capitolo 12

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CAPITOLO 12

Niels appoggiò l'enorme mole di fogli che si era trascinato dietro per tutto il giorno sulla scrivania di Coreli, rivolgendogli quindi un'occhiata orgogliosa.

Il gigante però, del tutto disinteressato alla cosa, prese il suo malandato orologio da taschino, qui e lì tenuto insieme da striscioline di cuoio consunto, e osservò col suo vocione profondo e annoiato -Sono le cinque e trentadue-

Niels, che non comprese subito quell'osservazione, inarcò le sopracciglia senza però osare domandargli dei chiarimenti.

Davanti a quella visibile dimostrazione di confusione, Coreli sbuffò seccato -Non ti avevo detto di presentarti per le otto?-

-Io pensavo di potermi presentare una volta terminate tutte le faccende...- si giustificò il ragazzo, arrossendo.

-Non puoi capire sempre le cose a modo tuo, Steve-

-Mi spiace, signore-

-Con le scuse non si sistemano le cose-

Niels, al quale non pareva di aver fatto qualche cosa di poi così grave, si limitò a chinare il capo.

-Va bene- disse Coreli in tono rassegnato, sbuffando -per questa volta passi. Ma la prossima ti voglio puntuale, è chiaro? Non in ritardo, non in anticipo. Capito Matt?-

-Sì, signore- ribatté Niels cercado di nascondere il disappunto per il fatto che Coreli ancora non si era deciso ad imparare il suo nome.

-Intanto, già che sei qui, potresti cominciare a imparare qualcosa. Dunque: li vedi questi fogli?- chiese Coreli, indicando l'ammasso di carte che ricoprivano la scrivania dietro cui era seduto. Niels annuì.

-Queste sono le richieste di lavoro che ci mandano settimanalmente. Noi le riceviamo, le smaltiamo a seconda delle nostre competenze e le svolgiamo. Quelle più urgenti vengono predilette, rispetto alle cose che riteniamo possano attendere. Ci sei, Mattew?-

-Sì, signore...-

-Bene: allora, quelle più urgenti sono queste qui, con su scritto: ''URGENTE'' in rosso, le vedi?-

Niels annuì di nuovo. Era impossibile non vedere il gigantesco timbro sanguine che ricopriva per intero alcuni fogli.

-Invece questo qui- proseguì Coreli svogliato, indicando dei piccoli rombi colorati nell'angolo in alto a destra di un foglio -è l'indice di difficoltà della missione. Un solo rombo è una missione che anche un idiota come te dovrebbe saper portare a termine senza troppo problemi. Due rombi sono una difficoltà leggermente più elevata, anche se di solito perfino tu ne usciresti con solo qualche graffio. Dai tre in poi entrano in gioco persone competenti. I quattro rombi sono lavori che perfino io fatico a svolgere. I cinque rombi invece... beh, le chiamiamo ''le missioni del diavolo'', perché solo il demonio potrebbe portarle a termine. Generalmente coinvolgono streghe Matriarche o altre creature orrende del genere e sono demandate ad una Squadra Speciale che ha Sede nel Q.U.A.G.-

-Q.U.A.G.?- domandò Niels, scettico.

-Quartier Unitario Assoluto Generale- spiegò Coreli, apparentemente irritato dalla stupidità della domanda.

-Logico...- commentò Niels, ancora più scettico -chi è che fa parte della Squadra Generale?- chiese poi, curioso.

-Agenti specializzati di Rango Platino, i nomi per ora non ti interessano. Se vivrai abbastanza da diventare un vero Cacciatore, li imparerai da te-

A.C.U.M.E. spa, la società dei Cacciatori di mostriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora