Capitolo quindici

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Era ancora un altro dei suoi ricordi e di questo ne era sicuro, dato che non si trovava all'Inferno e nemmeno sulla Terra.

Il cielo blu cobalto era maestoso e bellissimo e lui, Michael, si trovava a osservare la vita dei mortali.

<<Fratello>>

Voltò il viso verso Raphael, le meravigliose ali bianche ritirate sulla schiena.

<<Ultimamente sei turbato, lo avvertiamo tutti. Cosa succede?>> domandò preoccupato.

Gli occhi incredibilmente azzurri di Michael si specchiarono in quelli dell'altro Arcangelo.

<<Lucifero>> mormorò.

Il viso di Raphael si incupì.

<<È proibito quel nome in Paradiso>>

<<È sulla terra, cammina tra loro>>

<<L'Apocalisse avverrà tra qualche anno, la resa dei conti>>

Michael osservò ancora in basso.

<<E se non facessimo nulla?>>

Gli occhi di Raphael si spalancarono scioccati.

<<Ma cosa dici?! Hai perso il senno? Vuoi lasciare che distrugga tutto ciò che nostro Padre ha creato?>> domandò duro.

Il volto del generale era ancora morbido e malinconico.

<<Lo stanno già distruggendo, fratello. Disboscano le foreste, uccidono gli animali e si ammazzano tra di loro, inquinano i mari e compiono guerre e atti atroci in nome di Dio. Nostro Padre non vuole questo, il pianeta sta morendo>>

<<Stai per caso perdendo fiducia negli umani?>> chiese.

Il silenzio di Michael valeva più di mille parole e Raphael si avvicinò a lui.

<<Sei stato il primo a inchinarti a loro e noi ti abbiamo seguito. Lucifero ha sbagliato e non tutti meritano di perire, ci sono tanti uomini e donne che si battono per le cause giuste. E i bambini? Sono innocenti. Ti prego, Michael>>

Michael gli sorrise accarezzandogli il viso.

<<Hai ragione, merita un'altra opportunità e sarò io stesso a verificarlo>>

<<Come?>> chiese confuso.

<<Mi reincarnerò in un umano>>

<<Ma cosa stai dicendo?>> domandò.

<<Perderò i miei ricordi ma li riacquisterò nel corso del tempo, prima che l'Apocalisse giunga. Forse avrò una vita felice o forse no, ma saprò con esattezza cosa fare>>

<<Non puoi lasciare il cielo allo sbando, sei il nostro generale!>> esclamò.

<<Affido il comando a te e a Gabriel, le truppe saranno in buone mani>>

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