26.

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Coach: ragazzi, ripartiamo dalla seconda strofa, la prima con ritornello sono perfette, ma poi non so, non sono ancora del tutto convinta per la seconda parte -dice la coach raffa a me e deddy che stiamo provando questo duetto per la milionesima volta. Arrivate le 18 possiamo finalmente ritornare in casetta, mi stava venendo un esaurimento. Durante il tragitto dagli studi a casa io e io mio compagno ci confrontiamo molto riguardo io duetto per la puntata.

D: mi piace un sacco come sta venendo
S: si, poi ho tipo un sacco di idee sul come metterlo in scena
D: ecco la tua ballerina interiore -dice scherzando.
S: ma smettila -gli do una leggera spinta.
D: comunque? In che consiste la tua idea?
S: secondo me dovremmo cantare tutta la canzone schiena a schiena e girarci tipo verso la fine
D: non è una brutta idea, anzi
S: beh avevi dubbi? Io ho sempre belle idee caro -dico aprendo il cancelletto d'accesso alla nostra "dimora".
D: mai messo un dubbio stella
S: come mi hai chiamata? -gli chiedo ridendo.
D: stella, perché brilli
S: si grazie grazie

Poso la mia roba e mi metto bella stesa sul divano. Di lì a poco maria ci comunica i numeri degli ascolti delle canzoni di Sangio e Leo che settimana scorsa sono usciti su tutte le piattaforme. Visto che gli esiti sono davvero positivi a martina viene una bella idea per festeggiare e subito la fa presente a maria, la quale vive riecheggia per tutta casa.

M: maria, ma non potete metterci entrambi gli inediti per tutta casa? -chiede la ragazza dal caschetto seduta sulle gambe del suo nuovo ragazzo, Aka7even o molto semplicemente Luca.
MDF: va bene, ora provvedo
M: grazie mille
S: eh ah maria! -dico intervenendo.
MDF: sofi dimmi
S: io non voglio fare la parte di quella che pensa solo al mangiare, ma non è che ci potete portare un bel pandoro? È quasi natale -chiedo ridendo sotto gli sguardi divertiti dei miei compagni.
MDF: vedo cosa riesco a fare hahah -mi risponde maria ridendo anch'Ella.
S: grazie, sei un angelo

Mi alzo ridendo ancora per la mia richiesta e "Guccy Bag" di Sangio inizia a essere sentita in tutte le stanze. Ci riuniamo tutti nella sala della grande scalinata e mentre tutti saltano, cantano e si divertono io mi siedo su uno dei divanetti ad osservarli, ridere, pensare e sbattere le mani di tanto in tanto giusto per dare segni di vita. Quando il "party" finisce vado un po' in palestra e Kika mi segue. Faccio qualche pirouette verso lo specchio e le si siede proprio difronte a me.

K: ti vengono perfette come tempo fa
S: come fai a sapere che erano perfette?
K: youtube è un posto magico. Come facevi?
S: la mia insegnante mi faceva immaginare una specie di asse di rotazione che mi divideva verticalmente a metà, un po' come il globo in geografia. Io dovevo restare in asse e non uscirne. Poi fissavo un punto e ogni volta che giravo lo sguardo doveva sempre ritornare lì, dove era partito
K: da fuori lo fai sembrare così semplice invece...
S: invece per arrivare a determinati livelli ci ho messo 12 anni, poi un ginocchio ha rovinato il quadro et voilà
K: ci soffri ancora eh? -mi chiede, ma io continuo a girare e cercare di fare un giro di 360º perfetto come un tempo.
S: prima non molto, cercavo di distrarmi quando le mie amiche non potevano uscire per le prove degli spettacoli o cose così, ma ora essendo qui e vedendo ciò che volevo raggiungere fino a due anni fa, averlo davanti agli occhi con samu, marti, giuli e gli altri è....si, è devastante
K: perché non ti fermi un po'?
S: perché se mi fermo poi ci penso e fa più male
K: ma così continui a sforzare il ginocchio
S: so quando fermarmi
K: lo dicesti anche settimana scorsa e poi hai portato le stampelle per una settimana
S: significa che oggi mi fermerò ancor prima che-
K: sofi, che succede? Sei tesa
S: non lo so -mi stendo a terra e lei resta con la schiena poggiata allo specchio a guardarmi.
S: ho paura di non soddisfare rudy o il pubblico, ho paura di uscire e ritornare alla vita di prima, ho paura di- -mi blocco.
K: cosa? Cos'altro? -chiede la mia amica curiosa.
S: ho paura che stavolta la pettinelli possa davvero far fuori ev... -ammetto pentendomene a distanza di qualche secondo.
K: perché mai dovresti aver paura per ev?
S: no infatti, è una cosa stupida -mi rialzo e riprendo le mie piroette fino a quando Kika non mi blocca una gamba prima che io possa ricominciare a girare ancora una volta fino allo sfinimento.
K: non è un'idiozia, significa che ci tieni
S: dio santo -do un calcio allo sgabello poco distante da Kika e metto le mani tra i capelli.
S: 3 cose dovevo fare qui dentro: assorbire, imparare e cantare, di certo affezionarmi non era programmato
K: sofi sappiamo bene il perché di questa preoccupazione per evandro
S: no, non dirlo perché non è vero
K: dai sof è palese che-
S: no. Kika, no. Siamo molto amici, abbiamo legato molto e stop, nient'altro
K: almeno per ora...
S: almeno per ora

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