A prova di indagine || seongjoong

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"Allora, perché hai insistito tanto per portarmi qui fuori?"

Hongjoong e Seonghwa si erano appartati da qualche minuto sul retro del locale e rimanevano seduti su una panchina, mentre il più grande aveva tirato fuori dalla tasca posteriore dei suoi jeans un pacchetto di sigarette per iniziare a fumarsene una.
Il biondo a quella domanda non rispose e l'altro non insistette, decidendo quindi di cambiare argomento.

"Non pensavo fumassi" commentò osservandolo di profilo. L'atmosfera di quella sera non era per niente autunnale. Non faceva freddo e per questo Hongjoong era uscito solamente con una camicia, a differenza invece di Seonghwa che sembrava esser tutt'uno con la sua adorata giacca di pelle.
Quest'ultimo scrollò le spalle alle parole dell'altro e storse il naso prima di ribattere con l'intenzione di prendere in giro Hongjoong.

"Non lo sapevi? I veri motociclisti oltre a tirarsela e a portare giacche di pelle fumano anche ed hanno un casino di tatuaggi e piercing" disse respirando un po' del fumo, prima di ributtarlo fuori. Hongjoong tossì, sentendoselo arrivare verso la propria direzione e Seonghwa non riuscì a trattenere un ghigno, trovando che quel ragazzo fosse fin troppo goffo ed impacciato.

"Oh cavolo, scusami bimbo" continuò a prenderlo in giro alludendo al colpetto di tosse che si era fatto sfuggire. Hongjoong mise il broncio a quel nomignolo e lo colpì con una pacca sulla spalla. Seonghwa non si smosse e continuò a fumare, guardandosi attorno.

"E tu ne hai di tatuaggi e piercing?" domandò il moro mentre si tirava su per potersi sedere sullo schienale della panchina. Il biondo lo osservò ed alzò un sopracciglio prima di farsi scappare una risata.

"Ti sei messo lassù per sembrare più alto di me?
"Oh, ma vuoi smetterla di prenderti gioco di me?!" ribatté stizzito Hongjoong, ma Seonghwa lo trovò solo ancora più divertente. Non aveva per niente un'espressione intimidatoria e sosteneva che i suoi lineamenti fossero troppo morbidi per incutere timore.

"Mhh, comunque ho solo un tatuaggio su un fianco. Non sono un amante degli aghi" rispose poi. Una volta finita la sigaretta ne sfilò un'altra dal pacchetto e se l'accese senza neanche fare una pausa. Hongjoong alzò le sopracciglia guardandolo sorpreso ma non disse niente; forse se fossero stati amici gli avrebbe consigliato di smetterla dal momento che il fumo portava grossi danni ai polmoni, ma non conoscendolo alla perfezione, capì che sarebbe stato meglio farsi gli affari propri.
A quelle parole comunque il minore scivolò di nuovo a sedere accanto dell'altro e lo guardò negli occhi.

"Posso vederlo? Se non è troppo personale, ovviamente."

I due si guardarono per qualche attimo negli occhi e Seonghwa sembrò assumere un'aria pensante mentre prendeva un po' di fumo. Lo rilasciò dischiudendo le labbra, senza distogliere lo sguardo dall'altro ed Hongjoong di nuovo si lasciò andare in dei colpetti di tosse, avendolo respirato totalmente.

"Tienimela un secondo" mormorò il ragazzo dai capelli biondi ed Hongjoong fece come richiesto, prendendo la sigaretta con due dita, seguendo poi con lo sguardo le mani dell'altro che dopo aver spostato la giacca di pelle sollevò il lato sinistro della maglietta bianca che indossava sotto.
Il moro si avvicinò leggermente per capire di cosa si trattasse quel tatuaggio, poi rialzò lo sguardo per poterlo guardare nuovamente negli occhi.

"Sembra una data, è molto importante?" chiese mentre Seonghwa si rimetteva apposto la maglia e si affrettava a riprendere il mozzicone.

"Sì, è quella della nascita di mio fratello" rispose solamente. Hongjoong si lasciò sfuggire un sorriso a quelle parole, trovando un gesto molto tenero quello di incidersi per sempre sulla propria pelle la data di nascita di una persona speciale. Il minore rimase ad osservare l'altro in attesa che dicesse qualcosa ma si rese conto che non aveva intenzione di aggiungere altro ed Hongjoong non seppe se avesse fatto bene a chiedergli qualcosa in più sulla sua famiglia. Non voleva risultare troppo invadente, dal momento che per quel poco che conosceva di lui, sapeva quanto si irritasse facilmente.