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"Ti va di fingerti il mio ragazzo per una festa con i miei genitori? Jongho mi ha chiesto di fargli compagnia perché vuole presentare Yeosang a suo padre."

Hongjoong non credeva al messaggio che si era ritrovato davanti agli occhi quella sera, e se insieme a lui non ci fossero stati i suoi amici, probabilmente nessuno si sarebbe accorto del suo svenimento.

"Hyung, perché sei sbiancato improvvisamente?" domandò la voce di Yunho alzando le sopracciglia.
Erano tutti accomodati sul divano del più grande, a sorseggiare del soju in bottiglia, a scherzare, a ridere e passare la serata tutti insieme.
Era da molto che ormai non si vedevano in quel modo per stare in compagnia e distrarsi dai problemi della vita, l'ultima volta era stata a fine ottobre quando Hongjoong aveva chiamato per la prima volta il numero di Seonghwa per chiedergli aiuto.
Ora non si aspettava che quello stesso ragazzo scorbutico gli stesse chiedendo di recitare la parte del suo ragazzo per una sera.
Quando Wooyoung si accorse che non aveva intenzione di rispondere, si sporse verso di lui e gli prese il telefono dalle mani, leggendo ad alta voce il messaggio. Di conseguenza rimase scioccato e spalancò la bocca.

"Cazzo hyung, cosa stai aspettando? Accetta!" esultò Mingi battendo le mani insieme, mentre il volto di Hongjoong da bianco che era diventato iniziò a colorarsi di rosso.

"Non sono gay" brontolò fra sé e sé. L'idea di passare un'altra serata in compagnia di Seonghwa gli metteva uno strano formicolio nel petto ma se poi pensava a ciò che tutta quella situazione voleva significare, iniziava a sentire un senso di nausea nello stomaco. Ormai non capiva più cosa gli succedeva ogni volta che pensava all'investigatore, semplicemente si rendeva conto che lo mandava fuori di testa.
Mingi a quella risposta sospirò, ricordandosi della breve conversazione avuta con il suo hyung durante il loro turno lavorativo, in cui lui aveva provato a fargli capire di pensare bene a ciò che sentiva di essere, perché forse il sentimento che provava per Seoyun stava iniziando a svanire, ma Hongjoong si era irritato e così avevano lasciato cadere il discorso.
Adesso aveva paura che potesse succedere la stessa cosa ma Wooyoung non sembrava aver timore di farlo irritare.

"Sono del parere che questo non lo saprai mai finché non avrai un contatto fisico di quel tipo con qualcuno del tuo stesso sesso, ma in ogni caso non devi essere per forza gay per fare un favore ad un amico, sia se questo favore è rivolto a Seonghwa, o a Jongho. Penso che ormai tanto il suo fratellastro tu lo conosca abbastanza bene, no?"

Hongjoong si morse il labbro inferiore alle parole del lilla e semplicemente si limitò ad annuire, mentre si guardava le mani. Poi sospirò sotto gli occhi curiosi degli amici.
Il più piccolo apprezzò il fatto che non avessero aperto bocca sul suo strano comportamento nei confronti del biondo. Insomma, forse altri amici lo avrebbero preso in giro insistendo sul fatto che anche lui non fosse del tutto etero, il ché probabilmente era vero ma Hongjoong non l'avrebbe mai ammesso, almeno non in quel momento.
Se davvero Seonghwa gli faceva un effetto diverso da quello che era stato con i suoi amici, significava che c'era qualcosa sotto, ma se poi pensava alla sua famiglia il cuore gli si stringeva improvvisamente. Se fosse stato gay sarebbe stato il motivo definitivo per cui buttarlo per sempre fuori di casa.
E poi tutta la confusione che aveva in testa... non gli era mai capitato di sentirsi attratto da un ragazzo, ma ora che ci pensava bene Hongjoong non era attratto da Seonghwa fisicamente, era qualcosa di più interiore. Gli piaceva stare in sua compagnia, gli piacevano i suoi abbracci, i suoi sorrisi, il suo profumo, i suoi modi di fare quando era con lui, che poteva sembrare all'apparenza un musone, un maleducato, ma poi se provava a sciogliersi era completamente il contrario.
E quello lo aveva potuto constatare soprattutto la notte in cui si erano addormentati insieme sul proprio letto, quando si erano persi a guardare prima le stelle e poi negli occhi l'uno dell'altro.
Il tocco dei loro piedi che gli avevano mandato delle scariche d'adrenalina, nonostante fosse stato solo un semplice sfioramento. Eppure così non si era mai sentito neanche con Seoyun.
Si sentiva accettato, ecco.
Si sentiva capito in un certo senso.
Sentiva che il barattolo delle insicurezze con lui si chiudeva per reprimere qualsiasi forma di esse.
Non si sentiva inadatto. Provava quella sensazione di spensieratezza che Seoyun non gli aveva mai dato modo di percepire.
Ma era ancora troppo debole per ammettere ad alta voce ciò che quel ragazzo gli stava facendo provare, quindi pensò che per il momento gli sarebbe andato bene continuare a passare il tempo insieme a lui ed a godersi tutte quelle belle emozioni, tenendosele solo per sé, in una piccola parte del suo cuore.
Fu per questo, ed anche sotto consiglio dei suoi amici, che si ritrovò a rispondere con un "okay" a quel messaggio, mentre cercava di calmare il respiro e il battito cardiaco, oppure il suo cuore gli sarebbe uscito dal petto.
Il lilla notò quanto ancora il suo hyung fosse rosso in viso ma decise di rimanere in silenzio. Non era il caso di pressarlo con domande a cui probabilmente ancora neanche lui sapeva dare una risposta con certezza, perciò decise di lasciar perdere.
Nel caso Hongjoong avesse avuto bisogno per chiarire dubbi e domande, Wooyoung sarebbe stato pronto ad aiutarlo, così come avrebbero fatto anche Yunho e Mingi.

A prova di indagine || seongjoongDove le storie prendono vita. Scoprilo ora