*Capitolo 23*

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Dopo ieri Damon cercava di parlarmi da sola ma ogni volta mi incollavo ad altre persone, non ero pronta a parlare di quanto fosse successo anche se sapevo che mi avrebbe chiesto delle spiegazioni.
Mentre cercavo di andare avanti nella fila, andai a sbattere contro qualcuno "Oddio scusa scusa scusa!" Una ragazza dai capelli scuri e gli occhi azzurri mi era venuta addosso per la troppa gente nel museo "Ah niente! Anche tu americana?" Le chiedo sorridendo "Sì, più o meno, diciamo un misto haha"
 
"Brooklyn" Mi presento porgendole la mano che afferra saldamente "Zoe, io ora dovrei andare ma mi ha fatto tanto piacere conoscerti" La vedo allonatanarsi con due ragazzi al suo fianco "Chi era?" Mi raggiunge Maddison, scrutando attentamente Zoe
"Una ragazza che mi è venuta addosso circa due minuti fa, niente di che"
Sorrido disinvolta e lei così mi fa cenno di seguirla verso il nostro gruppo.
  "Ragazzi! Ebbene oggi, vi dividerò in coppie, dovrete fare un giro della città ammirandola e cercare di stabilire un contatto con il vostro compagno. siete liberi di scegliere!"
Si sente un boato di esclamazioni e approvazioni, per mia sfortuna ovviamente tutte le mie amiche erano rispettivamente con i loro fidanzati e io ero l'unica che ancora amava divertirsi, insomma,Nash ci stava provando con una biondina, quindi decido di lasciar perdere, mi rimane soltanto quell'insopportabile di un Damon con la faccia di uno a cui non può fregare un cazzo di tutto ciò che hanno appena detto comodamente seduto con il cellulare in mano "Allora? Ti muovi?" Schiocco le dita più volte davanti alla sua faccia.
"Ma che cazzo! Stai Guardando dei porno? Damon!" Urlo, quando poi mi accorgo delle cuffiette "Eh?" Sceso dalle nuvole, si stacca le cuffiette e con uno sbuffo mi inizia a seguire, non abbiamo ancora parlato di quello che è successo ieri anche se d'altronde con lui è sempre così, non pensa mai alle conseguenze delle sue azioni, belle o brutte che siano.
Cerco di concentrarmi di più sulla cartina, quando deduco che in effetti non so dove siamo finiti "Credo che ci siamo persi"

"Da qua!" Mi strappa dalle mani la cartina, cosa che mi fa incazzare ancora di più "È tutta colpa tua! Ignorante, siamo dall'altro capo di dove dovevamo andare!"

"Stai calmo. Seguiamo il percorso e torniamo all'hotel" Spiego brevemente e lo sorpasso strappandogli la cartina di mano.
Quando vedo in lontananza l'hotel inzio a esultare mentalmente dato che sono esausta, cosa che nota anche Damon "Finalmente!" Ci buttiamo sul divanetto del corridoio "Senti, riguardo a ieri, fa come se nulla fosse accaduto. Dimentica tutto" stranamente questa volta, sono io che parlo e non lui,all'inizio vedo nei suoi occhi confusione, ma poi ritornano i soliti occhi ghiaccio di sempre e così ritorniamo nelle nostre stanze senza guardarci, come se fossimo tornati ad essere sconosciuti..
"Passami quelle scarpe!" Urlo a Elle mentre cerco di sistemarmi il vestito rosso con un grosso scollo a cuore sul davanti "Wow rosso, stasera vuoi divertirti eh?" ride Maddison mentre si sistema i capelli neri che le ricadono sulle spalle  "Hai centrato in pieno, stasera mi divertirò!" Rido insieme a lei consapevole di come io interpreti il mio modo di divertirmi "Credo che stasera mi farò Aaron " sorride Elle e mi sporgo verso il bagno.
"Quello lì? Mamma mia secondo me hai scelto proprio bene. Sembra un ragazzo ben dotato" Affermo, stiamo davvero parlando di ragazzi in questo modo? Nah ma chi voglio prendere in giro, Certo che sì.
Lei di rimando mi fa L'occhiolino e io mi siedo sul bordo del letto cercando di infilarmi i tacchi "Sono pronta!" 

"Ma sei stupenda brook!" Mi abbraccia Ariel, ricambio l'abbraccio al quale si aggiunge anche Elle, siamo davvero un bel gruppo, sono grata di averle incontrate.
Usciamo dalla stanza di soppiatto e cerchiamo di non fare rumore con i tacchi scendendo per le scale,se i professori verrebbero a sapere una cosa del genere minimo ci sospenderebbero infatti perché è severamente vietato lasciare l'hotel dopo le nove e mezza e sopratutto è vietato andare in discoteche "Dove credete di andare?" Una voce non troppo alta ma autoritaria risuona dietro di noi e quasi non vado a terra dallo spavento "Nash, che cazzo, vuoi farmi prendere un infarto?" ma quando mi giro noto non c'era solo Nash , ma anche Matthew, Damom, Jack e Mason, un amico di Nash
"Veniamo anche noi in quella discoteca" Fanno in coro i ragazzi "Oh e va bene, basta che vi date una mossa prima che qualcuno ci scopra" Usciamo tutti fuori dall'hotel e iniziamo a ridere per l'enorme cazzata che stiamo per fare "Li ci sono già alcuni della squadra di football e altre cheerleader" Spiega Maddison ai ragazzi, si toglie i tacchi e inzia a correre, faccio la stessa cosa io e iniziamo tutti a correre verso la discoteca poco distante.
Quando arriviamo, un forte odore di alcool si insinua nelle mie narici e intanto mi rimetto in tacchi sistemandomi un po' prima di entrare, scruto con attenzioni tutti i particolari e vado dritta dritta al bancone.
"Qualcosa di forte!" Urlo al barista che mi passa un bicchiere di un colore rossastro,
Sento già la testa più leggera e non mi dispiace perciò ne ordino subito un'altro,dopo un paio di quegli alcolici mi butto in pista e inizio a ballare insieme alle altre anche loro mezze ubriache; sento prendermi i fianchi e farmi aderire a un corpo maschile che riconosco da subito, sento il suo respiro sul collo, mi giro e senza volerlo faccio aderire il mio corpo ai sui genitali che si irrigidiscono.
Damon è letteralmente ubriaco marcio come me, mi fa girare di nuovo di scatto e per istigarlo mi  mordo il labbro inferiore fin quando le nostre bocce non si uniscono: la sua mano si insinua tra le mie gambe, ma la prendo e la riporto al fianco "Tempo al tempo." Sussurro mentre lo trascino con me fino ad una stanza appartata...

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