Capitolo 8

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"Aspetta,vado a controllare".

Il battito del mio cuore accelera sempre di più per ogni passo che si sente sull'erba.  Griffin impreca e nasconde la faccia tra le mani.

Non so perché siamo qui impalati a non fare niente,quando potremmo facilmente svignarcela. Avevo intenzione di parlare con Vinnie,ma non certo in questo modo. Magari nemmeno lui si ricorda di me. Avrà sicuramente flirtato con altre 3 ragazze dopo avermi lasciato a casa. Inutile pensare che io possa essere rimasta presente tra i suoi pensieri.

I passi si fanno sempre più vicini e il mio respiro diventa affannoso,mentre Griffin non ha ancora proferito parola.

"Ma che cavolo?"vedo la figura alta del riccio comparire da dietro l'albero.

La sua espressione sembra confusa,ma anche arrabbiata. Le sopracciglia sono aggrottate, mettendo in risalto i lineamenti della sua faccia.

"Hey!" lo saluto cercando di non sembrare spaventata da tutto quello che sta accadendo.

Tiro una pacca sul petto di Griffin per fargli salutare Vinnie anche a lui. Quest'ultimo osserva attentamente il mio gesto e si mette le mani sui fianchi.

Griffin lo saluta per poi guardare in basso. Ma che problema ha questo ragazzo? Di giorno fa il cane abbandonato e la notte diventa il molestatore.

"Ti da ancora fastidio?"Vinnie guarda Griffin in modo irato.

Oh,si ricorda allora.

"Senti,perché non ti togli dal cazzo e te ne vai a dare fastidio ad altre ragazze."dice Vinnie,senza farmi rispondere e avanzando verso Griffin,pronto quasi a spingerlo.

Certo che Griffin potrebbe anche rispondere qualcosa. Alzo gli occhi al cielo e decido di intervenire.

"Calmati,perfavore."afferro la mano di Vinnie,la quale stava per spintonare Griffin. Per un secondo accarezzo il palmo della sua mano. Non è morbida come quella di tutti i ragazzi che hanno posato le mani su di me. Riesco a percepire delle cicatrici,probabilmente poiché gioca a baseball, e il dorso è screpolato.

"Hacker,ci penserai più tardi a scopare la tua ragazza dietro l'albero. Torna in campo!"grida qualcuno. Che schifo. 

"Almeno io scopo con una ragazza e non con la mia mano"gli risponde Vinnie,non spostando mai lo sguardo da Griffin. Perché tutti i ragazzi devono parlare come degli scaricatori di porto,Dio.

Quando sto per lasciare la presa,il riccio la stringe invece. Intreccia le nostre dita. Il suo palmo è sudato.

Che sta cercando di dimostrare?

"Non avvicinarti più alla mia ragazza,mi sono spiegato?"punta Griffin con il dito.

Ah,vero. Lui pensa ancora che Griffin non sappia che stiamo fingendo.

"Lo sa" interrompo il riccio dal suo discorso.

"Cosa sa?"rivolge immediatamente il suo sguardo verso di me.

È così dannatamente bello. Okay,basta Cass.
Devo chiudere questa faccenda.

Ad essere sinceri mi dispiace per Griffin. Lui non c'entra niente. Non so nemmeno perché l'ho costretto a venire con me.

"No,niente,scusa"decido di attenermi al gioco.

Dovevo dirne quattro a Vinnie per avermi messo in questo guaio e adesso non so nemmeno come affrontare quegli occhi marroni che non promettono niente di buono. Devo andarmene.

"Beh che dire? È stato bello parlare! Adesso io e Griffin dobbiamo andare in classe"mi ricompongo e lasciando la mano del riccio,mi abbasso per prendere lo zaino.

Proprio mentre mi sto per alzare,sento le dita di Vinnie afferrarmi il polso,spingendomi contro di lui. Aggressivo. Per poco il mio naso non si scontra con il suo. Le mie labbra sfiorano le sue e il mio corpo è attaccato al suo,a causa della forza che ha messo nella presa.

Si vede che gioca a baseball.

"Dobbiamo?"sussurra riferendosi a quello che ho detto prima. I suoi occhi bruciano nei miei,anche se i miei scendono per un secondo sulle sue labbra.

Sta esagerando. Dobbiamo fingere di essere fidanzati,non chissà cosa.

"Amico.."interviene Griffin quando nota che la sua presa stava diventando sempre più forte e che mi stava causando del dolore.

Vinnie lascia subito il mio polso e si allontana da me. Che problema ha?

Non appena aveva realizzato che mi stava facendo del male sembrava spaventato. 

"Devo tornare in campo"dice baciandomi sulla guancia.

"Guarda dove metti le mani tu,Johnson"si rivolge a Griffin.

Proprio mentre sta per andarsene,mi ricordo che dovevo sempre pur parlargli di come chiudere questa faccenda.

"Aspetta!"lo chiamo ad alta voce.

Lui si gira e mi fa un cenno con la testa.

"Possiamo incontrarci dopo in caffetteria?"chiedo cercando di fargli capire quale sia la mia intenzione.

Lui risponde semplicemente alzando il pollice, dandomi segno di conferma.

"Cosa diavolo era quello?!"mi guarda Griffin mentre usciamo dal cortile.

Non posso immaginare quanto sia confuso.

"Non lo so nemmeno io."

drunk face | vinnie hackerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora