Capitolo 19

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Nel 1965 si affermò in tutto il mondo occidentale la minigonna: disegnata dalla stilista Mary Quant alla fine del 1964, aveva suscitato scandalo per le misure ridotte del tessuto, che lasciavano scoperte le gambe fino a metà coscia. Osceno per gli uomini, una vergogna per le donne piu bigotte, ideale per le ragazze della mia età: Marta e Aurora furono le prime ad acquistarla, una perché aveva fatto della moda l'unico antidoto al dolore, l'altra perché non voleva rimanere indietro rispetto alle amiche dell'università.
Emilia e io invece fummo più restie: lei ormai faceva parte della buona società e non stava bene scoprire così tanto le gambe, specialmente con una suocera come Ines che contava ogni suo passo falso rendendole difficile anche la sua seconda maternità con la piccola Milena, nata il 23 dicembre del 1964; io invece ancora faticavo a relazionarmi con gente nuova nonostante fossi stata promossa a governante dell'Hotel Ritz, e poi pensavo che Rico potesse darmi della poco di buono, sebbene vedessi che lui sbirciava di nascosto le cosce di fuori di Gloria Martinez - anche lei presa da questa nuova moda - con la coda dell'occhio, e soffrissi in silenzio.
Mi ripetevo che fosse normale, che era un uomo e avesse degli istinti, che io invece ero troppo timida e chiusa per suscitare in lui del desiderio, e che perciò si guardasse un po' intorno, facilitato dal fatto che Gloria non si facesse i mille problemi che mi facevo io: ripensandoci oggi è sbagliato, le donne non si devono dare la colpa perché la carne dell'uomo è debole, ma ero stata educata così, e certi dogmi possono essere sradicati solo con l'esperienza.

***

Il 28 aprile successe qualcosa che speravamo di non vedere più dalla fine della dittatura: a seguito delle elezioni del presidente Juan Bosch, truppe di militari statunitensi dovettero correre nella Repubblica Dominicana e occuparne il suolo per fermare l'operato dell'uomo politico liberamente eletto che si rivelò essere un pazzo; infatti voleva riformare il sistema agrario e revisionare quello economico, con in testa un'idea di stampo comunista che gli Stati Uniti avevano tutto l'interesse a stroncare sul nascere.
I militari in giro per le strade mi mettevano l'ansia, sebbene non mi spostassi mai da sola, ma in fondo al cuore mi ripetevo che la loro presenza fosse una cosa giusta, e non ero l'unica a pensarlo: avevamo troppa paura di ciò che era successo a Cuba per andare incontro ad un nuovo regime totalitario, questa volta di sinistra.
Tuttavia speravo che quell'occupazione finisse presto, non tanto per il motivo sostanziale per cui era cominciata, ma per quello formale: rivedere i militari mi ricordava costantemente la dittatura di Trujllo, e il nostro Paese era libero da troppi pochi anni perché i suoi abitanti non chiudessero gli occhi per richiamare alla memoria quelle terribili immagini.
Rimasero lì per un anno, fino a che non riuscirono a smontare l'ala sinistra di Bosch pezzo dopo pezzo.

***

Quell'anno fu anche dedicato ai nuovi nascituri: Aurora infatti era nel pieno della sua seconda gravidanza, Marta invece ormai alle soglie della terza; ma mentre quest'ultima aveva una perenne aria malinconica, la stessa che imperava da anni anche nell'espressione di Emilia - entrambe infatti si erano condannate all'infelicità con le loro mani, ma in pubblico sfoggiavano questa loro condizione con sobria consapevolezza - per la prima volta vidi quell'espressione anche negli occhi dell'altra, la quale si era fatta la nomea di donna indistruttibile: ce lo comunicò poco tempo dopo la nascita della sua secondogenita Camila, rivelandoci qualcosa riguardante gli alberghi Martinez di cui lei e Marta si erano accorte da un po'.
<< I Martinez del ramo europeo sono in chiara difficoltà >> ammise la neo-mamma.
<< Anche loro? Ma rischiano quanto i Martinez del ramo americano alla fine del 1962? >> sussultò Emilia.
<< Non lo abbiamo ancora capito. Eugenio e Sergio minimizzano davanti a noi, ma più fanno così e più immaginiamo che la situazione sia gravissima... >> commentò Marta.
<< Da sfiorare il fallimento? >> domandai.
<< Questo ancora non so dirlo, ma adesso che ho partorito giuro che troverò un attimo per passare all'hotel per capire l'aria che tira. Ragazze, giuro qui ed ora che se davvero si rischia il fallimento, sarò io a salvare la catena degli alberghi! >> decretò la Navarro, ritornando l'Aurora che conoscevo.
Studiare Economia e Commercio le sarebbe tornato utile per prendere definitivamente la situazione in mano, mettendosi sotto il tacco tutto il ramo europeo della famiglia Martinez.

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