La Piazza

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Ma se io avessi previsto tutto questo, forse farei lo stesso.
Tiro su il cappuccio dell'eskimo e sotto la pioggia mi spettino.
Solleviamo grida di rivoluzione impetuosi come le gocce che si insinuano nei nostri vestiti rossi. Cantiamo della rivolta dei partigiani,
dell'amore per la libertà.
E sembra il '68,
non una piazza del Duemila,
sigarette dai filtri biodegradabili, dalle cartine marroni e dai tabacchi pungenti accese e riposte nelle tasche di jeans logori.
Alziamo il pugno, il sinistro,
sempre quello del cuore,
in alto, come una freccia, squarcia il cielo.
Respiriamo e gridiamo con i polmoni aperti e pieni di rabbia.
Compagni, il gioco si tetro e serio, non è più tempo di primavera.

Amore non corrispostoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora