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La compagnia di Seonghwa non lo stava disturbando e non lo stava neanche mettendo in imbarazzo se non fosse stato però per quel silenzio pieno di tensione e nervosismo nell'aria. Percepiva che c'era qualcosa di strano anche per il ragazzo al suo fianco che non aveva neanche preso in mano il pacchetto di sigarette.

"Allora? Non dovevi fumare?"

Fu Hongjoong a parlare per primo, facendo quell'osservazione che portò l'altro a scrollare le spalle, poi si limitò a sfilare dal proprio giacchetto di pelle il pacchetto da cui estrasse una sigaretta, dopodiché l'accese con un accendino e subito dopo ripose il tutto al suo posto, tenendo la cicca fra le labbra. Aspirò del fumo incavando leggermente le guance, poi guardò avanti a sé, mentre lasciava che le sue spalle si appoggiassero al muretto che aveva dietro.
Hongjoong rimase ad osservarlo con la coda degli occhi ma nel frattempo si era stretto all'interno del suo cappotto ed aveva nascosto il naso nella sciarpa rossa che Seoyun gli aveva regalato per Natale.
Tutto quel silenzio però non poteva sopportarlo in sua compagnia. Era vero, non si vedevano da inizio dicembre, quasi un mese, perciò nessuno dei due forse sapeva cosa dire, finché Seonghwa però non aprì bocca per lasciare andare i pensieri.

"È uno scherzo?"

Il più grande voltò la testa verso l'altro ed alzò le sopracciglia. Nel suo sguardo non c'era niente che facesse pensare che fosse rilassato o divertito anzi, tutt'altro.
Hongjoong si mordicchiò il labbro inferiore sentendosi piuttosto in soggezione, anche perché non capì a cosa si riferisse Seonghwa, forse perché era lui a non volerlo fare.

"Non so di cosa tu stia parlando" ammise quindi scrollando le spalle. Il moro sbuffò una risata a quelle parole e scosse la testa mentre lasciava uscire del fumo dalle labbra.
In quella risata però Hongjoong non percepì alcun divertimento, proprio come nel tono di voce che aveva usato poco prima.
Non riusciva a distinguere se fosse solo serio o dietro quelle parole e quel risolino ci fosse anche rabbia, nervoso, delusione... sicuramente quest'ultima era presente, dal momento che quando si erano rivisti dopo tanto tempo ed Hongjoong si era presentato con Seoyun, gli occhi di Seonghwa non avevano mostrato altro.

"Sai benissimo di cosa sto parlando. Mi sembra di aver capito che il consiglio che ti ho dato ti è entrato da un orecchio e ti è uscito dall'altro" osservò ancora, prendendo un altro po' di fumo. Hongjoong abbassò lo sguardo serrando la mascella e stringendo i pugni. In quel momento il minore provava un mix di emozioni che neanche lui riusciva a cogliere.
Rabbia per come Seonghwa gli stesse parlando, nervosismo perché non sapeva come comportarsi in sua compagnia, tristezza perché gli era mancato in tutto quel mese passato.
Poi provava una gran voglia di abbracciarlo, stringersi forte a lui, scusarsi per non averlo ascoltato e per averlo trattato male l'ultima volta che si erano visti.
Voleva dirgli tutto ciò che aveva detto al signor Lee la notte di Natale o a Wooyoung qualche giorno prima.
Ma l'unica cosa che riuscì a fare fu rimanere in silenzio, a guardarsi le mani coperte dai guanti rossi di lana, intente a torturare il tessuto di essi in modo insistente.

"Davvero Hongjoong? Non ti degna di attenzioni da mesi e adesso basta un semplice 'sono stata impegnata tutto il tempo con il lavoro' per farsi perdonare?"

Continuò a rimanere in silenzio mentre l'altro invece ridacchiava ancora con evidente sarcasmo. Fece un altro tiro dalla sigaretta e scosse la testa, sospirando leggermente e rilasciando una piccola nuvoletta di fumo.

"Sai, non mi dispiace neanche più per te, perché è questo quello che vuoi, Hongjoong. Ti piace mandare la tua vita a rotoli evidentemente, e io non so più come posso aiutarti in questo."

Il ragazzo dai capelli mossi sbatté gli occhi ripetutamente sentendo di conseguenza una lacrima rigargli lo zigomo sinistro. Abbassò la testa e tirò su col naso ma cercò di non far notare all'altro che stesse piangendo, nonostante Seonghwa se ne fosse già accorto.
Per quanto odiasse ammetterlo, Hongjoong sapeva che l'altro aveva ragione e si odiava per questo, perché non sapeva prendere in mano la sua vita come avrebbe dovuto, non sapeva imporsi a chi faceva o diceva qualcosa che a lui non stava bene.
Perché aveva quel blocco? Perché si sentiva così tanto inferiore agli altri?
Si portò una mano al viso e si asciugò gli occhi con il guanto, cercando di non fare danno al trucco; l'ombretto oro che dava sul nero era una combinazione che gli era piaciuta molto quando Seoyun glielo aveva applicato sugli occhi, perciò non voleva rovinarlo.
La mezzanotte comunque era già passata da qualche minuto ormai ed Hongjoong pensò che peggio di così quel nuovo anno non sarebbe potuto iniziare.
Si era ingenuamente immaginato che sarebbe riuscito a baciare Seonghwa proprio allo scatto della mezzanotte ma quelle cose accadevano solo nei film e doveva smetterla di essere così esageratamente romantico.
Seonghwa comunque capì che Hongjoong non aveva intenzione di parlare di quell'argomento, perciò decise di cambiare discorso. Si prese la sigaretta fra due dita ed alzò le sopracciglia, storcendo le labbra.

A prova di indagine || seongjoongDove le storie prendono vita. Scoprilo ora