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Hongjoong si era lasciato andare in un pianto isterico quando Seonghwa se n'era andato. Forse per lui sarebbe stato meglio se non avesse ricordato quello che era successo la sera precedente, in modo così che avrebbero potuto fare finta di niente.
Gli aveva detto che aveva cercato di baciarlo perché voleva farlo, quindi era ovvio che l'altro avesse intuito Hongjoong provasse qualcosa nei suoi confronti.
Poi in macchina gli aveva detto qualcos'altro, si ricordava di aver parlato ma le immagini non erano chiare, così come non erano chiare le parole che si era fatto scappare di bocca.
I giorni a seguire non passarono con molta velocità, seppur il ragazzo aveva cercato di distrarsi a lavoro con i suoi amici e colleghi, finendo gli ultimi addobbi natalizi che erano rimasti da fare.
Non era stato un granché come periodo, Seoyun ogni tanto tornava a casa ma ormai non gli importava neanche più di tanto sapere dove andasse, con chi e cosa facesse.
Il suo pensiero fisso era diventato Seonghwa e quella maledetta sera in cui si era esposto troppo. Era tutta colpa di quel ragazzo se si era ubriacato perché era lui che aveva ricambiato quel sorrisetto della cameriera portando Hongjoong ad infastidirsi ed a provare una gelosia opprimente nei suoi confronti, una sensazione del tutto nuova che neanche con la sua ragazza aveva mai provato.
La frustrazione di sapere che Seonghwa non avesse alcun interesse in lui lo distruggeva, gli apriva una voragine nel petto e non sapeva come richiuderla se non col pensiero di essere insieme a lui, ma poi tornava a rendersi conto che quella non era la realtà, allora si riapriva il dolore dentro di sé e forse diventava ancora più forte.
Però continuava ad avere quelle parole in testa "non mi approfitto di chi è ubriaco"... forse gliel'aveva detto per non rifiutarlo in modo diretto? Ma il mattino dopo poi non aveva niente a riguardo, cose del tipo "mi piacciono le ragazze" o "non sono interessato".
Non voleva illudersi, anche perché erano passati giorni, settimane da quando si erano visti l'ultima volta ed ormai non aveva neanche più la certezza che il ragazzo si stesse dedicando al suo caso ed a scoprire la verità su Seoyun.
Una sera si era ritrovato insieme a Wooyoung, Yunho e Mingi ma non era stato molto presente con la testa.
Gli mancava Seonghwa e i suoi amici lo avevano capito. Avevano capito che c'era qualcosa che non andava nel loro hyung, qualcosa che lo rendeva triste ma nessuno dei tre aveva il coraggio di chiedere.
Avevano notato che lo strano comportamento era iniziato da quella sera, quando San per scherzo aveva fatto notare al moro come quella ragazza avesse intenzione di provarci con lui.
Ormai loro sapevano la verità: il loro hyung non era più interessato a Seoyun quanto invece lo era verso Seonghwa ma non volevano essere invadenti. Volevano che fosse lui a parlare per primo, a raccontare spontaneamente i problemi ed i pensieri che si portava dentro ma non l'aveva mai fatto neanche quando ognuno di loro si era ritrovato da solo a quattr'occhi con lui.

"Hongjoong, ci sei?"

La voce di Seoyun lo fece tornare con la testa alla realtà quando gli sventolò una mano davanti agli occhi. Si accorse di come lo stesse guardando con aria confusa, quasi come a voler capire cosa gli fosse successo per essere così assente.

"Sì, sì, scusami. Hai detto qualcosa?" domandò di conseguenza, premendo le labbra insieme. Seoyun sospirò prima di picchiettargli sul petto un pacco incartato, facendogli aggrottare le sopracciglia.

"Cos'è?"
"Un regalo per te. È Natale oggi, te ne sei dimenticato?"

Hongjoong si diede dell'idiota mentalmente al sentire quella risposta. Come al solito aveva dimenticato anche la cognizione del tempo e non si era reso conto che fosse già arrivato il Natale. Forse sarebbe stato diverso se al posto di Seoyun quella mattina ci fosse stato Seonghwa.
Il giorno di Natale significava rivedere ancora una volta la sua famiglia, passare del tempo insieme a sua madre e a sua sorella, ricevere delle occhiatacce, commenti disprezzanti che riuscivano solo a farlo mettere più a disagio di quanto già non fosse, che lo facessero sentire inutile.
Forse Seonghwa aveva ragione, avrebbe dovuto svegliarsi e ribellarsi davanti a chi lo odiava, proprio come le due donne della sua famiglia.

A prova di indagine || seongjoongDove le storie prendono vita. Scoprilo ora