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G: sofi? Tutto bene? -sento da sotto le coperte Giulia chiamarmi sussurrando dal suo letto. Tiro su col naso e le rispondo con un flebile "Si" che avrà a stento sentito. Richiudo gli occhi, ma poi sento qualche passo e qualcuno sedersi sul letto. Giulia.
G: che ti succede? Guarda che ti sento piangere dal mio letto, non so mica scema

Ok mi ha beccata. Le faccio segno di mettersi accanto a me e lei si stende al mio fianco.

G: perché piangi? Ev? -annuisco solamente e lei mi stringe a sé quando sente che sono riscoppiata a piangere.
S: s-sono solo preoccupata, passerà
G: sofi sono 2 ore che vai avanti così...inutile che mi guardi con quella faccia, ti ho detto che ti ho sentita piangere
S: già...è che non so, ho un brutto presentimento e sfortunatamente sappiamo bene che ci azzecco sempre. L'ultima volta che ho avuto questo fastidio allo stomaco kika è stata eliminata e io sono finita in sfida.
G: puoi pensare positivo per una volta?
S: come faccio a pensare positivo se contro di lui c'è un ragazzo con un contratto discografico alla Warner?!
G: che è la warner?
S: è una delle case discografiche più importanti in Italia, se non la più importante
G: non c'entra nulla questo sof
S: certo che centra invece. Che ci vuole che a giudicare la sfida viene uno che lavora o ha lavorato per la warner. Sai quanto ci guadagna la produzione?
G: quanto?
S: tanto, davvero davvero tanto
G: Evaristo è forte, lo sai meglio di me
S: eh...Evaristo è...
G: cosa è Evaristo...?
S: nulla, lascia stare
G: dai sofi
S: Evaristo è particolare, non sai mai come può reagire
G: ma Evaristo è anche sportivo
S: mi sento male -dico iniziando a ridere silenziosamente per non svegliare Martina nel letto accanto e tutto il resto dei ragazzi in casetta.
G: ma che hai capito, sportivo nel senso che accetta sia le vittorie che le sconfitte. So bene che Evaristo e lo sport non vanno propriamente d'accordo
S: ok ora ha molto più senso. Dai torna a letto giugiulola, sto bene
G: sicura?
S: sul serio, passato tutto
G: va bene, a domani
S: notte -mi lascia un bacio sulla guancia e ritorna nel suo letto mentre io cerco di addormentarmi e a non pensare a nulla, ma visto che non ci riesco mi alzo silenziosamente, prendo i miei occhiali per la stanchezza e un libro che ho iniziato a leggere oggi dal comodino e vado in cucina. Mi verso una bella tazza di latte al cioccolato e mi siedo sul divano per leggere. Non riesco ancora a vedere al buio eh, semplicemente le luci sono soffuse perché le telecamere devono tenere tutto sotto controllo anche di notte e in più se succede qualcosa di interessante deve essere mandato in onda. Sinceramente in una me con la felpa del proprio fidanzato, i ricci scompigliati in testa, gli occhiali per la lettura e una tazza di latte al cioccolato non ci vedo nulla di interessante. Inizio a leggere le prime righe di un nuovo capitolo quando noto una figura sedersi accanto a me.

Ev: niente sonno? -quando riconosco ev chiudo il libro e automaticamente mi accoccolo a lui.
S: niente sonno. Tu?
Ev: idem. Ti stanno bene gli occhiali
S: grazie -gli sorrido dolcemente alzando la testa verso di lui.
Ev: e anche la mia felpa
S: come darti torto
Ev: non si può
S: infatti
Ev: mi prometti una cosa? -mi mette due dita sotto al mento e io invece di alzare lo sguardo mi piazzo a cavalcioni sulle sue gambe per stare più comoda.
S: cosa ti devo promettere?
Ev: devi promettermi che anche se tancrezio ipoteticamente eh, facendo un'ipotesi, vincesse la sfida tu non smetterai di sorridere e di pensare esclusivamente a al tuo percorso e non a me fuori di qui. Ok?
S: tancrezio? Come fai a storpiare i nomi così bene e a farci anche un discorso serio?! -dico piegandomi in due dal ridere.
Ev: doti che si hanno fin dalla nascita sofióla, che dirti
S: aiuto "sofióla", ho bisogno di respirare
Ev: dai smettila, fa la seria. Me lo prometti?
S: è un po' difficile da mantenere, ma ci proverò
Ev: dai vieni qui -mi abbraccia stringendomi forte e io mi sento semplicemente a casa.
S: mi canti un po' di "Roma Centro"? -gli chiedo ancora fra le sue braccia.
Ev: certo. Come mai questa richiesta?
S: voglio sentirti cantare. E poi sai che amo quella canzone
Ev: e ricordarci così, con le dita chiuse, i cuori mai aperti, i nostri complessi. E casa mia l'ho persa anni fa, fra le frasi fatte e la gente nei bar e gli occhi più-
S: ev...
Ev: si?
S: me la prometti anche tu una cosa?
Ev: non mi ha già fatto promettere di vincere la sfida signorina? -dice scherzando.
S: si, ma quella non è una cosa che dipende unicamente da te, quindi è una promessa a metà
Ev: vai spara
S: boom! -esclamo fingendo lo sparo di una pistola come una stupida e lui in risposta scuote la testa ridendo.
S: scusa sono un po' bambina, comunque ritornando alla promessa. Promettimi che non smetterai mai di cantare. Che sia per strada, nei pub dei sobborghi londinesi, dal kebabbaro in strada a Roma alle 4 di notte o negli stadi e nei teatri più importanti del mondo. Non smettere
Ev: non lo farò -mi sorride, ricambio e ripoggio la testa al suo petto.
S: ma se potessi prenderei un treno, che non sapevo mai cosa fare -riprendo a cantare il suo inedito e lui si unisce, o meglio faccio cantare solo lui chiudendo gli occhi e beandomi la sensazione di pace e calma che ci avvolge in questo momento.
Ev: e di cosa parlare, ma dimmi tu adesso che cosa c'è di diverso? Ma se potessi io prenderei un treno per dirti che mi dispiace, che non trovo pace, ma dimmi tu adesso...che cosa ci è successo? Prenotavamo per due a Roma centro, nei posti di lusso non ci entro. Due bottiglie di vetro, anneghiamoci dentro che poi verso le otto rientro. Sigaretta per due a Roma centro, dai girala tu che io c'ho freddo. Qualche filtro bagnato, qualche sguardo sfumato, guarda te che busta hai girato. Si ma tu non ti preoccupare, che poi alla fine un po' ti voglio bene e che mi mancano le sere buttate con te. Si ma tu non ti preoccupare, che poi alla fine un po' ti voglio bene. E ricordarci così....

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Ci tengo molto a questo capitolo, più che altro alla canzone. Spero apprezziate. Scrivendo con le lacrime agli occhi escono le cose migliori.
-gabs

Simile a Te -Evandro Amici20Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora