Fine dell'estate

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"Voglio tornare ad adorarti là"

Una volta tornata a Milano lo ritrovavo ovunque, ogni cosa mi ricordava Itan. Mi affacciavo dalla finestra con la speranza di trovare il mare con lui sulla boa ad aspettarmi invece avevo il cantiere con i vecchietti che si affacciavano dal balcone per vedere come proseguivano i lavori. C'è da dire che un muratore era veramente bello. Ero sul balcone con la vecchietta che abita al primo piano nel palazzo di fronte al mio, lei me lo fece notare la prima volta. Moro, occhi verdi, tatuaggi sul collo, con i capelli rasati ai lati con una cresta. Mi misi anche a parlare con lui una volta, nei suoi occhi ritrovavo Itan, come in ogni cosa alla fine. Aveva un piercing al sopracciglio e uno al labbro; ora che ci penso la mia vicina ha veramente buon gusto nonostante l'età ci vede ancora bene e non sbaglia un colpo. Anche se non si faceva mai i cazzi suoi, era affacciata alla finestra, pure quando il muratore non c'era. Come quando, il primo giorno tornata dal mare avevo bisogno di non pensare e all'ora sono uscita con Karol, la mia migliore amica. Lei era lì tutta bella sorridente e nonostante l'età la mente per il sesso rimane attiva, anche fin troppo... Comunque io e Karol siamo molto simili, la pensiamo uguale sulle stesse cose anche se lei riesce a non farmi perdere il controllo infatti ha molto più forza rispetto a me. Come appunto quel giorno che appena tornata mi disse, dopo aver sentito tutto quello che era successo:"Le cose che ti succedono non le puoi pianificare come fai tu andando fuori di testa, ma puoi far si che accadano". In una semplice frase vi ho descritto come ragiona e non serve spiegare perchè la ami. Eravamo andate in quel bar vicino ai navigli in fondo alla via principale. E' un posto molto vintage pieno di libri e giochi da tavolo, ci andiamo sempre in inverno però quando abbiamo visto che era aperto abbiamo subito pensato... 'Perchè no?'
Era radiosa con i suoi capelli ricci, dopo aver ordinato il solito (succo d'arancia per me, al melograno per lei) iniziò a chiedermi di Itan.
"Quindi vi siete lasciati definitivamente?" annuì.
"Sai cosa" le dissi subito dopo "In realtà non so cosa succederà quando tornerò giù e ora come ora mi manca ogni secondo di ogni minuto di ogni maledetta ora".
"io invece ho passato un estate merdosa in Croazia"
"Hai fatto colpo Karol e non me lo vuoi dire?"
"Si certo su un ragazzo Croato, che strana parola.."
"E che c'è di male?" Dissi io.
"Julie hai almeno presente come è un ragazzo croato?" Arrivò il cameriere a interrompere il discorso... dopo aver bevuto un sorso di spremuta feci cenno di no con la testa. "Ecco, meglio" disse ridendo. Iniziai a guardarla sorridendo e Karol iniziò a viaggiare con lo sguardo nel locale, poi, dopo aver constatato che la fauna (equivalente a bei ragazzi) era scarsa mi guardò e disse:"Tutto apposto?"
"Sì è che mi mancavi, noi due, questo posto, mi sento in pace" Sorrise poi smontò il castello di benessere che mi ero appena creata con due semplici parole...
"Ti manca?"
"Cazzo Karol proprio adesso che non ci stavo pensando" dissi ridendo. Senza la mia amica mi sentirei veramente persa...
Ecco, quel primissimo giorno a Milano non fù così male, tutto merito suo e forse anche della vechietta. Però se non mi fossi messa con lui cosa sarebbe successo?

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