guardo negli occhi, avevo paura.
X: questo è il mio banco.dice lui sbattendo un pugno sul banco; io sussulto dallo spavento e in 3 secondi prendo lo zaino e mi sposto nel banco libero accanto al suo.
sento i suoi occhi fissi su di me,devo ammettere che stava cominciando a farmi paura.
nessuno avrebbe mai dovuto scoprire il mio orientamento sessuale, avrebbe comportato un altro cambio di scuola ed io non volevo farlo di nuovo.finalmente inizia la lezione di matematica e il professore entra in classe
PM(prof.matematica): buongiorno ragazzi!
tutti si alzano in piedi e salutano il prof
PM: oggi abbiamo in classe un nuovo alunno,Louis?
mi alzo in piedi e mi guardò intorno
L: ehm,ciao a tutti..
sento il ragazzo con la giacca nera accanto a me ridere
PM: harry silenzio!
almeno ora so il suo nome..
lui smette di ridere ed il professore mi invita a presentarmi
L: ehm,sono Louis Tomlinson..ho 16 anni e questa è la quarta scuola che cambio..
PM: possiamo sapere il motivo?..
L: è privato.
mi risiedo subito al mio posto,rosso come un pomodoro.
faceva caldo?forse sono io quello accaldato.
spero che ora non mi comincino a fare domande sul motivo del mio cambio della scuola..comincia la lezione di matematica,
il professore comincia a spiegare la lezione e guardandomi intorno sembrava che io fossi l'unico attento a quello che diceva..PM: harry stai seguendo?
H: ehm,sisi prof
harry si ricompone facendo finta di ascoltare
PM: allora sai dirmi, quant'è il rapporto tra il più numero naturale a quattro cifre più grande e il numero naturale più piccolo?
H: ehm..
PM: louis?
tutta la classe si gira verso di me compreso harry che mi scrutava dal basso verso l'alto
L: ehm, 9999 prof..
PM: esatto! e se invece ti chiedo, qual è il risultato della somma del reciproco di - 3 / 8 con l'opposto di 1 / 3 ?
L: -3 prof..
PM: bravissimo!
sentivo gli occhi fissi su di meharry mi lancia un bigliettino di carta sul banco.
mi giro verso di lui senza aprirlo, non sono il genere di persona che fa queste cose.
harry mi guarda senza dire nulla; io prendo il biglietto e lo apro sotto il banco cercando di non farmi vedere dal prof.
c'era scritto "secchione", è vecchia questa ormai.
riaccartoccio il pezzo di carta e lo butto nel cestino, non mi importava se mi chiamavano "secchione" almeno vado bene a scuola..non appena suona la campanella di fine lezione tutti si precipitano fuori dalla classe alla velocità della luce.
esco anche io,tiro fuori il foglio con gli orari delle lezioni ma qualcuno me lo strappa dalle mani;alzo lo di scatto lo sguardo e mi ritrovo harry davanti che scrutava attentamente il foglio con quella faccia strafottente che si ritrovava.
H: ti accompagno io,sfigato
non so cosa stava facendo, perché avrebbe dovuto accompagnarmi in classe?non gli stavo antipatico..?
H: ho la tua stessa lezione, muoviti
harry cammina per i corridoi stracolmi di gente che correva e chiacchierava tra di loro;
mi faccio piccolo piccolo camminando dietro harry cercando di non inciampare per evitare figure di merda..ogni metro che faceva si fermava a battere il cinque a qualcuno o a salutare con un cenno ed un sorrisetto tutte quelle ragazze che lo fissavano nei corridoi
H: ecco sfigato, arrivati
mi ridà il foglio che mi aveva stracciato dalle mani poco prima ed entra in classe senza neanche guardarmi in faccia, già comincio a non sopportarlo!-Spazio Autrice-
spero che questa storia larry vi piaccia, non sono esperta quindi non aspettatevi grandi cose ahaha
fatemi sapere con un commento se volete il continuo della storiaa🥺✨
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𝐮𝐧 𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞 𝐟𝐮𝐨𝐫𝐢 𝐝𝐚𝐥 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐢𝐧𝐞 || 𝕝𝕒𝕣𝕣𝕪
Fanfiction[COMPLETA] [IN REVISIONE] H: mi dispiace per quanto è accaduto. So che è colpa mia e farò di tutto per rimediare al mio errore. Perché ti amo e l'ultima cosa che voglio è vederti soffrire a causa mia.. Il mio grande errore è stato lasciare che tu...