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Namjoon
Passarono alcuni mesi dal compleanno di Jimin ed eravamo arrivati all'anno nuovo, festeggiammo le varie feste natalizie tutti insieme, una volta qui da me, una volta da Taehyung, una volta da Jimin, poi per Capodanno ci ritrovammo da Yoongi.

Eravamo spensierati e la relazione tra me e Yoongi andava a gonfie vele.
Quella sera - era il 10 gennaio - portai il corvino al locale di Taehyung, stavolta eravamo solamente io e lui.
Erano passati alcuni mesi dall'inizio della nostra relazione e volevo passare l'ennesima serata insieme a lui, solo con lui.

Mentre mangiavamo, chiacchieravamo tranquillamente del più e del meno, io non smettevo di guardarlo negli occhi e lui di sorridere leggermente rosso in volto, con quel sorriso gengivale estremamente dolce, che amavo profondamente.

Il sorriso era una di quelle cose che tanto amavo di Yoongi, ed era davvero giunto il momento di dirglielo.
Non poteva più rimanere un sentimento vago, perché così non era, quindi dopo aver salutato Taehyung ed essere usciti dal locale, lo portai al parco in cui passammo durante il nostro primo appuntamento.

Yoongi lo riconobbe subito, infatti disse "Fa ancora più freddo della prima volta" stringendosi nelle spalle ed io ne approfittai per abbracciarlo forte, cercando di scaldarlo col mio corpo.

Quando entrambi sentimmo un maggiore calore, mi staccai, presi la mano del più piccolo e lo guidai verso il posto più vicino per sedersi, una panchina vicina ad un albero, da cui era possibile sentire il fruscio del vento sulle ultime foglie rimaste.

Strinsi la sua mano nella mia, poi presi un respiro profondo, lo guardai e vidi che anche lui stava facendo lo stesso.
"Yoongi.. Ecco.. Durante tutto questo tempo ho capito che non è semplicemente qualcosa quello che provo per te, ma è amore.. Io - venni bloccato dalle sue labbra che si posarono in modo delicato e rude allo stesso tempo, poi si staccò lasciandomi continuare la mia frase - ti amo", lui rimase un attimo in silenzio riflettendo probabilmente sulle mie parole, poi disse "È lo stesso per me Namjoon, anche io ti amo, ne sono più che sicuro" ed io sorrisi sincero.

Era buio pesto e non vedevo l'ora di rientrare, avevo invitato il corvino a dormire da me, infatti il suo borsone era già nella mia stanza che avrei condiviso con lui.
Passammo alcuni istanti a guardarci negli occhi dopo quelle parole, poi assalii le labbra di Yoongi proprio come aveva fatto lui pochi minuti prima, una mano finì dietro la sua nuca e quel bacio divenne qualcosa di più, mentre l'altra mano si poso su un fianco di Yoongi, quasi a volersi insinuare tra i suoi vestiti.

Mi fermai solo perché non volevo che ciò che la mia mente aveva partorito proprio in quel momento si realizzasse per strada, poco dopo infatti Yoongi mi disse "Andiamo a casa Nam", così semplicemente, riprendendo la mano del corvino nella mia, camminammo per raggiungere l'auto e successivamente casa mia.

Una volta dentro, le nostre labbra si incollarono per l'ennesima volta, le nostre mani non ne volevano sapere di stare al proprio posto, e ad ogni passo un indumento spariva dai nostri corpi, che fremevano, erano caldi come non mai.

Quando arrivammo in camera, rimase davvero poco dei nostri vestiti, ma ci fermammo all'improvviso.
Volevo guardare il volto di Yoongi prima di qualsiasi altra cosa, ci eravamo appena dichiarati l'uno all'altro, io ero consapevole che fosse la sua prima volta e non volevo che succedesse tutto troppo in fretta.

