Destinazione passato.

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Quando Diego mi ha detto di fare le valigie non credevo parlasse sul serio,mentre adesso mi ritrovo con due enormi valigie nel sedile posteriore e nove ore di viaggio davanti a noi. Non mi ha detto la meta finché non siamo saliti in auto. Nessuno sa dove siamo diretti per adesso,ci faremo sentire noi una volta arrivati. Giusto per essere sicuri.

"Sei sicuro di trovarli ancora lì?" Domando rannicchiandomi sul sedile.
Guardo le auto sfrecciare a tutta velocità accanto a noi,Diego non è da meno,sta premendo l'acceleratore al massimo.

"Sophie non se ne andrebbero mai. Non potranno mai andarsene,non hanno molta scelta." Mi dice tenendo forte lo sterzo.

Mi ha detto che ci ospiterà Rossella,la madre del suo amico Turi che è stato ucciso da quello che si definisce suo padre. Povero ragazzo...

La velocità mi ha sempre spaventata ma guardando quanto è concentrato sulla strada e quanto tiene forte lo sterzo mi concedo di rilassarmi almeno un po'.

"Informerai tua mamma?" Lo sento sospira ma continua a guardare la strada senza spezzare il silenzio.

L'unica cosa che posso fare perciò è abbassare il sedile e chiudere gli occhi cercando di rilassarmi un po'.
Quando mi risveglio l'auto é ferma e Diego non c'è,guardo fuori dal finestrino constatando di essere in un'area di servizio. Dovremmo essere a Salerno oramai penso,e guardo il localizzatore constatando che ho ragione.

"Piccola ti ho portato qualcosa da mangiare. Due panini,tre sacchetti di patatine e due bottiglie d'acqua dovrebbero bastarti fino ad arrivare al porto" Mi dice rientrando e porgendomi la mia busta. Dalla sua intravedevo una Pepsi e delle caramelle.

"Porca puttana mi ha dato quelle alla liquirizia!" Prende la confezione con la punta delle dita come se fosse un topo morto e si incammina verso il bar.

Riesco a vedere la commessa raggiungerlo una volta che mette piede li e noto che il suo vestiario è poco consono all'ambiente in cui si trova,e al fatto di essere vicino al MIO LUI. Si tocca i capelli rossi e gli fa un sorriso altamente provocatorio.

Diego va davanti al bancone e scambia i pacchetti ed esce in un lampo.
Quando si risiede un calore mi corrode dentro e non riesco a fare finta di nulla facendomi mille film mentali di cosa potrebbero  aver fatto mentre dormivo.

"L'hai guardata?" Incrocio le braccia al petto e faccio un respiro provando a calmarmi ma non ci riesco. Dopo tutto ciò che è successo adesso il solo pensiero che lui possa avere contatti con qualsiasi essere femminile mi manda in bestia.

"Dimmi che non stai parlando di quella commessa...Dimmi che ci stava Elettra Lamborghini e non l'ho riconosciuta!" Piagnucola scherzosamente ma quando nota il mio sguardo glaciale si fa serio: "Sei davvero bella quando ti ingelosisci ma davvero,perché dovrei guardare quella quando davanti a me ho l'unica persona che voglio?" Mi accarezza la coscia e mi sorride dandomi un breve bacio.
"Ti amo Sophia e per me non esiste nessun'altra all'infuori di te!" Continua a baciarmi infilandomi pure una mano dentro la maglietta di cotone e arriva al mio reggiseno spostandolo leggermente.

"Forse è scontato,ma stiamo di nuovo insieme giusto?".

Sorrido divertita da questa sua domanda e gli afferro le guance facendo ricongiungere le nostre lingue che si cercano con voracità dentro le nostre bocche.

"Ti amo Diego".

Passo i bagagli a Diego che a sua volta li passa a Emanuele che li porta dentro casa. Tano invece continua a squadrarmi con un lieve disgusto che mi da parecchio fastidio. Non sa nulla di me,come può permettersi di fare ciò?

ƗnsȺŧɨȺƀłɇDove le storie prendono vita. Scoprilo ora