capitolo 27-I don't want to see you anymore-

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Hermione Povs
Mi sentivo come un peso sulla mia schiena, quindi mi girai e vidi Riddle dormire a petto nudo, con un braccio sulla mia vita. Sembrava un angelo, di scatto aprì gli occhi e disse <<Granger, dovresti smetterla di farmi le radiografie. So di essere bello! >>disse con tono da superiorità.
<<Certo, certo! Nei tuoi sogni! >>sbottai ridacchiando.
Si avvicinò a me <<dovresti smetterla di essere così acida,non fa bene alla pelle! >>disse imitando una delle tante 'oche' di hogwarts. Io risi di gusto, contagiando anche lui. Dopo un pò mi guardò negli occhi e disse <<dovremmo andare. >>era ritornato gelido.
<<perché quel tono? >>dissi.
"Ora cosa diavolo gli ho fatto?" pensai.
<<Va' via! >>sbotta all'immprovviso, incazzato.
<<Cosa ti ho fatto? >>dissi, ignorando la sua richiesta.
<<Per Salazar! Vattene! >>disse.
<<No! Che hai? >>dissi con tono preoccupato, ma anche leggermente incazzato.
<<Mezzosangue, cazzo! Ma non capisci?! Non ti voglio tra i piedi! Vattene! Ti ho solo usato! >>disse incazzato.
Quelle parole, quelle semplici parole mi spezzarono il cuore. D'un lato sapevo che lo avrebbe detto,infondo è pur sempre Tom Marvolo Riddle,ma speravo così tanto che quella parte avesse torto. Mi alzai da lui, incazzata e cominciai ad urlargli contro.
<<IO NON SONO UN OGGETTO! NON VOGLIO PIÙ VEDERTI! MI FAI SCHIFO! >>dissi. Lui rise e disse <<sei come tutte le altre! >>quelle parole, come lame si compicarono nel mio cuore e nella mia anima. Non risposi semplicemente andai via. Con il cuore spezzato, e le lacrime che minacciavano di uscire. Andai nella prima aula che trovai, e da lì capi che ero entrata nel bagno delle ragazze. Mi avvinghiai a terra, mettendomi le braccia al petto, iniziando a singhiozzare. Per lui ero solo un giocattolo. Una cosa da buttare. Piansi tutte le lacrime che avevo. Piansi per Harry,Ron,per la paura di non poterli vedere più. Di non sentire più la loro voce, i loro abbracci, i loro consigli e le loro stupidità. Piansi per la mia famiglia, per mia madre Jane che quando stava male mi portava una fetta di torta con del succo, mi abbracciava e mi sussurrava che tutto sarebbe andato per il meglio.
Per mio padre, che quando arrivava a casa dopo il lavoro iniziava a raccontare i pettegolezzi, come i ragazzi della mia età.
Piansi per il mondo, la mia epoca. Non mi ero mai dimostrata debole, ma Riddle aveva il potere di rendermi vulnerabile,e dio se lo odiavo per questo.

la mia condanna d'amore.||Tomione||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora