Un centro commerciale? Mi ha portato in un centro commerciale per pranzare?
Sinceramente ho sempre creduto,sin dal primo momento,che Vinnie fosse uno di quei ragazzi provenienti da famiglie ricche e che mangia in ristoranti eleganti. Ma dopo quello che ho scoperto in macchina non so più a che pensare. È tutto così contraddittorio.
"Sei mai stata qui?"chiede mentre stiamo per entrare dentro il grande edificio.
"Mai"cammino guardandomi attorno.
Non frequento spesso questi luoghi e le uniche volte in cui lo facevo,era con le mie amiche a LA. Questo è uno dei centri commerciali più grandi che abbia mai visto. Ci saranno più di cento negozi,ne sono sicura. I punti vendita sono distribuiti per quattro piani in base alla specializzazione. Il primo piano del centro è caratterizzato da negozi di vestiti e intimo.
Sposto lo sguardo su Vinnie,il quale guarda in avanti. I suoi ricci si appoggiano perfettamente alla fronte e le labbra carnose sono socchiuse.
"Vuoi fare un giro per qualche negozio...oppure andare a mangiare?"mi guarda.
Voglio capire a che gioco stai giocando,gli risponderei.
Più lo guardo,più mi viene in mente il braccialetto che ho visto nel portaoggetti. Adesso che ci penso potrebbe essere anche bisessuale. Non so perché sono subito saltata alla conclusione che fosse gay.
"Terra chiama Cass"mi scuote la sua mano davanti gli occhi.
"Oh...uhm...penso che potremmo andare a mangiare,tanto non ho soldi con me"mi risveglio dai miei pensieri.
"E come hai intenzione di pagarti il pranzo?"incrocia le braccia mentre saliamo sulle scale mobili,che ci portano al secondo piano.
Rimango a bocca aperta. Dannazione.
Vinnie si fa scappare una risatina e guarda altrove. Mi sento presa in giro.
"Stavo scherzando. Ti ho invitato io a pranzo,mi sembra giusto che sia anche io quello ad offrire"appoggia i gomiti sul sostegno delle scale.
"Che stronzo"roteo gli occhi e cammino per arrivare in cima alle scale. Non sa fare altro che scherzare. Questo ragazzo è più stressante di un compito di matematica e per parlarci chiaro: non capisco nulla della matematica.
Sento i suoi passi da dietro e la sua mano afferrarmi il polso. Che problemi ha con il mio polso?
"Hey"
Mi giro verso di lui e mi libero dalla sua presa. Per poco non mi faccio prendere dalla tentazione di tirargli uno schiaffo,ma poi mi ricordo che siamo in un luogo pubblico ed è meglio non fare scenate. I suoi occhi guardano imploranti i miei. Che cosa vuole da me? Non capisco perché sono ancora qui a perdere tempo con lui.
"Certo che sei proprio strana"sbotta.
"Scusami? Io sarei quella strana?"lo guardo spalancando le labbra.
"Un momento sfoci questo tuo caratterino,come se ti stessi costringendo a fare chissà cosa,e un altro invece sei silenziosa fino a tal punto che sembri morta dentro."gesticola per poi puntarmi il dito contro.
Abbasso lo sguardo sul suo dito e lo sposto dalla mia visuale.
"Invece mi stai costringendo. Ti ho solo chiesto perché tu ti sia finto il mio ragazzo ieri notte e tu non mi hai ancora dato una dannata risposta,ma invece mi hai portato in un centro commerciale! Per fare cosa? Per mangiare"prorompo alzando la voce questa volta.
Sono più che sicura che qualcuno si sia messo a guardarci,ma ormai ci sto facendo l'abitudine.
Lo guardo negli occhi per cercare una risposta,ma lui invece guarda dietro di me. Sembra quasi preoccupato.
"Merda"sibila.
"Adesso cosa?"corrugo le sopracciglia.
Non risponde ma mi prende il polso e mi trascina a passo veloce da qualche parte.
Di nuovo il polso?!
Quando arriviamo a una panchina non poco distante da dove eravamo prima,mi lascia il polso.
"Okay resta per un minuto qua"dice per poi guardare nella direzione di un negozio di caramelle.
"Cosa?"
"Non ti spostare per alcuna ragione"mi fa sedere sulla panchina e corre via.
Fa sul serio?
Mi chiedo se faccia sempre così con le ragazze o sono la prima a dovermi subire iquesto suo atteggiamento.
Mi giro verso il negozio di caramelle e lo vedo entrare dentro,ma poi lo perdo di vista. Non sono affari miei.
Il cellulare segna le tre del pomeriggio. Il tempo è decisamente volato e io non ho ancora mangiato il pranzo che mi aveva tanto promesso Vinnie.
Sento il telefono vibrare e vedo arrivare un messaggio da mio padre.
Ciao Tesoro! Sono arrivato a casa solo adesso,Jaden mi ha detto che sei andata a studiare da una tua amica. Ti aspetto per cena,non fare tardi. :)
Sorrido leggendo il messaggio e il pensiero che finalmente è tornato a casa mi rincuora. Sono sempre nervosa sapendo che potrebbe essere in pericolo in ogni momento a causa del suo lavoro cimentoso. Ma ogni volta che lo vedo ritornare a casa sano e salvo,la mia ansia svanisce.
Dopo aver risposto un "ok" a mio padre,mi giro di nuovo verso il negozio. Questa volta riesco a vedere la figura del riccio. È appoggiato al bancone e parla con una ragazza. La ragazza è alta e ha lunghi capelli lunghi e biondi. Il fisico è da mozzafiato e un sorriso che riuscirebbe a far diventare insicura ogni ragazza esistente su questo mondo.
Perché Vinnie sembra così preso dalla loro conversazione?
Adesso che ci penso: la ragazza assomiglia tanto a Vinnie,da quel che riesco a vedere. È la sorella! Insomma se Vinnie è attratto dagli uomini non può essere altro che la sorella,no?
Sembro una stalker,Cristo. Mi manca solo il binocolo.
Vinnie abbraccia la ragazza in modo amichevole ed esce dal negozio.
Non ci sono dubbi. È la sorella.
STAI LEGGENDO
drunk face | vinnie hacker
Fanfic[IN SOSPESA] "Era strana e bella e quelle erano qualità umane che non avevo mai visto intrecciate prima. Era diventata terrificante per me, non perché temessi chi fosse, ma per amore, temevo quello che potesse farmi." (Christopher Poindexter) "Poss...