La mia mano quindi si posò delicatamente sul suo volto, e con un movimento ripetuto accarezzai il suo volto con il pollice, le sue labbra sembravano essersi inarcate all'insù e fui molto felice di questo.
Quel sorriso lo rendeva consapevole, sapeva cosa stava per accadere da lì a poco ed evidentemente anche a lui piaceva quell'idea, non avevo mai provato nemmeno a sfiorarlo in altre parti che non fossero le labbra o il collo, non eravamo mai andati oltre, ma in quell'istante mi sentivo pronto a far provare a Yoongi delle sensazioni che non avevano mai neanche minimamente toccato la sua mente.

Sperai che anche lui fosse pronto a lasciarsi andare tra le mie mani, avrei usato tutta la delicatezza di cui ero capace, non avrei mai osato fargli del male in alcun modo.

Così prima di qualsiasi contatto, gli domandai "Ti senti pronto Yoongi? Sappi che non ti farei mai del male, quindi preferisco chiedert-" ma lui mi interruppe bruscamente, "Zitto Namjoon, fallo e basta, sono pronto, te lo assicuro".

A quel punto mi buttai a capofitto sulle sue labbra, mentre lui si distendeva sul letto e quel bacio divenne caldo, bagnato,  le nostre lingue si scontrarono più e più volte in una danza conosciuta solo da loro, poi posai le mie labbra sul suo collo e quando mi sentivo soddisfatto dei segni che lasciavo su di esso, iniziavo a scendere sempre più giù.

Sentivo i suoi ansimi farsi sempre più forti e questo mi spingeva a continuare, a scendere ancora un po', le mie labbra lo toccavano, le mie mani lo tenevano incollato al materasso, mentre lui pian piano si lasciava andare a respiri sempre più profondi, il suo petto si alzava e abbassava sempre più velocemente, mentre io scesi ancora un po' per prepararlo.

Ripeteva più volte il mio nome e questo mi rendeva più affamato, avrei potuto farlo mio in quel momento, presto ci saremmo uniti in una cosa sola e non vedevo l'ora.
Non ero uno legato al sesso, ma vedere Yoongi ridotto in quel modo solo per mano mia era qualcosa che avrei voluto vedere molte più volte di quanto pensassi.

"N-Namjoon.. Non ce la faccio più.. Ti prego.." disse il più piccolo, così mi decisi a sostituire le dita con la mia intimità, decisamente ingrossata, semplicemente dagli ansimi e dalle parole di Yoongi.
Diventammo una sola cosa ed io cercai di andarci piano, ma il più piccolo sotto di me mi pregava, voleva qualcosa di più, così lo accontentai, iniziando ad andare più veloce e a dare delle spinte più profonde nel momento in cui colpii il punto che fece urlare Yoongi dal piacere.

Andammo avanti così per un po', mentre io guardavo lui e lui guardava me con uno sguardo languido, poi il corvino mosse la propria intimità e a quella sola vista sentii i brividi percorrere tutto il mio corpo, tanto che riempii Yoongi con il mio liquido caldo e lui stesso venne subito dopo, mentre il piacere prendeva possesso di lui.

"È stato.. Sensazionale" disse il corvino dopo essersi ripreso da quel momento, mentre io scendevo per prendere posto accanto a lui in quel letto che aveva appena visto qualcosa che forse aspettava da molto.

"Sì.. Sono d'accordo" risposi io, stremato, ma fottutamente innamorato di quel ragazzo, del mio ragazzo, della mia nuova ragione di vita, che aveva da un po' superato l'amore che avevo per la musica.

Lo baciai dolcemente sulla guancia, e successivamente tantissimi altri baci si posarono sul suo viso - sfinito ma sempre stupendo - e lo fecero ridere e diventare rosso come un pomodoro - lo potevo vedere solo perché avevo lasciato una piccola luce accesa sul comodino, che aveva accompagnato quel momento così bello - finché non mi disse "Dai, spegni la luce Nam, ho tanto sonno.." strofinandosi gli occhi con i pugni chiusi come se fosse un bimbo piccolo ed estremamente adorabile, così decisi di accontentarlo, poi ci addormentammo l'uno tra le braccia dell'altro.

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Purtroppo, mi viene molto difficile pubblicare due volte a settimana per via dell'accademia, quindi ho deciso che pubblicherò solo una volta alla settimana, ogni martedì.

I 💜 U

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