Capitolo 8

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*messaggi*

y/n: "ciao. Ho trovato il tuo numero nel borsone. Chi sei?"

...: "so chi sei. Non far finta di nulla. So del tuo passato da giocatrice".

y/n: "chi se e che cosa vuoi" risposi

...: "quando avevi intenzione di dircelo y/n? dovevamo scoprirlo da soli leggendo delle riviste?"

y/n: "ti conviene rispondere alle mie domande. Immediatamente"

sto iniziando ad innervosirmi davvero.

...: "sono Kageyama"

Cosa?!

y/n: "Kageyama? Ma che vuoi? Ok hai scoperto il mio segreto, quindi?"

Kageyama: "senti, sei una giocatrice fantastica, perché non giochi con noi?"

y/n: "Non giocherò più Kageyama, e poi a te che interessa?"

Kageyama: "oggi hai ricevuto la palla in maniera straordinaria. Sai giocare meglio di alcuni giocatori che abbiamo già in squadra e secondo me, anche meglio di alcuni ragazzi di altre squadre"

y/n: "senti, Kageyama, quando giocavo in Italia, ero molto conosciuta, si, ero forte, ERO, non gioco da molto e non ho intenzione di ricominciare. Non potrei mai"

Kageyama: "e perché mai? Dimmelo"

y/n: "ho perso una partita che mi ha segnata molto. Non so se ci riuscirò più a giocare partite intere"

non so perché mai io mi stia confidando con Kageyama, non abbiamo praticamente mai parlato. Sento di potermi fidare di lui. Siamo nella stessa squadra in un certo senso, mi dovrei fidare di lui in ogni caso.

y/n: "quella partita era alle nazionali. Ho giocato più di una volta ai nazionali. Ho sempre vinto. Ma quella ultima partita non ho potuto giocarla per un incidente al ginocchio, tutti mi hanno sempre detto che abbiamo perso perché io non ero in campo. Le mie compagne erano demoralizzate. E io non potevo fare nulla per loro. Le incitavo ma era come se non mi sentissero. Mi sono sentita davvero inutile. Dopo quella sconfitta, i miei genitori, erano ancora più delusi da me nonostante io non avessi giocato. I miei genitori non mi hanno mai voluta. Volevano un figlio maschio ma sono capitata io. Non mi hanno mai trattata bene. Stavo bene solo mentre giocavo a pallavolo ma poi non sono più riuscita a giocare. Mi dicevano che non ce l'avrei mai fatta e me ne sono convinta".

Dopo aver detto tutto a Kageyama mi sentivo come se mi fossi tolta un peso dal cuore. Non ne avevo mai parlato con nessuno. Ma le cose non cambiano. Non giocherò mai più.

Kageyama provò per ore e ore a convincermi di ricominciare a giocare ma deve ficcarsi in testa il fatto che ciò non capiterà mai e poi mai...


Spazio autrice...

Oya oya oya...il capitolo è abbastanza corto rispetto agli altri ma volevo fare questo dove spiegavo per bene delle cose quindi lo ritengo un capitolo abbastanza pesante e ricco in ogni caso. D'ora in poi saremo molto più legati con Kageyama ma vedremo meglio nei prossimi capitoli.

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