23.

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Finita la registrazione ci avviamo verso la casetta. Anche per ev la puntata non è andata benissimo, ha praticamente stonato in gran parte della canzone e sbagliato degli accordi, ma nonostante ciò durante il tragitto mi ha tenuta stretta a lui tutto il tempo e mi ha consolata per l'uscita di letizia. È un ragazzo d'oro, davvero. Appena entriamo in casetta corro in camera mia, di leti e Kika e appena vedo la bionda chiudere la sua valigia scoppio in lacrime ancora una volta e la stringo forte.

S: ma come cazzo è possibile? Come stracazzo è possibile dio santo! -esclamo tra i singhiozzi.
L: te l'avevo detto che me lo sentivo -mi risponde leti piangendo appresso a me mentre anche Kika si aggiunge all'abbraccio.
K: io sono senza parole
L: non restate col pensiero. Tenete la testa a posto e non ricordatevi di questa uscita ok? Ci sentiremo ogni giorno e fuori di qui ci vedremo. Starò bene, lo sapete -ci dice la bionda staccandosi dall'abbraccio e asciugandosi le lacrime.
S: io davvero non me ne capacito
K: io boh, non ho parole, seriamente. Davvero non so dove andare a sbattere la testa, giuro
L: raga basta su. Ho portato la roba di giulia di qua al mio posto, ci eravamo già organizzate in caso fossi stata eliminata
S: grazie, non avrei retto davvero
K: non avremmo retto entrambe, precisiamo eh
S: già
L: ora devo andare belle. Faccio un giro di saluti generale e ritorno da voi ok?
K: va bene
S: ok -rispondiamo io e l'altra abbastanza stanche e sconsolate.

Mi butto sul mio letto a pancia su e Kika fa lo stesso sul suo. Aspettiamo letizia così in totale silenzio, stiamo davvero male entrambe, eravamo davvero legatissime a letizia. Dopo qualche minuto proprio quest'ultima rientra in camera per un ultimo saluto. Tutte e tre scoppiamo di nuovo a piangere e ci abbracciamo.

L: mi raccomando, rigate dritto, niente stronzate. Assorbite ciò che dicono i prof il più possibile, studiate e non pensate a me. Vi scrivo io, tanto coi teatri chiusi avrò poco da fare. Vi voglio bene
K: te ne vogliamo anche noi
S: tanto tanto -dico tirando su col naso.
L: volevo salutare evandro, ma mi hanno detto che la pettinelli l'ha chiamato in sala 2. Successo qualcosa?
S: l'esibizione è andata una mezza schifezza
L: ahia
K: speriamo bene
L: vabbè salutatemelo, magari poi gli scrivo
S: ok...
L: ciao belle, arrivate fino alla fine. Fatelo per me
S: promesso -dico e Kika incrocia le dita e le mostra a leti. Lei sorride e poi esce dalla casetta.

Vado verso la cucina dove Leonardo, Martina e la nuova ragazza, Enula, già stanno cucinando. Prendo un bicchiere dal mobile. Recupero dell'acqua dal frigo e me la verso. Dopo poco a raggiungermi sono due miei compagni.

D: hei cucciola, come va? -chiede deddy abbracciandomi da dietro. Stringo le sue braccia e sorrido lievemente.
S: diciamo che ho visto giorni migliori
Es: passerà anche questa dai -mi rassicura esa davanti a me prima di smorzare la tensione.
Es: oooo signorino, veda di lasciarmene un po' eh -dice esa rivolgendosi al ragazzo che ancora mi stringe a sè.
D: shhh, invidioso -tutti e tre ridiamo all'affermazione di D e dopo qualche secondo contato in molti iniziano a mettersi a tavola. Quando sto per farlo anche io entra in casetta come una furia evandro. Si toglie il giubbino, lo lancia sul divano e cammina velocemente in camera sua senza dare spiegazioni a nessuno e lasciandoci tutti un po' attoniti. Ci guardiamo confusi tra di noi e alla fine sussurro un "Vado io" mentre mi alzo dal mio posto.

Sam: ti accompagno? -mi chiede premurosamente Samuele.
S: tranquillo sam, me la vedo io, so come prenderlo
Sam: ok, facci sapere
S: yes

Vado verso la stanza di evandro, samuele e Deddy e prima di entrare busso. Non ricevendo risposta entro cautamente. Vedo il moro seduto sul letto con le mani tra i capelli e potrei aver giurato di aver sentito un singhiozzo.

S: hei bubi -lo chiamo dolcemente col soprannome che ci siamo dati a vicenda. Mi siedo accanto a lui e gli passo la mano dietro la schiena per calmarlo, per poi abbracciarlo. Scoppia a piangere sulla mia spalla e mi si spezza il cuore a vederlo così.

S: ciccio che succede?
Ev: m-mi ha c-covocato la pettinelli i-in sala 2 -balbetta tra un singhiozzo e un altro.
S: e che voleva? -chiedo il più dolcemente possibile.
Ev: ha detto c-che ho cantato da cani, è la m-mia ultima opportunità se no s-so-no fuori settimana prossima
S: sta tranquillo. Hei, hei guardami -prendo con l'indice il suo metodo e gli faccio alzare gli occhi ormai rossi e gonfi a causa del pianto verso i miei.
S: ti aiuto io, hai tutte le capacità per stare qui dentro. È solo una palla che non ha preso la rete ma il palo
Ev: eh, la seconda palla che non fa gol però -dice abbassando lo sguardo.
S: allora significa che la terza andrà in porta sicuro. Ok? -annuisco solamente e si stende. Faccio come lui e gli sposto dei capelli dalla fronte.
S: io credo in te, ci crede anche la pettinelli. Devi solo spingere un po' di più
Ev: mi abbracci?
S: vieni qui su

Faccio come mi chiede e veniamo interrotti da leo che bussa alla porta. Mi giro verso di lui e con lo sguardo gli chiedo che gli serve.

Leo: i vostri piatti di pasta li lascio a tavola?
S: mettili vicino al frigo, magari mangiamo più tardi
Leo: va bene...tutto ok ev? -dice l'ultima frase sussurrando cercando di non farsi sentire dal ragazzo al mio fianco. Alzo il pollice per dirgli di sì ed esce.

Simile a Te -Evandro Amici20Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora