38.

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Sono ormai un bel po' di giorni che le lezioni e classica routine sono ritornate a circolare. La scuola è ricominciata e devo dire non nel migliore dei modi. Riccardo ha ancora una sfida da affrontare e Zerbi ha una cantante che vuole far entrare a tutti i costi. Quest'ultima prenderà il posto o di raffaele, o di Kika, o di arianna, sarà arisa a scegliere chi andrà in sfida. Non nego di essere molto preoccupata. Ho già perso letizia, non voglio perdere anche Kika. Le canzoni che mi sono state assegnate per la puntata di sabato sono canzoni belle importanti: "Gli uomini non cambiano" della magnifica Mia Martini e "Papaoutai" di Stromae. Niente inglese questa settimana, solo italiano e francese, ma alla fine ci sta. Mi piacciono queste canzoni e non vi nego che sto avendo un po' di difficoltà in entrambi perché son pezzi tosti e per niente da poco, ma alla fine stamattina alle prove generali mi sembrano andate abbastanza bene. Ora sono in palestra seduta a terra in un punto che neanche ricordo. Gli occhi chiusi e le cuffie con le canzoni assegnatemi a tutti volume. Ho bisogno di interpretarle, di scoprire cosa nascondono e di apprezzarle più di quanto non facessi prima.

D: bu! Oi, soooof -sento una mano toccarmi il braccio e apro gli occhi spaventata. Mi ritrovo davanti den.
S: hei
D: ma non mi sentivi?
S: perché mi hai chiamata? Non ti ho proprio sentito scusa, persa nelle mie assegnazioni
D: tranquilla, comunque veloce dobbiamo andare in camera mia
S: perché? -gli chiedo raccogliendo i vadi spartiti da terra, il telefonino, le cuffie e l'mp3 e alzandomi.
D: perché stanno per trasmettere i nostri inediti in radio.
S: CAZZO!

Non chiedetemi come ma me ne ero completamente dimenticata, ci avevano anche avvisato. Sembro una pazza, sto correndo dall'altro lato della casetta e molto probabilmente ho anche perso qualche foglio per la via. Arrivata in camera di samu, ev e deddy mi lancio sul letto di quest'ultimo con tutt'altro che delicatezza e lui mi si siede affianco ridendo, accendendo la radio e porgendomi quei vari fogli che avevo sparso involontariamente per la casetta.

S: grazie -dico col fiatone prendendoli.
D: figurati -quando sentiamo una voce metallica presentare l'inedito di deddy stringo forte il mio compagno e la sua canzone parte. Ha la mano che un po' gli trema, ma cerco di sorridergli il più possibile. Giuro che non ho gli occhi lucidi...ok forse sono un po' troppo sensibile. Nel giro di pochi secondi ci ritroviamo in piedi a cantare il ritornello per tutta la stanza e a ballare in modo osceno.

S e D: tutte le volte mi perdevo con gli occhi chiusi ad un semaforo. Sognavo di essere un aereo, sfidavo il cielo contromano insieme a te! Che ti fai male, non sai volare, proteggerti mi viene naturale. E mi stringevi a ogni decollo, invece adesso, chi stringi adesso?

Quando la canzone finisce il moro tira un sospiro di sollievo e io lo abbraccio.

S: sono tanto tanto fiera di te
D: non sono mai stato così felice in vita mia, davvero
S: te lo meriti
D: ti voglio bene
S: anche io den

Poco dopo ci risediamo sul letto, cambiamo stazione alla radio e sentiamo presentare il mio inedito, quello a cui ho lavorato con il produttore Michele Canova.

"Adesso vi proponiamo questo nuovo brano, fresco fresco appena uscito dalla scuola di amici. La ragazza in questione si chiama Sofia, è una cantautrice ed il suo sogno nella vita è la musica. In bocca al lupo per tutto sofia, questo è il suo inedito 'Scrivile Scemo'. Buon ascolto".

S: oh mamma, oh mamma, oh mamma -muovo la gamba nervosamente e den mi circonda le spalle con un braccio. Appena sento la mia voce scoppio a piangere...di gioia eh, non sono pazza, intendiamoci.

Ascolto tutto il brano col sorriso sulle labbra e le lacrime sul viso, se qualcuno mi vedesse in questo stato probabilmente gli sembrerei una psicopatica. Ballo per tutta la camera accompagnata da den e alla fine gli salto in braccio. Lui mi prende al volo e restiamo così per non so quanto.

S: sono così felice -dico ancora avvinghiata a lui come un koala.
D: anche io, siamo stati proprio bravi
S: puoi dirlo forte -gli scendo da dosso e mi asciugo gli occhi ancora bagnati.
D: oooh non piangere dai
S: si si, ho finito tranqui
D: dai andiamo di là

Il pomeriggio passa molto lentamente. Ormai fa buio presto già da un po' e questo mi porta un specie di depressione per niente piacevole. Quando sento la voce Metallica della produzione chiamarmi sono più o meno le 17.30. Indosso il mio amato giaccone e raggiungo lo studio. Pensandoci oggi ev è stato a lezione tutto il tempo, non lo vedo da stamane.
Vado in palestra come mi è stato detto di fare e quando vedo chi c'è gli corro incontro.

S: mami! La mia mami! -scoppoo a piangere ancora una volta e stringo forte la donna ormai sulla cinquantina difronte a me. Ci sediamo sulle sedie dateci dalla produzione e iniziamo un po' a chiacchierare.

MS: allora? Come sta andando?
S: bene, ancora non ci credo mami. Mi sembra uno di quei sogni lucidi sai
MS: ma non lo è
S: lo so, ma tipo spesso ho paura di svegliarmi in cameretta a napoli e rendermi conto che era tutto frutto della mia immaginazione
MS: ma ti ripeto sofi, non è assolutamente così amore di mamma. Non avrei mai pensato di dirlo in una situazione del genere, ma sono davvero tanto fiera di te
S: in che senso in una situazione del genere?
MS: tesoro, uno su mille ce la fa. Su di te non ho mai avuto dubbi, ma lo sai, Amici è sempre stato il sogno irraggiungibile anche di tua sorella. Guarda invece dov'è adesso
S: beh effettivamente. Ti voglio bene. A casa come stanno? Tutti bene?
MS: a casa tutto ok cucciola, non ti preoccupare. Pensa solo a te mo, a fa bella figura e a studiare studiare e studiare. Non sai quanta gente mi scrive ogni sabato complimentandosi, stai facendo un figurone
S: mamma mia, è inimmaginabile. Mi mancate tutti. Ma la mia sorellona invece? Come sta lei? Ci sentiamo pochissimo a causa dei fusi orari, poi io qua sto sempre con la testa negli spartiti e le cuffie sulle orecchie
MS: chiedilo a lei no? -detto questo la porta della palestra si apre e compare mia sorella maggiore. Si, piango. Mi raggiunge e ci abbracciamo, non la vedo da settembre praticamente.

Mi ha fatto davvero tanto poter  riabbracciare alcune delle persone che mi mancavano, ma subito il sorriso che avevo sul viso rientrata in casetta si spegne. Ci sono Kika, raffaele e arianna che litigano e di evandro ancora neanche l'ombra. Mi vado a fare una doccia e quando esco dal bagno raggiungo Esa sul divano.

S: oi
Es: hei bella, che si dice?
S: stranamente tutto a meraviglia. Tu?
Es: si tira avanti, ho un po' di ansia per domani
S: idem. A proposito, hai visto ev? È dalle prove che non so che fine ha fatto
Es: è ancora agli studi a consumarsi le dita con le corde della chitarra. Non gli veniva un accordo e ha detto che sarebbe restato in sala 2 a provare fino a quando non gli sarebbe uscito perfetto
S: come al solito alla fine. Ha molta paura
Es: beh direi che ho notato
S: infondo ci sta. Credo stiamo un po' tutti cagati sotto no?
Es: sicuramente

Restiamo a parlare ancora e poi più tardi ceniamo con tutti gli altri, ma di ev ancora neanche un messaggio. Poso i miei piatti vuoti nel lavello visto che non è il mio turno di lavare, indosso il giaccone e esco dalla casetta.

Sangio: hei sof, dove vai?
S: a vedere evandro carlo ciaccia che morte ha fatto, torno subito
Sangio: va bien -dice Gio con una risatina perché ho chiamato ev col suo nome intero.

Esco dalla casetta e mi dirigo agli studi sotto l'aria gelata invernale di roma.

Simile a Te -Evandro Amici20Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora