Namjoon
A febbraio fu il compleanno di Hoseok e Jin ci presentò il suo ragazzo, Jaehwan, si vedeva che stessero bene insieme, ed io non potevo essere che felice per loro.
Finito febbraio, iniziai a pensare cosa poter fare per festeggiare il compleanno di Yoongi, il mio piccolo tesoro avrebbe compiuto 25 anni e volevo che fossero memorabili, ora che aveva me ed una compagnia di amici che si estendeva oltre Jimin e Hobi, con cui mi aveva detto di aver passato i suoi ultimi compleanni.Prima di diventare un pianista professionista infatti, spesso e volentieri, per il suo giorno speciale partecipava a delle gare di piano, e la sera, stanco morto, tornava a casa insieme ai suoi genitori, con cui festeggiava anche se molto in piccolo, sua mamma infatti gli faceva sempre trovare una torta al momento del rientro.
Mi aveva anche detto che quando non aveva gare, i suoi genitori gli permettevano di invitare qualcuno, ma ovviamente il suo unico amico era Jimin, "E mi bastava" diceva, ma ormai non era più il momento di rimanere solo.
Lo avrei fatto più felice che mai, o per lo meno, era ciò che speravo di fare per lui.Il mio amore per lui cresceva di giorno in giorno, e vedere un sorriso sincero spuntare sulle sue labbra era tutto ciò che volevo in quel periodo.
Decisi di organizzare una festa a casa mia, o meglio, sarebbe stata una delle nostre serate, ma con festoni, regali e ovviamente musica proveniente dal giradischi.La mattina del sette marzo ne parlai con Jungkook e Jin mentre ci trovavamo al lavoro, così sarei stato lontano dalle orecchie di Yoongi, che non avrei saputo come allontanare come era riuscito a fare Hoseok qualche mese prima per la festa di Jimin.
Yoongi
Il primo marzo mi arrivò una chiamata che turbò il mio umore, erano i miei genitori ed io in quel momento mi trovavo in compagnia di Jimin e Hoseok, ma dovetti spostarmi in un'altra stanza, dicendo "Ci metto un attimo".
Chiusi la porta della camera di Jimin e risposi, non avevo motivo di agitarmi in quel momento quindi nel mio cuore regnava calma piatta.
"Yoongi tesoro, come stai?" ero felice che mia madre mi chiamasse in quel modo, "Tutto bene, sono insieme ai miei amici, tu e papà invece che fate? Come state?"
"Anche noi stiamo piuttosto bene, grazie per preoccuparti. Comunque ho una notizia per te, io e tuo padre il nove mattina verremo a trovarti" normalmente sarei felice, lo sono sempre stato quando mi venivano a trovare durante le tournée e ora dovrebbe essere lo stesso, in fondo in fondo lo sono, ma la frase che mi disse dopo mi fece salire l'acido fin nelle ossa "Non voglio vedere traccia di quel che ostini a spacciare per il tuo ragazzo".Chiusi la chiamata senza bisogno di dire o sentire altro, non potevano trattare così Namjoon, né me, dovrebbero amarmi per quello che sono, cioè - a detta loro - maledettamente gay.
Tornai dai ragazzi cercando di fare finta di niente, ma entrambi appena mi videro notarono il repentino cambiamento d'umore, ma soprattutto le lacrime di cui non mi ero accorto.Scoppiai, decisi di parlarne con loro, ma come potevo non sentirmi umiliato dalle parole dei miei genitori? Mi sentivo davvero male.
"Ragazzi.. Potreste portarmi un secchio? Sento di stare per rigettare qualcosa", Hobi si mosse subito, mentre Jimin si avvicinò a me, accarezzando il mio volto, "Sei più pallido del solito Yoon", cosa penserebbe Namjoon in questo momento vedendomi in questo stato?Non ne ho la più pallida idea, sta di fatto che in quel momento sentivo il bisogno di lui più che mai, avevo bisogno di parole di conforto, che solo lui avrebbe saputo dirmi.
Quando il corvino tornò col secchio tra le mani mi lasciai andare, martoriato da poche parole taglienti.E mentre vomitavo, vidi Jimin portarsi il telefono all'orecchio, per cercare il più presto possibile Namjoon, iniziai a sentire tutto molto più ovattato, poi tutto ciò che vidi fu il buio.
*
Quando mi risvegliai, accanto a me c'era il mio primo e unico amore, "Tesoro.. Stai bene?" mi domandò, e sentire la sua voce mi rincuorò, mi faceva sentire molto meglio, ma subito mi risuonarono in testa le parole di mia madre, che cercai di scacciare per rispondere.
"Beh, sì Nam, grazie per essere venuto"
"Non dirlo neanche piccolo" mi rispose, poi introdusse la mano tra i miei capelli, iniziando a fare piccoli movimenti che mi fecero rilassare.Non c'era nessuno oltre noi in quella stanza, così ne approfittai per avvicinarmi a Namjoon e stringerlo a me, avevo bisogno di lui più di quanto abbia mai dimostrato.
"Amore.. Io.. Odio così tanto i miei genitori.. Perché devono odiarti solo perché sei il mio ragazzo? Perché non possono pensare positivo per una volta? Non credono che io possa essere felice avendo accanto un uomo e non una donna?""Piccolo.. Non ascoltarli" disse semplicemente posando un bacio tra i miei capelli e poi uno sulle mie labbra, delicato al punto da pensare di essere sul punto di spezzarmi in mille pezzi.
"Tu dimmi, sei felice con me?" mi domandò poco dopo, ed io alzai e abbassai la testa un paio di volte, "Tanto felice Namjoon" ero serio, con lui stavo bene, molto più che con altri di certo."E allora fai come se non avessero detto nulla, la mattina del tuo compleanno tu aspetta tranquillo i tuoi genitori, non potranno tartassarti anche quel giorno se vogliono la tua felicità" mi disse ancora il ragazzo dai capelli azzurri, ed io decisi di ascoltarlo, avrei cercato di mantenere tutta la calma di cui ero capace, ma sperai solo che i miei non facessero passi falsi, non voglio che parlino della mia situazione sentimentale.
"Io quella mattina sarò occupato come sempre a lavoro, ma appena posso ti raggiungo Yoongi, te lo prometto, non resterai solo dopo averli affrontati", io ascoltavo in silenzio, beandomi di quelle parole, poi mi baciò per l'ennesima volta, "Ti amo Namjoon" dissi quando ci staccammo, lui rimase un secondo in silenzio non aspettandosi le mie parole all'improvviso, poi mi rispose "Anche io ti amo Yoongi" e mi abbracciò.
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Vinyl Love
FanfictionKim Namjoon, per gli amici Nam, è un ragazzo solare innamorato profondamente della musica. Gestisce, insieme al migliore amico d'infanzia Jeon Jungkook e all'appena laureato Kim Seokjin, un negozio di vinili. Assidui frequentatori del "Music Innovat...