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Yoongi

Quando la serata finì, rivelai tutto a Jimin e Hoseok, ma loro ridacchiarono, dicendomi che già sapevano tutto.
"Come fate a saperlo?" domandai io, e il biondo mi rispose "Ce lo ha detto un uccellino blu" facendomi anche l'occhiolino.

Io non sapevo come prendere quella rivelazione, sta di fatto però che passai quei giorni piuttosto irrequieto, da una parte sapevo che ciò che sentivo fosse positivo, ma dall'altra parte odiavo tutta quella agitazione che mi ero messo addosso inutilmente.. Ma sapevo che non sarebbe stata una semplice uscita come le poche che facevo con Jimin e Hoseok, sentivo che ci fosse qualcosa di più.

Dopo essere ritornato a casa, decisi di stare come al solito al pianoforte per sgomberare la mente, ma ciò non aiutava. Sentivo ancora lo sguardo di Namjoon come qualche ora prima al locale, e tutto ciò non mi faceva per niente bene.

Decisi allora di passare sia venerdì che la prima parte di sabato insieme ai miei unici amici. Loro, molto probabilmente, avrebbero saputo farmi stare meglio.

Venerdì, in tarda mattinata, mi raggiunse prima di tutto Jimin, visto che il corvino era un po' indaffarato con le pulizie di casa, ma poi anche Hoseok, poco dopo l'ora di pranzo ci raggiunse. Entrambi, come pensavo, riuscirono a tranquillizzarmi, avevo parlato principalmente con il biondino di come mi sentivo da quando avevo conosciuto Namjoon, che equivaleva letteralmente al giorno prima, ma sembrava che fosse passato molto di più e tutto ciò mi faceva uno strano effetto. 

Avevamo passato una serata rilassante a chiacchierare di un po' di tutto, ma soprattutto a cambiare varie volte i vinili all'interno del giradischi. In effetti non avevo totalmente prestato attenzione ai vinili e immaginai che almeno quelli potessero sciogliere la tensione che provavo, poi domandai ai due se volessero dormire qui a casa mia, visto che ancora non mi sentivo pronto a rimanere da solo con me stesso e con i miei pensieri a riempire la mia testa.

Fortunatamente i due accettarono, ma l'unico problema era dove farli dormire, io non avevo stanze per gli ospiti, ma il mio letto era matrimoniale, quindi forse avrei potuto accogliere i due proprio lì, e pensai che non sarebbe stato male nonostante all'inizio il solo pensarci mi sembrò strano, ma una volta proposto, i due furono più che d'accordo, così verso le due di notte prestai qualcosa per la notte sia al mio manager che al mio bodyguard, poi ci sistemammo sotto le coperte, ma ovviamente trascorremmo la notte tra chiacchiere e piccole risate.

Dovevo dire che quella notte mi fece davvero bene, da molto non passavo del tempo con loro senza che fosse  implicato il rapporto lavorativo. 

La mattina successiva, mi svegliai verso le dieci e la prima cosa che sentii fu un rumore di padelle, guardai un secondo il letto e notai che era totalmente vuoto, non c'erano né Hoseok né Jimin, quindi a produrre quel rumore dovevano essere stati proprio quei due imbranati.

Mi alzai dal letto e mi diressi in cucina, dove potei notare i miei due amici alle prese con la colazione. "Ma noo, perché ti sei alzato Yoongi? Volevamo portarti la colazione a letto" si lamentò il biondino facendo il broncio, che Hoseok cercò subito di far riprendere circondandogli le braccia attorno alla vita e lasciandogli piccoli baci sulle guance - era una cosa che Jimin adorava tanto e lo rendeva subito più felice - allora risposi "La prossima volta cercate di fare meno casino allora" con il mio tono freddo che assumevo ogni singola volta che qualcosa mi disturbava.

"E dai Yoongi, sei troppo duro con Jiminie, voleva fare un bel gesto per te" ribatté Hoseok prendendo le difese del più piccolo, così mi quietai e dissi "E va bene, siete entrambi perdonati, ma solo perché vi voglio bene" facendo comparire sul volto di Jimin un sorrisino dolce, uno di quelli che avevo imparato ad apprezzare durante gli anni della scuola.

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