Capitolo diciassette

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<<Joseph!>> urlò con gli occhi lucidi.

L'uomo lo fissava con sguardo dolce e supplichevole. Aaron corse verso di lui e mise la mano sulla sbarra.

<<Fermo! Se non fai piano rischi di peggiorare le cose>> disse Raphael con la mano sulla sua.

Il giovane fece per sfilarla ma Joe lo bloccò.

<<Aaron...>>

<<Non parlare, risparmia le forze per dopo>>

Stava mentendo e lo sapeva benissimo. Joseph aveva perso troppo sangue e gli ospedali erano andati distrutti, la gente stava morendo per mano dei demoni.

Aaron tolse la sbarra e la gettò via, Joseph sputò sangue e Raphael premette la mano sulla ferita.

<<Tu puoi guarirlo, vero?>> domandò con gli occhi lucidi.

L'Arcangelo scosse la testa e Aaron lo spintonò furioso.

<<Che cazzo di angelo sei? Sbaglio o eri tu quello che ha guarito chi era rimasto ferito nella Ribellione?>> urlò.

<<In altre circostanze lo avrei fatto ma questa è l'Apocalisse>>

<<E che diavolo significa?>>

Lo sguardo di Raphael fu triste.

<<Significa che i miei poteri curativi non possono funzionare con Morte nei paraggi. Lui è molto potente>>

<<Tenta! Tenta, maledizione! Troverò Morte e...>>

<<Cosa? Lo ucciderai? Non si può uccidere la morte>> disse comprensivo.

<<Aaron...>> mormorò Joseph.

Il giovane fissò l'uomo e gli sollevò la testa.

<<Se solo potessi guarirti...lo farei>> singhiozzò.

Joseph gli sfiorò il volto con la mano.

<<Ti voglio bene...ricordatelo sempre. Sai...quando stavi male ho...pregato che ti salvassi e...devono avermi ascoltato. Indipendentemente dai tuoi sbagli...ho sempre saputo che eri...speciale...>> ansimò.

<<Non parlare, ti prego>> disse in lacrime.

<<E ora sei qui...con queste splendide ali e uno sguardo più...maturo. Ma sarai sempre il mio fratellino ed io ti...vorrò sempre...bene...>>

Joseph mormorò l'ultima frase per poi spirare con una lacrima che gli solcava la guancia.

Aaron lo strinse forte e lo cullò come se fosse un bambino, non si vergognò delle sue lacrime.

Urlò forte, con tutta la sua rabbia, per il lutto subito.

<<Michael...>> mormorò Raphael.

<<Era mio fratello!>> gridò.

L'eco del suo urlo terrorizzò i demoni nelle vicinanze che si stavano nutrendo dei corpi della gente.

Il cielo nero si squarciò e tanti fasci di luce comparvero, Raphael aveva il volto all'insù.

<<I Soldati Celesti>>

Ma Aaron non lo ascoltava, troppo distrutto per poter rispondere.

<<Mi dispiace, Joe! Perdonami>> singhiozzò.

Sperò che almeno Page fosse salva ma ne dubitava, nessuno era più al sicuro.

Un applauso lo fece sussultare e si voltò furioso verso la figura dai riccioli bronzei che li fissava sorridendo.

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