32.

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S: ma scelgo io no chi far sedere avanti a me giusto?
Marcello: si scegli tu
S: ah apposto perfetto, allora scelgo giulia

La ragazza al suo banco ride e fa per alzarsi, ma marcello la interrompe.

Marcello: sofi mi dispiace distruggere i tipo sogni di gloria, ma deve essere un ragazzo
S: madonna e io lo sapevo, mannacc tutt cos -dico coprendomi il viso con le mani e finendo a imprecare delicatamente nel mio amato dialetto napoletano.
Marcello: ahaha qui Maria ti ha lasciato anche un suggerimento se può servirti
S: oooh io conosco MOLTO bene maria. Vediamo se il mio intuito ha ragione -mi avvicino a marcello il quale mi porge la busta. Inutile dire che il nome di evandro è scritto in lettere cubitali. Rido scuotendo la testa e subito le ragazze capiscono il nome che c'è scritto solo guardandomi in faccia.
S: no infatti, il mio intuito non ha sbagliato. Allora maria sai cosa facciamo? -le chiedo pur sapendo che non mi sta guardando in diretta- Facciamo che scelgo qualcuno con cui non mi sento a disagio, quindi no, non il nome che mi hai consigliato tu,direi direi direi....den vieni qua davanti ja

Den mi guarda ridendo e si alza, mi raggiunge al centro dello studio e si siede sulla sedia portata da un ragazzo della produzione. Lo faccio mettere il più lontano possibile e continuo a scuotere la testa impressionata dall'idea di maria.

Marcello: sei pronta?
S: oh si certo, prontissima marcello, mai stata più felice e sicura di me stessa guarda
Marcello: perfetto, mando la base?
S: si si, facciamo si che sia veloce e indolore
Marcello: allo- aspettate un secondo -marcello viene interrotto da un ragazzo della produzione che entra in studio e gli sussurra qualcosa all'orecchio. Quando esce lo sguardo di marcello e alquanto divertito e ciò non promette affatto bene.
Marcello: allora sofi, mi dispiace tanto per te, ma maria ci sta guardando in diretta
S: ua e io lo sapevo. Una cosa bene a me mai, manco con le grazie alla madonna
Marcello: ed è ora in collegamento. Eccola, ciao maria -continua marcello indicando poi lo schermo dove la bionda appare.

MDF: ciao marcello, ciao ragazzi. Allora, sofi mia bella
S: eh maria
MDF: come stai?
S: fino a qualche minutino fa un amore
MDF: mh, deduco sia colpa mia, ma tranquilla ora risolviamo
S: posso tornare a posto quindi?
MDF: no no, però deddy può tornare al suo banco, perché al suo posto vorrei scendesse....mh fammici pensare. Perché non evandro?
S: sono senza parole -mi accascio sulle mie stesse gambe coprendomi ancora una volta il viso con le mani. È la cosa più imbarazzante che mi abbiano mai fatto fare.
Ev: ma evandro io?
G: ma che vedi qualche altro evandro? Scendi su -si intromette Giulia parlando col suo distinto accento romano.

Il moro fa come gli viene detto e si siede sulla sedia dove poco prima c'era dennis. Mamma mia che imbarazzo.

S: maria ma se ti sedessi tu avanti a me?
MDF: non ti preoccupare, sto bene qui. Su alzati, base

Faccio come mi dice ridendo un po', poi ritorno seria e quando sento la musica parto.

Inutile dire che alla fine dell'esibizione ci sono tutti i miei compagni in piedi ad applaudire divertiti, evandro che applaude e si gratta nervosamente la nuca per l'imbarazzo e io che sono rossa come la maglia della sfida che mi vergogno un sacco. Quando alzo lo sguardo verso maria sul monitor la vedo altamente compiaciuta dal suo piano riuscito brillantemente. Subito quest'ultima prende parola.

MDF: allora? Mica è stato difficile?
S: nooo per carità, semplice come saltare. Prima un piede, poi l'altro e hoplà!
MDF: beh devo dire che sono soddisfatta, può bastare dai, tornate al posto. Ti è piaciuta evandro?
Ev: ehm beh si cioè no, nel senso si, si assolutamente. È-è bravissima -dice il moro preso in causa col suo modo di parlare velocemente senza far capire nulla a nessuno. Mi viene incontro e d'istinto m'abbraccia prendendomi per i fianchi e io ricambio la stretta buttandogli le braccia al collo.

