Capitolo diciotto

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Page era terrorizzata dalla vista di quel mostro che era sbucato dalle profondità della terra.

Credeva che questo fosse solo un brutto sogno, un incubo dal quale presto si sarebbe svegliata, ma così non era.

Tutto era reale : la distruzione, le urla, il sangue e la disperazione.

Cercò di non piangere ma le venne difficile. Gabriel era arrivato con una donna tra le braccia e aveva detto di cercare un posto sicuro, di resistere.

<<Questo è assurdo>> mormorò Felicity.

<<Lo so, ma non dobbiamo mollare>>

<<Ho appena visto il mio vecchio amico con delle ali...>>

Page le afferrò la mano e iniziarono a correre più velocemente che potevano, non c'era tempo per le spiegazioni.

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Lilith raggiunse il campo di battaglia per aiutare Asmodeo, che era alle prese con quel maledetto Arcangelo di Raphael.

Si preparò a colpirlo alle spalle, pronta a strappargli le ali, quando fu scaraventata via da Aaron.

La demone si rialzò furiosa.

<<È da subdoli colpire alle spalle>>

<<Moccioso!>> ringhiò.

Si avventò su di lui come una furia e Aaron riuscì a schivarla, strappandole una ciocca di capelli che si era attorcigliata al suo collo con l'intento di strozzarlo.

Lilith urlò e lui la colpì con un calcio, se soltanto avesse la sua spada.

La Bestia stava continuando la sua opera di distruzione e intravide Lucifero sopra una delle sue teste, vestito in nero e le ali spalancate, immense, che gli conferivano un'aria bella e terribile.

Solo la sua spada avrebbe potuto ferirlo e porre fine a tutto questo, ma il mondo non sarebbe stato più lo stesso.

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<<Non ce la faccio più!>> esclamò Felicity, in lacrime.

<<Zitta e corri!>> urlò Page, con gli occhi lucidi anche lei.

Ovunque vedevano morte e mostri che combattevano contro bellissimi angeli. Erano diversi da come Page li immaginava, non erano miti e pacifici ma feroci guerrieri.

<<Da questa parte!>> gridò un uomo.

<<Grazie al cielo>> rispose Felicity.

Le due andarono verso di lui che le condusse verso una casa in rovine.

Una volta dentro, l'uomo aprì una botola che nascondeva un sottoscala e Page non potè fare a meno di sentirsi come in un film apocalittico.

Aaron avrebbe saputo cosa dire. Il suo Aaron che nonostante tutto aveva imparato ad amare ma a cui non si era mai dichiarata.

Se davvero fossero riusciti a sopravvivere a tutto questo lo avrebbe fatto senza alcuna esitazione.

In quel rifugio c'erano altri sopravvissuti come loro : uomini, donne e bambini.

C'è chi piangeva, chi pregava e chi restava in silenzio.

<<La Bestia è arrivata, il Diavolo è sulla Terra>> mormorò una donna anziana.

<<Ho visto gli angeli, mi hanno salvato da esseri orrendi>>

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