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POV'S EVANDRO
Appena attacco la chiamata Skype con Sofi subito mi metto all'opera. Non sono un amante dei compleanni, verissimo, cerco sempre di non festeggiare i miei, ma qua si parla dei 18 anni, li ho festeggiati persino io! Dopo averlo spento chiudo il computer e prendo il telefono. Digito il numero di Sam e aspetto che risponda. Non posso andare lì a festeggiare con lei, ma quantomeno devo organizzare qualcosa.

*il giorno dopo*

POV'S SOFIA
Sono a lezione con Raffa e abbiamo quasi finito. Abbiamo provato qualsiasi pezzo rudy mi abbia mai assegnato perché in queste ultime settimane di pomeridiano dai prof possiamo aspettarci qualunque cosa. Ormai la corsa al serale è sempre più concreta e inizio a percepirla anche fisicamente. In casetta personalmente sto cercando di aiutare il più possibile nelle mansioni domestiche, specialmente prendendo i turni dei ballerini che veramente si stanno spaccando la schiena. Certo anche noi cantanti siamo stanchi, ma per i ballerini è tutto più sfiancante dal mio punto di vista. Hanno 3000 coreografie da preparare e proprio come noi cantanti i prof gli possono richiedere esibizioni vecchie, quindi devono ripetere di tutto. Poi si svegliano alle 6 e iniziano con la lezione di classico alle 7.30, vabbe in poche parole se non piangono a fine giornata è perché sono Gesù. Ritornata in sala relax controllo sul time table se ho altre lezioni e noto felicemente che posso ritornare in casetta. Sono solo le 19.30 e la maggior parte di noi termina verso le 20 o al massimo le 20.30, ma solo raramente. Nel tragitto studi-casetta incontro Esa che mi affianca. All'inizio del percorso qui ad amici eravamo molto legati, poi col passare del tempo con l'arrivo di alcune persone abbiamo iniziato a parlare di meno, ma ciò non significa che la nostra amicizia sia svanita.

Es: ciao bella, finito prima anche tu? -mu chiede poggiandomi un braccio sulle spalle e attirandomi a sè.

S: si fortunatamente, oggi mi sento più rotta del solito and I don't know why
Es: so io cosa ti ci vuole
S: cosa mi ci vuole?
Es: riposo. In questi giorni stai un po' esagerando. Capisco che tu voglia aiutare, però ti stai davvero sovraccaricando troppo. Le assegnazioni e tutti i brani da ripetere sono tanti e ovviamente almeno su un pezzo avrai qualche incertezza. Non puoi ammazzarti ancora di più pulendo tutto ciò che dovrebbero pulire gli altri. Zia non è normale che ogni giorno e ripeto OGNI GIORNO pulisci tutta la cucina, lavi i piatti, cucini quando torni prima di tutti, metti la roba in lavatrice e poi in asciugatrice, spolveri e fai anche i letti di tutte le ragazze che sono in camera tua! Menomale che la passo io l'aspirapolvere se no a causa delle poche forze ti faresti risucchiare
S: non lo metto in dubbio -dico cacciando le chiavi del cancelletto dalla borsa ed entrando in casetta.
Es: sul serio, ora vai a letto, in palestra, sul divano, dove ti pare, basta che ti rilassi. Prenditi un po' di tempo per te e respira
S: ti voglio bene
Es: anche io stupida, ti chiamo quando è pronto

Entro in camera e faccio ciò che mi ha suggerito esa. Mi stendo sul letto e cerco di chiudere gli occhi che a causa della stanchezza mi bruciano un po'. Resto così per qualche minuto e quando sento il telefono squillare rispondo senza neanche vedere chi è.

S: pronto?
MS: ciao amore!
S: mamma! Come stai?
MS: tutto bene tesoro, tu invece? Abbiamo appena visto il daytime e ti abbiamo vista un sacco giù
S: cosa hanno mandato in onda?
MS: ci sei tu che giri per casa con le cuffiette nelle orecchie e ti isoli completamente da tutti, mentre gli altri sono tutti a cantare. Che ti succede? Non è da te non stare nella mischia
S: è un periodo un po' così -dico mentre qualche lacrima inizia a scendere.
MS: per evandro?
S: no, non solo. Non sono la fidanzata attaccata che non sa andare avanti senza il proprio ragazzo, lo sai bene, però da quando lui è uscito è successo il putiferio qui dentro mamma -inizio a darle la stessa spiegazione che ho dato ieri sera a ev e alla fine asciugo le lacrime col dorso della mano e sospiro.
MS: tesoro, da qui a poco vedrai che questo periodo sarà solo un brutto ricordo. Ci sta, sono momenti che si vivono, ma bisogna superarli sempre con forza e col sorriso. Sfortunatamente c'è poco da fare a riguardo, bisogna stringere i denti e sopportare. Non importa quanta gente attorno a te entra o esca, la cosa importante è che ad uscire non sei tu, ok?
S: ok...
MS: dai ora sorridi un po', anche se non ti posso vedere -faccio come mi dice anche se so che non può vedermi.
S: fatto
MS: brava
S: sabato è il mio compleanno....
MS: credi che non lo sappia? Sono i 18 anni della mia bambina
S: già...ev vuole che festeggi, ma io non me la sento proprio
MS: quel ragazzo è d'oro, mi chiedo ancora come fa a sopportarti
S: cavolo, ti voglio bene anche io mamma
MS: te ne voglio anche io, ma sei pesante e particolare tesoro

Simile a Te -Evandro Amici20Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora