Capitolo 4

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Io e Kiyoko parlammo per tutto il resto della mattinata. Mi fece firmare i fogli per diventare manager e mi spiegò tutto quello che dovevo fare.

Domani incontrerò per la prima volta la mia nuova classe e le quindi con chi trascorrerò i prossimi 3 anni. Magari nella mia classe c'è qualcuno che fa parte della squadra di pallavolo. Sono emozionata ma anche un po' in ansia. Spero che vada tutto bene.

Sono le 18. Dopo scuola non sono tornata subito a casa, ma sono andata a fare un giro per le stradine vicino a scuola. Ho visto un conbini che potrebbe tornarmi utile una sera se non ho voglia di cucinare, magari farò una grande spesa di ramen istantaneo anche per i giorni in cui avrò il ciclo e la voglia di cucinare sarà pari a zero.

Forse è meglio tornare a casa ora, non sono ancora pronta ad affrontare queste strade, che non conosco, con il buio.

Feci la strada a ritroso ma finì per perdermi.

*dove cavolo sono* pensai.

In lontananza vidi un paio di ragazzi con delle tute rosse e dei borsoni. Sembravano giocatori di pallavolo ma non riconobbi il nome della scuola che era scritto sul retro della felpa. Oltre alla Karasuno non conosco le altre scuole. Non so nemmeno i nomi.

Kiyoko oggi mi aveva accennato che, come primi giorni di scuola, avremmo fatto delle amichevoli nella nostra scuola con delle altre due scuole. Non so che squadre siano però. Forse sono due ragazzi di una di queste scuole.

Pensando di andare nella direzione giusta mi avvicinai a quei ragazzi tenendo la testa bassa. Uno era alto poco più di me, mentre l'altro era ancora più alto del ragazzo con cui mi sono scontrata stamattina. Mi vengono i brividi solo se ci ripenso.

Ovviamente mentre ero assorta nei miei pensieri mi scontrai con il ragazzo più basso.

<<M-mi d-dispiace d-davvero. Perdonami, perdonami, perdonami ti prego.>> dissi velocemente mettendo le mani in segno di preghiera.

I due ragazzi si guardarono e quello più alto si mise leggermente a ridere.

Non so cosa gli faccia ridere, se la mia sbadataggine o il fatto che sono alta praticamente quando un sassolino in confronto a lui. Sta di fatto che mi fa estremamente arrabbiare.

Il ragazzo con cui mi sono scontrata invece è stranamente tranquillo e mi rispose con un semplice <<tranquilla>>. Aveva una voce calma e tranquilla come se non fosse successo nulla.

Notai la scritta sul borsone. Nekoma. Sarà una scuola.

Mi girai verso il ragazzo più alto che smise improvvisamente di ridere dopo la parola detta dal compagno.

<<KENMA HAI RISPOSTO?! Cos'è ti piace questa micetta?>> si girò verso di me e fece un sorrisino malizioso che mi infastidì ancora di più della sua risata. Lo guardai meglio. Ha i capelli neri, un ciuffo che gli copre un occhio e l'unico occhio ben visibile è di un colore ambrato che sembra che risplenda nel buio della serata. Bello, troppo bello. Non mi piace, i bellocci come lui mi sembrano solo dei don giovanni e non mi piacciono. Sarà pieno di ragazze.

Mi colpì però più quello che disse. Kenma. Deve essere il nome dell'altro ragazzo. Questo Kenma è molto diverso. È basso, con i capelli corti e tinti di biondo con una ricrescita nera che si fa ben notare, ma devo dire che gli si addicono molto.

Sembrano due ragazzi completamente diversi se li si guarda così, e mi sa che effettivamente la mia supposizione è verità.

Kenma: "no..." rispose al ragazzo più alto. La cosa non mi ferì. Non gli piaccio ma magari gli sto simpatica. Se fa parte di una squadra che farà un amichevole con noi allora lo incontrerò di nuovo domani e capirò se li sto simpatica o meno. A patto che mi parli.

...<<ci vediamo micetta>> mi disse il ragazzo più alto facendomi l'occhiolino e facendo ancora quel sorrisetto orribile. Lo userà per conquistare le ragazzine della sua scuola. Ma con me non attacca.

y/n: "NON CHIAMARMI COSì". Urlai. Mi faceva davvero arrabbiare.

I due ragazzi se ne andarono ma sentivo il più alto ridere mentre era girato di spalle.

Ora pensiamo solo a ritornare a casa.

Riconosco la strada.

Camminai per una decina di minuti e finalmente arrivai a casa.

Entrai e mi buttai a peso morto sul divano.

*gran bella giornata direi* pensai tra me e me.

Mi preparai una pasta veloce e poi andai subito a dormire per essere riposata il giorno seguente per non avere delle occhiaie mostruose la prima volta che avrei incontrato la mia classe.


Spazio autrice...

Oya oya oya, abbiamo incontrato due personcine interessanti. Li rivedremo presto tranquilli. 

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