capitolo 28-I miss you Harry-

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La verità è che tutti ti faranno del male.
Sta a te decidere per chi vale la pena soffirire.
(Bob Marley)

Hermione Povs
Sono 48 ore che non esco da questa stanza, mi sono rifugiata in una stanza di un'albergo. Non ho detto nulla a nessuno, perché voglio stare da sola con la mia agonia. Ho bisogno di riflettere,di stare da sola. Nemmeno Silente sa di questa mia 'scappatella', ma poco m'importa visto che sto cercando in tutti i modi di tornare indietro, nella mia epoca. So che in questo momento se Harry mi vedesse si metterebbe una mano tra i capelli. Sto disonorando la mia casata, il mio spirito da grifone che è combattivo e non da vigliacca,ma è più forte di me. Non riesco a smettere di pensare a Riddle è alle sue parole. Mi vergogno di me stessa, ho dato tutta me stessa ad un persona che sapevo già da prima com'era. Gli ho dato il mio cuore e lui me lo ha sgretolato, senza lasciarmi nemmeno un pò di tempo per respirare. Mi ha trattato come se fossi una di una sola notte e via. Ormai, ho pianto così tanto che sulle guancie si sono formate delle chiazze rosse, mentre sotto ai miei occhi circolano solo occhiaie. Non parliamo delle nocche delle mie mani che sono rosse da far paura, si perché mi sono sfogata con uno specchio. Non mi riconosco più. Io non sono così, o almeno non ero così. Ho così tanto bisogno di vedere Harry, che morirei anche solo per poterlo abbracciare. Mi manca come l'aria, che sembra diversa dalla solita è più fredda. In questo 'albergo' ho deciso di starci per un bel pò di tempo, circa una settimana, con dei soldi che mi diede più tempo prima Silente. So che è una settimana è fin troppo e sicuramente verrò punita, ma ho bisogno di ritornare quella di un tempo. Spero solo di riuscire a smettere di piangere, almeno per essere presentabile.
 



      Qualche giorno dopo
Hermione Povs
Ormai sono circa 6 giorni che sono rinchiusa in una stanza, sono dimagrita molto e non riesco a smettere di piangere. In questo momento sto mettendo a posto la mia roba, perché ho deciso di ritornare. Voglio tornare nella mia epoca, non voglio rimanere qui. Anche se dovrò lasciare le mie amiche, ma magari riuscirò a ritrovarle, certo forse più vecchie ma le ritroverò.

    

             Alcune ore dopo
Hermione Povs
Alla fine sono riuscita a dormire questa notte, ma le occhiaie e le chiazze non sono sparite o almeno non ancora, quindi ho deciso di utilizzare degli occhiali da sole, così da non dare troppo nell'occhio. Per le chiezze sulle mani, non posso fare molto, ma ho messo una benda, perché in quei giorni persi molto sangue. In questo momento sono fuori ad Hogwarts è tra poco dovrò entrare,sono molto indecisa ma alla fine entro. Non c'è nessuno, probabilmente perché tutti staranno alle loro lezioni. Oggi se non sbaglio dovevamo avere una lezione con il professor Silente. Mi cambio velocemente è cerco di fare il più infretta possibile, per non fare ulteriore ritardo. Corro più veloce che posso fin quando non mi ritrovo con la porta chiusa, sento la voce del professor Silente, faccio un respiro profondo, e mi posiziono meglio gli occhiali ed entro.
<<Professore mi scusi per il ritardo. >>dico, e lui mi guarda negli occhi e mi fa cenno di sedermi vicino a una ragazza che credo sia serpeverde. Ma non ci faccio molto caso, sento il suo sguardo su di me, ma non mi giro. Tengo la testa bassa, per non dare nell'occhio. Appena finisce la lezione richiamo il professor Silente.
<<Professor Silente, potrei parlarle? È urgente. >>dissi.
<<Ma certo signorina Granger, l'aspetto nel mio ufficio dopo cena. >>disse per poi andarsene.
Uscii in fretta, e mi dirissi verso la mia camerata. So che le mie amiche saranno furiose, ma so anche che mi capiranno. Ma all'immprovviso, mi sento tirare da un braccio mi volto vedo Riddle.
<<Che vuoi? >>sbotto acida e distante.
<<Parlarti. >>disse lui.
<<Non voglio parlare con te. >>dissi e feci per andarmene, ma lui nuovamente mi prese il polso e mi fece voltare, so che non dovrei provare emozioni verso di lui, ma i brividi si fanno sentire.
<<Lasciami in pace! >>sbottai io, cercando di dimienarmi dalla sua presa, che di conseguenza si raddoppiò.
<<Ok,va bene. Ma almeno ascoltami! >>disse lui.
Io annuì, capendo di non aver via di fuga.

la mia condanna d'amore.||Tomione||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora