Capitolo Undici

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Le indagini su ciò che era successo a Gwendolyn non stavano andando da nessuna parte.

Draco aveva avanzato delle ipotesi che erano state brutalmente distrutte da Hermione e viceversa, arrivando a ritrovarsi tra le mani nient'altro che un foglio di pergamena stracciato con sopra scritti dei nomi cancellati più volte.

Harry, che aveva continuato a indagare per conto del Ministero rileggendo la relazione scritta durante la sua permanenza a Hogwarts, era stato altrettanto sfortunato e aveva comunicato a Hermione tramite una lettera che non c'era alcun passo avanti.

Erano al punto di partenza, esattamente dove si trovavano quella mattina di ottobre in cui Gwendolyn era stata portata in infermeria.

Con la differenza che non era più ottobre.

Era l'inizio di febbraio ormai, ed era inammissibile non aver trovato un colpevole dopo oltre quattro mesi.

"Cosa stiamo sbagliando?" si domandò Hermione prendendosi la testa tra le mani.

Draco, sdraiato sul suo letto e con la schiena appoggiata alla testiera, la fissò senza riuscire a trattenere un sorriso. Era così bella quando si concentrava e non trovava la risposta.

Ed era così divertente vederla mentre, per una volta tanto, non trovava una risposta.

"Forse sbagliamo metodo" disse ancora lei.

"Che vuoi dire?" chiese Draco osservandola curioso.

"Sto pensando a un nuovo modo per affrontare questa cosa. Non lo avevo preso in considerazione prima perché temevo avremmo perso tempo, ma arrivati a questo punto non so che inventarmi."

"Dai, sentiamo."

"Abbiamo dato retta all'istinto fino a questo momento. Ora proviamo un approccio più razionale. Partiamo dalle persone vicine a Gwendolyn, quelle che frequentava di più, compresi gli amici più stretti che abbiamo sempre escluso. Analizziamoli uno per uno e poi allarghiamoci fino ad analizzare tutti gli studenti. Qualcosa deve saltare fuori per forza" spiegò Hermione.

Draco si sorprese che nessuno dei due avesse pensato prima a quell'approccio. In effetti, fino a quel momento, avevano fatto affidamento solo sul loro istinto escludendo a priori molte delle persone vicine a Gwendolyn.

"Ok, sono d'accordo. Da chi cominciamo?" disse Draco.

Hermione sorrise entusiasta per quel punto di svolta e iniziò a scrivere frettolosamente una lista.

Nonostante Gwendolyn fosse in buoni rapporti con tutti gli studenti, le persone che le giravano attorno non erano poi molte.

C'era Tamara, la sua migliore amica e prefetto di Tassorosso; Audrey Rickman, una Grifondoro con cui Gwendolyn si ritrovava spesso a studiare; Andrew e Julia Earlham, amici che frequentava spesso (Julia più che altro, Andrew si limitava a unirsi al gruppo di tanto in tanto); e Gregory Altman, il ragazzo di Tamara che a volte si univa a loro.

"Hai dimenticato Tyler, ma non penso sia il caso di prenderlo in considerazione" sentenziò Draco, dopo che Hermione ebbe finito di leggere la lista.

"Tyler chi?"

"Zabini. È il ragazzo di Gwendolyn."

Hermione spalancò gli occhi sorpresa. "Ma io non ne sapevo niente!"

"Non tutti fanno un annuncio in Sala Grande, Granger" la provocò Malfoy.

Hermione lo fulminò con lo sguardo e Draco aggiunse: "Non guardarmi così, è la verità. E devo anche dire che non è stato per niente romantico dire a tutta la scuola che passo la notte nel tuo letto."

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