Capitolo Sei

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"L'ultima domenica di aprile? Non trovi che sia un po' presto?"

"Presto? Sono innamorata di Harry da quando avevo dieci anni!" esclamò Ginny entrando nel suo bar preferito della Londra babbana.

Hermione aveva approfittato del weekend per prendersi una pausa e passare un po' di tempo con la sua migliore amica e Ginny l'aveva convinta a fare una passeggiata in centro, approfittando del fatto che nonostante fosse ormai autunno inoltrato non facesse ancora eccessivamente freddo.

Era stato proprio durante la loro passeggiata che Hermione aveva avanzato qualche dubbio sulla data delle nozze dei suoi migliori amici.

Sapeva che avevano in programma di sposarsi da tempo ormai, ma decidere la data con soli sei mesi di anticipo le sembrava un'assurdità. Soprattutto visti i matrimoni che la famiglia Weasley era solita organizzare!

"Non intendevo questo! Solo che non so come farai a organizzare tutto in sei mesi" rispose Hermione prendendo posto nell'unico tavolino vuoto.

Ginny si sedette di fronte a lei e afferrò un menu sfogliandolo con disattenzione. Dopo qualche attimo lo richiuse, consapevole che avrebbe ordinato la solita cioccolata calda con panna.

"Non c'è molto da organizzare, in realtà. Vogliamo una cerimonia semplice, con parenti stretti e amici. Niente di caotico o di lontanamente paragonabile al matrimonio di Bill e Fleur. Però puoi portare Malfoy, se ti va."

"Perché dovrei portare Malfoy?" chiese Hermione visibilmente a disagio.

Ginny le lanciò un'occhiata. "Perché ti piace."

"Anche Leonardo DiCaprio mi piace, ma non ho intenzione di portarlo al tuo matrimonio."

Ginny la guardò perplessa ed Hermione aggiunse: "È un attore babbano."

"Ah, capisco. Beh, dubito che questo Leonardo sappia che esisti. Malfoy invece sì. E andate molto d'accordo, da quello che dici."

"Non significa che sarebbe disposto ad accompagnarmi a un matrimonio."

"Magari potresti provare a chiederglielo."

Già, magari avrebbe potuto farlo. In fondo potevano andarci come amici, non doveva esserci per forza qualcosa di romantico. Anche se Hermione doveva ammettere che non le sarebbe dispiaciuto.

"Quindi è vero" disse Ginny con un sorrisetto stampato in faccia.

Hermione stava per rispondere, ma venne interrotta da un cameriere che si era avvicinato per prendere le loro ordinazioni.

"Una cioccolata con panna, per favore" disse Ginny.

"Anche per me" aggiunse Hermione, troppo concentrata sulla conversazione precedente per pensare a qualcosa di diverso, compresa la sua ordinazione.

"Che intendevi dire prima?" disse Hermione appena il cameriere fu abbastanza lontano.

Non che fosse un problema, era certa che Malfoy fosse totalmente sconosciuto nel mondo babbano. Avrebbe anche potuto urlare il suo nome e a nessuno sarebbe importato.

"Ho detto che Malfoy ti piace, ma la mia era solo un'insinuazione visto che tu non mi hai mai confessato nulla. La cosa mi ferisce, tra l'altro, visto che sono la tua migliore amica. Comunque io ho insinuato che ti piace e tu non hai risposto. Quindi è vero" disse Ginny con un'alzata di spalle.

Ginny l'aveva messa con le spalle al muro senza che lei se ne rendesse conto, come al solito.

Era tipico di Ginny, capirla senza che lei parlasse.

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