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Ale: mamma che fregna la mia migliore amica! -esclama quella che per me è come una sorella dallo schermo del pc.
S: si vabbè, voi che fate?
Ale: ma nulla tesoro, abbiamo il veglione a casa di Vittorio come al solito
S: viva le tradizioni -dico mentre indosso gli orecchini.
Ale: già, peccato che non ci sei
S: e vabbè, sarà per la prossima, almeno spero. Se pure fossi tornata sarei andata in baita da mio zio con i miei, quindi
Ale: ah, ma loro sono andati alla fine?
S: eccome, staranno lì fino all'epifania visto che io non sono tornata
Ale: beati, potevo imbucarmi
S: effettivamente non sarebbe stata una cattiva idea, magari saresti entrata nella valigia dei miei
Ale: dio perché non ci ho pensato prima!
S: dai anno prossimo magari altro che baita, ce ne andiamo da mia sorella a New York
Ale: io ci sto. Comunque sto vestito è una favola -dice indicando l'abito che ho indosso. È un semplice tubino nero con le spalline sottili e un piccolissimo spacco.
S: grazie, gli acquisti di shein sono sempre i migliori
Ale: parlando di cose serie, con il moretto come va? -mi chiede alludendo a ev. Le ho raccontato del piccolo litigio di ieri e di come ho cercato di non parlargli il più possibile.
S: va come andava ieri sera...
Ale: dio sofi quanto cavolo sei orgogliosa. Sei insopportabile quando fai così, quel poveretto cerca di parlarti per chiarire e tu che fai? Scappi
S: anche io ti voglio bene alessandra lorenzini, anche io
Ale: parlagli, si vede che è cotto
S: non puoi giudicare da una storia su instagram
Ale: io dico di si. Ci sentiamo, divertiti stasera
S: anche voi bub- love
Ale: vedi che ce l'hai sempre in bocca?
S: ciao aleeee, ciao -attacco la chiamata skype e spengo il computer. Vado in cucina dagli altri e recupero dalla cappottiera il mio amatissimo giaccone color cammello.

K: mamma mia questi trampoli sono insopportabili -dice kika affiancandomi e lamentandosi delle sue scarpe.
S: come darti torto, non sono più abituata
M: forza belle! Sono solo un paio di tacchi! -ci incoraggia martina.
K: seh tu ci balli cara, easy per te
G: daje regà, sacrificio per stasera su -ci incoraggia anche giulia che è quella coi tacchi più bassi.
R: si, bello a dirsi pure per te tesoro, sono bassissimi quei così. Secondo me enula ha fatto la cosa migliore. No tacchi si stivaletti -si aggiunge alla conversazione rosa.

Butto un occhio all'outfit di tutte e devo dire che stiamo davvero bene, anche enula coi suoi stivaletti ha il suo tocco di classe. Finalmente anche i ragazzi dopo qualche minuto fanno il loro ingresso in cucina. Subito cerco con lo sguardo il moretto ed eccolo lì, impacciato come sempre che parla con sam. Ha indosso una semplice camicia bianca e pantalone classico e giacca neri. Si, è da togliere il fiato. Quando finalmente usciamo dalla casetta notiamo che quelli della produzione ci hanno ceduto per stasera due macchine. Ci dividiamo e a gruppi finalmente dopo un po' di minuti arriviamo alla discoteca che den ha scelto per stasera. Le strade di roma sono affollate, ma non posso negare che l'atmosfera è davvero stupenda. L'ultimo dell'anno regnano sempre la spensieratezza e la curiosità di scoprire cosa da domani ci aspetta. Scendiamo dalle auto ed entriamo nel locale, sono più o meno le 9.30. Ancora tutto tace, le persone non sono ancora moltissime, infatti tiro un sospiro di sollievo ed insieme alle altre ragazze mi siedo al bancone, nel frattempo i ragazzi girano per il locale e socializzano col Dj.

S: dio che bello quando c'è così poca gente -dico bevendo una semplicissima tassoni.
A: no oddio, io preferisco quando ci sta bordello -esprime la sua opinione arianna buttando giù il primo shottino suppongo di una lunga serie...ma che cazzo sono a malapena le 9.45.
G: me sa che te non sei l'unica ad amare questa sottospecie di pace -mi sussurra giulia all'orecchio facendomi alzare lo sguardo e facendomi notare ev. Va avanti e indietro per la sala lentamente pensando a chissà cosa.

K: perché non gli vai a parlare? -mi chiede Kika, sussurrando anche lei e avvicinandosi a me.
S: dici
G: eh dice, diciamo tutte sof
S: mi sa proprio che devo -sussurro quasi fra me e me. Mi alzo e mi avvicino a lui, che appena mi vede si ferma. Non mi toglie gli occhi di dosso e in risposta scuoto la testa e rido.

Ev: wow, ceh, beh si nel senso...wow. Stai-stai benissimo -cerca di dire grattandosi la nuca come al solito.
S: adoro quando fai l'impacciato -dico avvicinandomi un po' di più.
Ev: mh, a me non tanto in realtà...
Ev e S: scusa -diciamo entrambi in sincro e ridiamo tutti e due per la nostra imbranataggine.
Ev: ho esagerato e me ne rendo conto
S: anche io avrei potuto evitare di chiamarlo "denny" dai
Ev: non fa nulla, ora pensiamo a divertirci su
S: assolutamente

Ci abbracciamo e mi lascia un bacio sulle labbra. Quando sta per approfondire il bacio ci rendiamo conto che il locale si sta riempiendo e ci stacchiamo.

Simile a Te -Evandro Amici20Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora