✨capitolo 16✨

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Entra in cucina mio fratello e io e Nicolò ci stiamo baciando.
"Rossi ma che cazzo fai!"urla Matteo dando un pugno in faccia a Nicolò.
"Bianchi ma che ti prende?"
"Che mi prende? Ti stavi baciando mia sorella! Mi chiedi anche che mi prende?"
"Cosa c'è di male?"
"Che sei uno stronzo con le ragazze,poi perché mia sorella?"
"Non ti capisco"
"Quella puttanella di Claudia, eh dove l'hai lasciata? Non ti bastava? Ti dovevi prendere anche mia sorella?!?"
"Ma che problema hai?"
"Ragazzi sentite vi dovete calmare"dico mettendomi tra di loro.
"Restane furi Amanda" biascica mio fratello.
"Senti Matteo io e Nicolò stiamo insieme" dico,Nicolò sgrana gli occhi e mio fratello scoppia in una risata isterica.
"Finiscila Matteo" urlo a mio fratello che nel frattempo è andato in salotto.
"Senti Amanda lasciamo stare" dice ed esce di casa.
"Amanda scusa,io non volevo" dice Nicolò dispiaciuto.
"No non devi,c'è io certo non ti ho respinto"
Mi giro a guardarlo e ha del sangue sul labbro e le lacrime gli rigano il volto.
Nicolò Rossi che piange?
"Che c'è?" dico avvicinandomi a lui.
"Io e Matteo siamo amici da tanto"
" Lo so, basterà fare la coppia felice" dico asciugandogli le lacrime.
Nicolò piange e tu no..brava complimenti.
"Quindi diremo che stiamo insieme a tutti i nostri amici?"
"Beh io dirò la verità a Serena"
"Io posso dirlo a Christian?"
"Ok, poi tutti dovranno credere che stiamo insieme"
"Ok"
"Tu potrai continuare a scoparti chi vuoi tranquillo" ride e mi guarda.
"Pensi questo di me?"
"Forse" dico facendo spallucce e stampandogli un bacio sulla guancia.
"Buonanotte Nicolò"
"Buonanotte piccola"

Salgo in camera e chiamo subito Serena.

*Inizio chiamata*
"Serena ho fatto un casino"
"Che succede?"
[...]
*Fine chiamata*

Abbiamo parlato per circa un'ora, le ho spiegato tutto e anche lei ha sclerato.
Perché parli senza pensare alle conseguenze?
Non ti ci mettere anche tu ok?

Sento qualcuno aprire la porta, Nicolò entra in camera e si siede sul letto.
"Che c'è?"
"Quindi ora?"
"Ora cosa?"
"Quello che hai detto a tuo fratello"
"Ah non ti preoccupare, tra noi non c'è nessun tipo di rapporto, niente smancerie o cose del genere, fai la parte del fidanzato davanti a mio fratello e poi sei libero di fare quello che vuoi"
"Si certo, ora vado"

Nicolò esce dalla mia stanza e sbatte la porta, sinceramente non so che problemi abbia quel ragazzo, non ho detto nulla di grave anzi, gli ho dato la possibilità di continuare a stare con quella puttanella boh.
[...]

DRINN DRINN
È lunedì mattina, odio il lunedì, sono le 07:00 e devo prepararmi.
Entro in bagno e mi butto sotto la doccia, sciolgo i capelli e lascio scorrere l'acqua sul mio corpo.
Vengo presa dai pensieri, ma mi riporta alla realtà la suoneria del telefono.
Esco dalla doccia e prendo il telefono, ho una chiamata persa da Nicolò, lo richiamo.

*inizio chiamata*
"Che c'è Nicolò?"
" Buongiorno anche a te bellissima"
"Si certo ma che c'è?"
"il mio bagno è rotto, Matteo sta usando quello in corridoio e Gaia è in quello di Matteo, tu hai finito?"
"Dai entra so che sei dietro la porta"
*fine chiamata*
"Buongiorno gra...", si interrompe quando entra e mi vede con indosso solo una asciugamano.
"La bocca, chiudila"
Mi fa il dito medio ed entra in bagno, nel frattempo ho asciugato i capelli e mi sono vestita.

