capitolo 28

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CAPITOLO 28

L'omuncolo indietreggiò un poco facendo ondeggiare il secchio di vernice; il manico che avvolgeva il braccio ossuto cigolò inistramente.

All'interno, l'impugnatura di un pennello scivolava avanti e indietro, scorrendo lungo il bordo. Le setole scomparivano sotto uno strato di rosso accesso.

''Ecco chi tracciava quegli strani simboli'' considerò il ragazzo fra sé e sé.

Nell'altra mano, una lanterna ad olio si protese verso Niels con fare accusatorio. Dopo tanta oscurità, quella piccola luce gli risultò inizialmente dolorosa, tanto che il giovane dovette schermarsi gli occhi con la mano.

-Signore?- gracchiò la creatura, intimidita.

-Io ti conosco- ripeté Niels, incerto, mentre tentava di ripescare nella sua memoria un qualcosa che lo aiutasse ad identificare il tipo che aveva davanti.

Furono le mani blu che, alla fine, lo aiutarono a ricordare -tu mi hai fatto da guida fino al negozio del becchino...-

L'omuncolo annuì di nuovo, più deciso -io, proprio io, e nessun altro!- affermò con lo stesso tono che di solito si usa per discolparsi da qualcosa.

-Ti ricordi di me?- domandò il giovane.

-Certo, il vecchio Walter ha buona memoria- e con l'indice si picchiettò la fronte -io ricordo tutto e tutti-

-Che cosa ci fai qua sotto?-

Solo quando l'ometto inarcò un sopracciglio, Niels si rese conto che l'altro doveva avere molto più diritto di lui a porre una simile domanda e si schiarì la voce, nel tentativo di darsi un maggior contegno.

Walter scosse la testa, facendo ondeggiare le falde del cappuccio verde -nulla, signore... passeggiavo-

-Un gran bel posto dove passeggiare- fece il giovane, sarcastico constatando quanto l'altro fosse un pessimo bugiardo.

Walter scrollò le spalle, sorridendo timidamente -uno come un altro-

-Se lo dici tu...-

-Voi piuttosto- e l'omuncolo parve recuperare un briciolo di coraggio -che siete venuto a fare qui? Non è un posto per signori-

Niels cercò di sfoggiare il suo sorriso più ammaliante, ma a giudicare dall'esressione dell'altro non dovette avere molto successo -in verità, mi sono perso- ammise.

Walter parve rimuginare a lungo su quella risposta in apparenza così semplice, gli occhi scuri che sprizzavano diffidenza.

-Non è un posto per signori- ripeté alla fine.

Niels girò gli occhi da un'altra parte, visibilmente imbarazzato.

-Forse puoi aiutarmi- considerò, incrociando le braccia -conosci questo posto?-

-Il vecchio Walter conosce le fogne bene, sì. Anche se non tanto bene quanto vorrebbe...- dietro quest'ultima frase Niels intuì che vi fosse un significato ben più profondo per l'omuncolo, che per un breve attimo lasciò trasparire sul suo viso scarno una profonda malinconia. Ma, al momento, aveva ben altri problemi per potersi permettere di perdere tempo ficcando il naso negli affari altrui.

-Puoi... accompagnarmi in un posto?-

-Fuori di qui, sissignore-

-No, non fuori- specificò Niels -voglio andare al...- si guardò fugacemente attorno e ridusse la sua voce ad un sussurro, come se temesse che perfino i topi potessero origliare -al Mercato nero!-

A.C.U.M.E. spa, la società dei Cacciatori di mostriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora