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La notte che aveva passato in completo relax era sicuramente solo e soltanto merito dell'abbraccio che Seonghwa gli aveva dato la sera precedente.
Dicerto non si aspettava che, dopo tutti quei giorni passati lontani, senza sentirsi e neanche vedersi, il biondo lo avrebbe stretto a sé affettuosamente di sua spontanea volontà, quando aveva ammesso che gli era mancato.
Però era anche consapevole del fatto che fra di loro ormai iniziasse ad esserci un minimo rapporto d'amicizia che oltre tutto scombussolava addirittura le emozioni di Hongjoong.
Il profumo di vaniglia che aveva annusato sulla pelle dell'altro continuava a sentirselo nelle narici ogni volta che inspirava l'aria, tant'è che quella notte lo aveva pure sognato e non era stato un sogno del tutto normale, non per lui almeno e l'erezione mattutina che gli diede il buongiorno fu piuttosto imbarazzante.
La mente gli aveva giocato brutti scherzi; perché Seonghwa durante il sogno aveva fatto la doccia con lui, con il corpo totalmente nudo ed il petto allineato perfettamente alla sua schiena? Non riusciva a capire se era per il semplice fatto che gli fosse mancato parecchio in quei giorni e dunque portarsi a casa il suo profumo di vaniglia lo aveva influenzato, oppure se il suo subconscio voleva giocargli brutti scherzi ed indurlo a trovare la risposta a tutte quelle domande che si poneva.
Non gli venne da pensare a Seoyun quando entrò veramente in doccia per togliersi il piccolo problema che aveva fatto capolino nel suo intimo, forse rimasto scioccato così tanto dal sogno da fargli prendere il sopravvento.
Dovette uscire velocemente dal bagno quando sentì il campanello suonare e per poco non scivolò sul pavimento mentre, il più velocemente possibile si asciugava le gambe e i piedi e si infilava un accappatoio addosso per andare ad aprire.
Davanti a lui, l'ingegnere e l'architetto che avevano preso l'incarico di montargli la finestra; si era completamente dimenticato che si erano dati appuntamento quella mattina stessa per concludere il lavoro.
Nel periodo in cui Hongjoong non aveva visto Seonghwa, i lavori erano continuati ad andare avanti e quella sarebbe stata l'ultima volta, così dalla sera stessa si sarebbe potuto addormentare guardando le stelle, forse pensando proprio a lui.

"Diamine! Mi ero completamente dimenticato di mettere la sveglia e mi sono alzato poco fa, scusatemi tanto, entrate pure!" disse con enorme dispiacere mentre si scostava dallo stipite della porta per accogliere i due, che scossero la testa e gli sorrisero come a rassicurarlo per quel piccolo inconveniente. Addirittura cercarono di non far caso al fatto che Hongjoong indossasse solo un accappatoio, probabilmente per non metterlo a disagio.
Una volta entrati in camera il proprietario della casa si affrettò ad estrarre degli indumenti puliti dall'armadio ed a schizzare di nuovo in bagno per potersi vestire lontano da occhi indiscreti. E ancora tornò a pensare a Seonghwa e a come si sarebbe sentito, se fossero stati i suoi di occhi a guardarlo.
Doveva smetterla una volta per tutte con quei pensieri che da quando lo aveva visto mano nella mano con quella ragazza avevano iniziato ad affollargli la mente perché non era affatto sano, non quando era sicuro al cento percento di essere innamorato di Seoyun, la donna della sua vita.
O almeno questo era quello che si ripeteva mentalmente, come a volersi quasi convincere che fosse la verità.
Mingi il giorno prima aveva scherzato quando gli aveva dato del gay. O forse no.
Non riusciva più a capirci niente e forse sarebbe stato meglio se avesse dato un taglio a tutte quelle paranoie che lo affliggevano e lo rendevano distratto e disinteressato al resto del mondo.

"Maledetto Seonghwa" si ritrovò a pensare disperatamente, con l'intento di volerselo far rimanere antipatico, anche se sapeva che non sarebbe mai riuscito in quell'intento.
Si ricordò della prima volta in cui si erano visti e Seonghwa lo aveva preso in giro sul suo aspetto fisico, dandogli del ragazzetto, oppure quando aveva scherzato dicendo che Seoyun fosse troppo bella per lui, dunque non si sarebbe sorpreso se avesse avuto un altro.
Ma era come se - soprattutto dopo quell'abbraccio - i brutti modi di fare del biondo fossero completamente sparite nell'atmosfera, lasciando spazio ad un Seonghwa leggermente più dolce ed empatico.
Quando tornò in camera appese l'accappatoio dietro la porta e rivolse uno sguardo curioso ai due lavoratori, intenti a montare la finestra nel punto in cui avevano appena forato il muro.
Non ci volle molto perché portassero a termine il lavoro e quando Hongjoong si avvicinò alla scala sorrise come un bambino davanti ad un cesto enorme di dolciumi. La finestra era abbastanza grande per osservare con attenzione una buona porzione del cielo; si immaginava già steso sul suo comodo letto a perdersi tra le stelle fino ad addormentarsi, la notte.

A prova di indagine || seongjoongDove le storie prendono vita. Scoprilo ora