Indosso un pantalone che scende morbido sulle gambe ha vari strappi,che lasciano scoperte le gambe, indosso una maglia a body bianca, una felpa corta ma con le maniche più lunghe rossa e le mie amate jordan.
Vado a truccarmi, come tutti i giorni mascara, le l'eye-liner, un po' di correttore e il lucida labbra.

Guardo l'ora e sono le 07:40 tra venti minuti dobbiamo essere a scuola. Busso ripetutamente alla porta del bagno ma nessuno risponde, prendo forza e coraggio e coprendomi gli occhi entro in bagno.
" Amanda che cazzo fai"
"Sei vestito?"
" Si togli la mano"
Apro prima le dita per assicurarmi che sia come dice e poi levo definitivamente la mano dagli occhi.
"Allora ti muovi"
"Si eccomi"
Usciamo dalla mia stanza e vado verso quella di Matteo, da ieri sera non abbiamo ancora parlato.
Busso e sento dei rumori, è una voce femminile, ok meglio non entrare.
"Matteo tra quindi minuti dobbiamo essere a scuola, io e Nicolò cominciamo ad andare a dopo"
"A dopo sorellina"
Dice un po' affannato.

Chissà che staranno facendo.
Devo dire che è proprio una domanda intelligente, cosa potrebbero fare, una corsetta per la stanza, quanto sono stupida.

"Sei pronta piccola" l'ultima parola la marca molto, credo per farla sentire a mio fratello, che in tutta risposta urla.
"Trattala bene o ti spacco la faccia"
Credo che abbiano risolto, poiché scherzano come al solito.

Saliamo in macchina e Nicolò poggia la sua mano sulla mia coscia, ed ecco arrivare la scia di brividi, sento una fitta allo stomaco e comincio a sentire caldo.
Sarà il ciclo.
Sicura?
No cretina, è tutto merito di Nicolò.
Ecco ci mancava solo la coscienza a ricordarmelo.
Giro subito la testa verso il finestrino, non voglio far vedere a Nicolò l'effetto che ha su di me.
Ma evidentemente se ne è già accorto.
"Hey  piccola, lo so che non mi resisti nemo c'è bisogno di girarsi."
Arrossisco all'istante quando fa salire la mano e strizza la coscia.
Fortunatamente siamo arrivati, siamo in anticipo di cinque minuti, faccio per andare da Serena, ma ecco Nicolò tirarmi per il braccio, mi sbatte contro un muro e piazza una mano saldamente sui miei fianchi e l'altra al lato del mio viso.
"Piccola, sei bellissima"
Abbasso lo sguardo e quando lo rialzo, vedo il suo fisso sulle mie labbra.
Non c'è la faccio più, sento le mie gambe cedere, ma Nicolò mi stringe prontamente a se.
I nostri nasi si sfiorano e io mi avvicino di più a lui, sulle sue labbra compare un sorriso soddisfatto, poggia le sue labbra sulle mie e approfondisce il bacio.

"E hai anche il coraggio di dire che non ti faccio nessun effetto?"

"Va bene ok" dico alzando gli occhi al cielo e sbuffando.

Mi prende la mano e intreccia le sue dita alla mie prima di raggiungere gli altri.

Quando siamo davanti al gruppo parte un urlo generale, io nascondo il viso poggiandolo sul petto di Nicolò, lui invece ha un sorriso compiaciuto sulle labbra.
Prima che possano dire una parola suona la campanella.

Per la prima volta sono contenta di entrare in classe.

Nicolò mi accompagna fino alla mia aula, mio fratello i osserva da lontano, quindi Nicolò mi posa un bacio casto sulle labbra, è leggero dolce, come se avesse paura di rompermi.
Sorrido a questo gesto ed entro in classe.
Tutte le ragazze mi guardano male, sto per sedermi al mio banco quando...

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