Ev: come va il ginocchio? -mi sussurra sotto gli "Ooooo" di tutti gli altri.
S: sto bene, tranquillo, se avessi avvertito dolore mi sarei subito fermata
Ev: sei stata bravissima -mi lascia un bacio nell'incavo del collo e ritorna al suo posto, mentre io salgo per recuperare il mio vestito e poi vado dietro le quinte per potermi cambiare.

///

Siamo tornati in casetta più o meno da un'ora e non ho avuto il coraggio di rivolgere la parola a ev. Giulia e Kika mi hanno convinto a parlargli finalmente del bacio di qualche giorno fa, ma non ho proprio il coraggio. Ora siamo tutti in sala da pranzo seduti a tavola con una grande boccia di vetro contenente dei foglietti con i nostri nomi. Abbiamo deciso di fare il "Babbo Natale segreto", ovvero ognuno di noi pescherà il nome di un compagno e dovrà fargli un regalo per natale. È stata un'idea mia e di martina e devo dire che ne andiamo molto fiere.

Leo: parto io dai, poi continuiamo in senso antiorario, quindi Samu, esa, enula e così via -dice leo prima di immergere la mano nel contenitore. Estrae il nome e ovviamente non lo dice a nessuno. Continuiamo il giro fino a quando non arriva il mio turno. Pesco il foglietto e rido a leggere il nome.

S: ma dai, ma mi è uscita me stessa. Ci riprovo -sotto gli sguardi divertiti di tutti ripiego il bigliettino, lo ributto nella ciotola e ne pesco un altro. Quando lo estraggo lo apro e leggo il nome: Samuele. Ok, non sarà poi così difficile...almeno credo....almeno spero. Il giro continua e quando il contenitore è vuoto ognuno si allontana e inizia sicuramente a pensare cosa regalare al proprio prescelto.

G: allora? Chi ti è uscito? -mi chiede giulia l'impicciona.
S: non si diceee
G: ma dai oh so io
S: samuele, te invece?
G: enula...che ne so io che le devo fa
S: boh, punta sulla bigiotteria, vedo che ne va matta
G: vero, sei un genio. Ora va a parlare con ev, ciao -mi lascia un bacio sulla guancia e indossa il suo giubbino.
S: dove vai? -dico poggiandomi al divano.
G: a fa un giro e cercare un regalo pe tu sai chi. E anche per te, quindi mi aspetto che ricambi
S: va beneee

Lascio la mora andare e quando sto per tornare in camera qualcuno mi prende delicatamente per il polso, costringendomi a fermarmi.

Ev: bubi possiamo parlare? -mi chiede ev. No no no vi prego.
S: in realtà dovrei-
Ev: sofi...dai
S: va bene, prendo il giubbino e arrivo, aspettami fuori
Ev: ok

Corro in camera e recupero il mio amato bomber della ASOS e raggiungo il moro fuori in giardino. Mi siedo sul divanetto posto accanto alla poltroncina dove è seduto lui e nuovo nervosamente la gamba. Trovate persona più ansiosa di me vi prego, vi pago.

Ev: credo sia il caso, si insomma, di parlare di quel che è successo qualche giorno fa
S: già...
Aka: ragazzi, noi usciamo per andare a prendere i regali, vi aggregate? -ci chiede Luca mentre esce mano nella mano con martina. Sono seguiti praticamente da tutti gli altri.
Ev: no grazie, anche stavolta passo, sorry
M: suppongo per te valga lo stesso no? -mi dice marti indicandomi. Annuisco semplicemente e quando la mandria di bufali dei nostri coinquilini esce evandro si alza e si siede alla mia destra.

Ev: sarò sincero, perché mi viene difficile mentirti. Io provo qualcosa per te che va oltre al semplice "ti voglio bene" che ci scambiamo sempre. Forse l'altra volta ho agito un po' troppo d'impulso, ma ho solo voluto cogliere l'occasione...il punto è che mi è uscita abbastanza male come cosa
S: non è vero invece, è stato bello
Ev: dici? -mi chiede insicuro.
S: si, dico -abbasso la testa e sorrido. Mi rendo conto che e il mio momento di parlare quindi porto il mio sguardo sul suo e dico semplicemente: "Perché non provarci?".

Simile a Te -Evandro Amici20Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora