Capitolo otto

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Lilith fu scioccata da ciò che aveva appena visto, la presa su Aaron e Page cessò facendo cadere i due sull'asfalto.

La ragazza aveva perso i sensi a causa dello shock e la demone si avvicinò ai resti dei suoi servitori, poi sorrise voltandosi verso Aaron.

<<Ma bene, vedo che ti stai svegliando>>

Il giovane era stordito e non riusciva ad alzarsi, guardò Page svenuta e poi Lilith con sguardo di puro odio.

<<Cos'è quello sguardo?! Come osi guardami in quel modo, feccia?>> sibilò mettendogli il piede in testa.

Aaron sentì il tacco dello stivale premere contro la sua nuca.

<<Cosa ci avrà visto il mio signore in questa tua forma è un mistero, debole e patetico umano>>

Lo sollevò per la collotta della maglia e lui non toccò più l'asfalto con i piedi.

<<Magari potrei tenerti come giocattolino all'Inferno, almeno per un po'. Hai un bel viso, questo lo concedo>>

<<Vaffanculo, puttana demoniaca>> sibilò con rabbia.

I bei lineamenti si deformarono per la rabbia e, per un momento, Aaron credette di vedere il suo vero volto.

Si ritrovò ancora premuto sull'asfalto e il piede di Lilith era sul suo torace, gli mancò il respiro.

<<Mi basta poco per ucciderti ma lui ti vuole, verrai con me>>

<<No...>>

<<Non puoi ribellarti, quello scoppio d'ira non sei più in grado di farlo. A malapena ti reggi in piedi>>

Altri demoni sbucarono dalle ombre, grotteschi e deformi. Lilith sorrise.

<<Fate della ragazza ciò che volete, dopo uccidete gli umani della zona>>

Il cuore di Aaron perse un battito, suo fratello era in pericolo e lui doveva assolutamente fare qualcosa.

<<Oh, il cucciolo è irrequieto?>> domandò beffarda chinandosi per baciarlo.

Aaron si irrigidì e le morse il labbro, Lilith si staccò leccandosi il sangue.

<<Li amo quando sono combattivi>>

Una grossa voragine si aprì nel centro della strada, Aaron poté vedere chiaramente il nucleo rosso e pulsante.

Non aveva davvero intenzione di portarlo lì?

Dal cielo oscuro venne un fascio di luce e Lilith ringhiò perfida mentre osservava i suoi demoni finire inceneriti.

Due figure angeliche apparvero nel raggio visivo della demone e Gabriel riuscì a strappare Aaron dalle sue braccia mentre Raphael prese Page.

<<Esseri immondi!>> urlò, Lilith.

Gabriel parò il suo attacco con le ali e dopo la scaraventò via con un potente calcio. I capelli rossi di Lilith fluttuavano come tante lingue di fuoco e la sua espressione era furiosa.

<<Non ti ucciderò, per ora>> disse calmo, l'Arcangelo.

Un altro potente terremoto scosse le viscere della terra e il cielo divenne nero come un presagio funesto.

Tutto crollava, alberi e case, la gente urlava terrorizzata.

<<È lui!>> urlò Raphael.

Anche se erano in due non erano ancora sufficientemente forti per affrontare Lucifero.

Gabriel si avvicinò mentre Lilith iniziò a ridere euforica.

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