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K: dio sofia esposito sei un completo disastro! -esclama Kika mentre va avanti e indietro per la camera infuriata nera.
K: ceh come hai fatto?! -continua mostrandomi la maglia che le ho scambiato...ops. -Era rossa! Rossa! Come fa ad essere bianca adesso?!
S: è che volevo lavartela a mano e invece del coso apposito ho usato inconsciamente la candeggina...
K: io ti ammazzo! -quando la mia compagna di stanza sta per saltarmi addosso giulia interviene bloccandola.
G: daje kì è natale! Venite a scartare i regali, poi magari vi scannate dopo mh?
K: sei salva, ma solo perché sei una delle mie più care amiche
S: grazie e scusa ancora

Entriamo in cucina e Kika urla per farsi sentire da tutti "Da oggi in poi Sofia non farà più il bucato, quindi vedete chi dovete mettere al suo posto! Ok?". Tutti annuiscono ridendo perché sanno che le ho scambiato la maglia e poi ci sediamo tutti sulla scalinata che sovrasta una stanza della casetta per scambiarci i regali. Devo dire che la storia dei Babbi Natale segreti ha avuto davvero successo.

S: okok è il mio turno adesso dai -mi alzo e porgo a samu il suo regalo ben incartato. Alla fine gli ho regalato un bracciale di quelli porta fortuna con sopra inciso "Tuo per sempre, Spiderman". Ammetto che all'inizio non sapevo cosa regalargli, poi mi son ricordata si quanto lui sia legato a questo super eroe e ho pensato non ci fosse cosa migliore.
Sa: dio grazie sofi, è bellissimo. Aiuto non sono abituato a regali del genere
S: oooh ti voglio bene sam -ci abbracciamo e poi ritorno al mio posto.
Mi giro attorno visto che in teoria è il mio momento di scoprire chi mi ha regalato qualcosa. Esa subito se ne accorge e ride.
S: sei tu? -tiro ad indovinare indicandolo e ridendo.
Es: no sof, non sono io -risponde con lo stesso tono divertito.

Continuo a guardarmi intorno e i miei compagni ridono perché sto davvero cercando di capire dalle loro facce chi è il mio babbo natale.

S: ma dai raga! Un aiutino, è natale!
D: ok ok, sono io -dice den alzandosi e dandomi una tregua. Recupera il mio regalo e si avvicina. Già dalla forma riesco a capire cos'è ed inizio a sorridere come una bambina.
S: dimmi che è quello che penso e giuro che ti sposo
Ev: si ok andiamoci piano con le parole eh -dice (ok si posso dirlo) il mio ragazzo sedendosi accanto a me e avvolgendomi un braccio attorno alle spalle. In risposta rido e poi scarto il regalo di deddy. Quando vedo l'ukulele che volevo da tanto mi sento come una bambina al luna park. Mi alzo e gli salto praticamente addosso, nel vero senso della frase.

S: grazie grazie grazie, ti adoro
D: e di cosa, lo volevi da tanto, me lo ricordo. Ho semplicemente colto l'occasione
S: ti voglio bene d
D: anche io cucciola

Rimetto i piedi per terra e mentre gli altri continuano a scartare i propri regali io vado in camera per posare il mio nuovo e magnifico ukulele.

Ev: anche io avrei un regalo per te, ma non so se è all'altezza dell'ukulele di dennis -dice una voce che conosco fin troppo bene entrando in stanza.
S: che c'è? Fai il geloso?
Ev: magari si, magari no, chi lo sa
S: comunque non dovevi prendermi un regalo
Ev: oh si invece, sei la mia ragazza. Sei la mia ragazza no?
S: magari si, magari no -dico imitando la sua battuta di prima. Ridiamo all'unisono e poi mi porge il pacchetto. Lo scarto e apro la scatolina. Al suo interno c'è un anello Pandora oro rosa che raffigura una tiara. Resto incantata a fissarlo e ricordo una cosa che avevo rimosso.
Ev: ti piace? Perché se non ti piace si p-può cambiare e- -lo interrompo e gli lascio un dolce bacio sulle labbra.
S: è perfetto. Sai, da piccola vedevo quest'anello nella vetrina di un negozio in paese e ho sempre sognato che un giorno il mio principe me ne avrebbe regalato uno identico
Ev: beh, felice di essere il tuo principe allora -gli sorrido e lui ricambia.
S: ah, anche io ho un pensiero per te. Niente di speciale, l'ho visto e mi ha fatto pensare a te -dico mentre mi abbasso verso la valigia per recuperare una bustina.
Ev: non dirmi che mi hai comprato un kebabbaro
S: Non ti nego che anche quello mi ha fatto pensare a te, ma sarebbe stato difficile portartelo. Comprendi le mie difficoltà -mi rialzo e gli do la bustina.
Ev: oh si, comprendo assolutamente bubi

Apre la piccola scatola curioso da morire, gli si legge in viso. È un semplicissimo plettro con sopra incise le sue iniziali.

S: mi ricordavo che ti serviva un plettro nuovo, quindi l'ho visto, preso, personalizzato et voilà
Ev: grazie, è davvero bello. Spero solo di non perdere anche questo
S: ti faccio male se lo perdi eh
Ev: uuuuh arriviamo alle mani signorina
S: e ci mancherebbe. Non perderlo
Ev: ci proverò
S: vedi di riuscirci -dico stando al suo gioco e indossando l'anello all'anulare della mano destra.
Ev: ah ah ah, stai sbagliando, si mette di qua -il moro mi prende delicatamente la mano e sposta l'anello alla mano sinistra.
S: perché di qua? Una mano vale l'altra no?
Ev: beh perché se lo porti a sinistra gli altri capiranno che sei proprietà privata
S: ah ecco. Dai ritorniamo dagli altri, se no ci danno per dispersi
Ev: ma dai neanche un bacio?
S: ok

Poggia una mano sui miei fianchi e l'altra sulla mia guancia, poi annulla completamente la distanza fra di noi. È un bacio bello, desiderato e dolce, dannatamente da film romantico. Quando sentiamo però una forte luce su di noi ci stacchiamo. Guardiamo verso la porta e troviamo i nostri compagni schierati, con in prima fila Leo ed Esa a fare foto.

Ev: voi siete malati

Simile a Te -Evandro Amici20Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora