<<Benvenuto nel mio regno>> disse Lucifero, felice, mentre allargava le braccia.
Oscurità, urla, tormento, dolore e orrore. Aaron si sentì quasi schiacciato da tutto questo.
Scattò in avanti quando udì le grida disperate di una donna ma Lucifero gli strinse il polso.
<<Dove pensi di andare? Hai dimenticato dove ti trovi? Qui nessuno può essere salvato, loro hanno firmato la condanna>>
Circondò il busto di Aaron con le braccia e chinò il capo verso il suo orecchio.
<<La donna che volevi salvare ha ucciso i suoi stessi genitori per l'eredità, macchiandosi di un crimine orrendo per avidità. Nessuno è innocente>> gli sussurrò.
Aaron rabbrividì e piegò la testa, Lucifero gli asciugò una lacrima con il pollice.
<<Non darti tormento per loro, mio Principe, non meritano le tue lacrime>>
Il ragazzo si voltò di scatto e lo spinse via.
<<Tu sei un maledetto mostro! Sei...sei mostruoso!>> urlò.
<<Io punisco chi merita>>
<<Tu porti ad azioni folli...>>
Aaron non terminò la frase perché Lucifero scoppiò a ridere.
<<Ti ho detto che questo non è il luogo adatto per parlarne>>
Aaron fu risucchiato da un vortice oscuro e freddo, dovette resistere al senso di nausea che lo invadeva.
Fu come essersi messo sulle montagne russe dopo aver mangiato schifezze varie.
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Il freddo e liscio pavimento di marmo nero lo accolse e Aaron gemette di dolore mentre si rialzava, per fortuna non aveva vomitato.
Si guardò intorno e osservò la stanza, da quando l'Inferno era una sorta di hotel? Era grande, illuminata dalla luce del fuoco di un immenso camino in pietra e con un grande letto dalle lenzuola in seta nera.
Seta. A quanto pare Lucifero si trattava bene, ammesso che questa fosse la sua stanza. Dubitava che dormisse, il Diavolo non lo faceva.
Quindi la usava per le sue perversioni?
<<Ora possiamo parlare>>
Aaron si voltò verso Lucifero e inarcò un sopracciglio. Il corvino indossava una vestaglia di lucido raso nero che mostrava appena il petto scolpito e definito. Aveva avuto tempo di cambiarsi?
Dal nulla apparve un calice dorato che Lucifero gli porse e Aaron rise sarcastico.
<<Preferisco morire di sete>>
<<Non è avvelenato>> rispose bevendone un sorso.
<<Non mi fido ugualmente, tu sei immortale ma io no>>
Lucifero sospirò, come se avesse a che fare con un bambino piccolo, e posò il calice su un tavolino di cristallo.
<<Gusti costosi per essere il Male>> disse con sarcasmo.
<<Amo la bellezza>>
<<Tu la bellezza non sai nemmeno cosa sia>> rispose irritato.
Lucifero gli accarezzò il viso.
<<Invece lo so, Michael. Tu sai perché sono stato cacciato dal Paradiso?>> mormorò.
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Bloody tears
FantasyDurante la Ribellione, Lucifero e gli angeli che hanno deciso di seguirlo precipitano all'Inferno, lontano dal Paradiso e dalla Grazia Divina. Poco prima della Caduta, il Diavolo urla vendetta contro l'artefice della sua rovina, l'Arcangelo Michael...