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"Ma se glielo chiedessi secondo te uscirebbe con me? Perché non so, non ci comportiamo come dei semplici amici ma non capisco se lui lo fa solo per prendersi gioco di me o se davvero io gli piaccio! Secondo te hyung gli piaccio? Dovrei parlarci? Hyung per favore, puoi considerarmi?!"

"Santo cielo Jongho, fa' quello che diamine ti pare, ora non posso."

Era fastidioso come il fratellastro continuasse a tartassarlo con le sue domande e i dilemmi amorosi.
Jongho frequentava il primo anno di università ed era da tempo che si era preso letteralmente una sbandata per il suo migliore amico, frequentante la stessa facoltà di studio, nonostante fosse qualche anno più avanti.
Seonghwa aveva fin troppe cose da fare nella sua vita per stare dietro ai problemi futili come quelli del ragazzo. Erano state tante le volte in cui i due si erano messi a litigare perché Jongho necessitava di alcuni consigli da qualcuno di più grande e maturo di lui – anche se si passavano solo due anni di differenza – ma il biondo non aveva tempo per perdersi ad ascoltarlo, almeno nel momento in cui lavorava.
Era già tanto se quando i loro genitori si erano trasferiti ed il minore aveva chiesto di poter restare a Seoul con il fratellastro, quest'ultimo aveva accettato senza troppe esitazioni, mettendo però in chiaro che non avrebbe dovuto disturbarlo mentre stava lavorando... questo però era un dettaglio che col tempo aveva perso significato.

"Ti prego hyung. Tu che sai tutto sul cervello umano, secondo te se gli dicessi che mi piace e volessi uscire con lui mi riderebbe in faccia? Rispondi solo a questa domanda e poi mi chiudo in camera a studiare, per favore" insistette ancora una volta il ragazzo dai capelli mogano.
Seonghwa sbuffò leggermente, posando i fogli che teneva in mano sulla scrivania prima di rivolgere finalmente uno sguardo al fratellastro che a sua volta lo guardava con un'espressione da cagnolino bastonato.

"Penso che a Yeosang farebbe piacere uscire con te. Adesso sono io però che ti prego di andartene" rispose con un accento piuttosto irritato nonostante non volesse discutere con il minore. Jongho sospirò leggermente, ormai arreso ed anche stufo di chiedere aiuto a Seonghwa, dunque uscì dal suo studio per potersi chiudere nella sua camera da letto.
Il biondo era troppo preso dai fogli che aveva davanti per preoccuparsi di aver offeso l'altro o per averlo semplicemente fatto rimanere male.
Non riusciva a ricordarsi quanti casi avesse in corso al momento, da chi aspettava ancora dei soldi e chi invece lo aveva contattato al numero sul bigliettino come aveva fatto quel ragazzo; avrebbe per forza dovuto rimettere apposto un po' dei fascicoli e delle informazioni presenti all'interno di ogni caso per fare più ordine anche nella sua mente.
Dopo una buona ora passata a sistemare tutte quelle scartoffie notò che sul tavolo rimasero i due fogli che aveva stampato il giorno stesso quando era tornato a casa; si trattava della foto che il ragazzo del bar gli aveva mandato, insieme a tutti i vari indirizzi e luoghi di incontro che avrebbe dovuto frequentare per poter trovare delle informazioni riguardo quella persona.
Seonghwa rimase ad osservare la foto per una manciata di minuti, forse per imprimere meglio nella mente il volto della ragazza che aveva capito chiamarsi Seoyun, o forse semplicemente perché non aveva mai visto niente di così bello come quel faccino.
Poi storse il naso quando il suo sguardo si posò sul volto del fidanzato. Aveva sbagliato a non chiedergli dei soldi seduta stante per non rischiare di perdere tempo ma sapeva che comunque molti dei suoi clienti preferivano pagarlo quando scopriva qualcosa riguardo il proprio caso e dato che Seonghwa non era disonesto e bugiardo, preferiva rispettare i tempi come chi si affidava a lui aspettava i suoi.
Prima che potesse alzarsi dalla sedia per poter prendere una nuova cartella e sistemare il suo nuovo caso, venne distratto dalla suoneria del suo telefono privato e chi poteva essere se non...

"San."

Il ragazzo dall'altra parte emise un gridolino al sentire la voce dell'amico e sprizzante di gioia gli diede un caloroso saluto.

A prova di indagine || seongjoongDove le storie prendono vita. Scoprilo ora